Una passeggiata si trasforma in incubo: bambina belga risucchiata dalle onde a Santa Cesarea Terme

Santa Cesarea Terme in tempesta 16 aprile 2025

La giovane, di origine belga, era insieme ai genitori, affascinati dalla forza del mare agitato dopo una giornata di vento e mareggiate. Ma quello che doveva essere un momento di meraviglia si è trasformato in un incubo: un’onda più violenta delle altre ha colpito la scogliera con una forza inaspettata, sollevando schizzi e risucchiando la bambina, facendola precipitare tra le onde.

La richiesta d’aiuto e la macchina dei soccorsi

I genitori, increduli e sotto shock, hanno immediatamente lanciato l’allarme. Alcuni passanti si sono avvicinati, mentre il numero di emergenza veniva contattato. La risposta della Capitaneria di Porto di Otranto è stata immediata: una motovedetta si è messa subito in mare per avviare le ricerche, coordinate da terra con l’ausilio di strumenti ottici e comunicazioni radio.

La corrente, molto forte in quelle ore, ha trasportato la bambina per centinaia di metri al largo. Dopo oltre mezz’ora di frenetiche ricerche, uno degli operatori ha avvistato una sagoma in acqua: era lei, ancora viva, aggrappata a un oggetto galleggiante, sfinita ma cosciente.

Il salvataggio in mare aperto

Il recupero è avvenuto a circa un miglio dalla costa. I soccorritori l’hanno raggiunta rapidamente, issandola a bordo e fornendole immediatamente le prime cure. Al porto di Otranto, un’ambulanza del 118 attendeva l’arrivo della piccola, che è stata trasportata all’ospedale di Scorrano per gli accertamenti del caso.

Nonostante l’immenso spavento, la dodicenne ha riportato solo lievi escoriazioni e un principio di ipotermia. I medici hanno rassicurato la famiglia: le sue condizioni sono buone e potrà presto lasciare l’ospedale.

Un dramma evitato per un soffio

“Il mare sa incantare, ma può diventare improvvisamente pericoloso – ha ricordato il comandante della Capitaneria –. In presenza di mareggiate, è fondamentale evitare scogliere e punti esposti. Serve sempre massima prudenza”.

Anche il sindaco di Santa Cesarea ha espresso la sua gratitudine ai soccorritori: “Questa vicenda poteva avere un epilogo tragico. Grazie al tempestivo intervento della Capitaneria, oggi possiamo parlare di una storia a lieto fine”.

Quella che doveva essere una tranquilla giornata di vacanza si è trasformata in un incubo che la famiglia belga difficilmente dimenticherà. Ma alla paura si affianca oggi un immenso senso di sollievo e riconoscenza: per la prontezza dei soccorsi, per il coraggio degli operatori del mare e per una vita, fortunatamente, salvata in tempo.

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