Indicazioni ministeriali su compiti e verifiche
di Davide Tommasi
Valditara richiama i docenti a una pianificazione più coordinata per evitare sovraccarichi e favorire un clima scolastico sereno
In un momento storico in cui la scuola italiana è chiamata a rinnovarsi per rispondere meglio alle esigenze di studenti e famiglie, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara torna a puntare l’attenzione su uno degli aspetti più delicati dell’ambiente scolastico: la gestione delle verifiche e dei compiti a casa. Con una nuova circolare inviata a tutti gli istituti scolastici del Paese, il Ministero fornisce indicazioni puntuali e propositive per promuovere un equilibrio tra carico didattico e benessere degli studenti.
La circolare, pur rispettando l’autonomia organizzativa dei singoli docenti, invita i professori a una maggiore concertazione nella pianificazione delle attività scolastiche. L’obiettivo è evitare la concentrazione di verifiche nella stessa giornata o l’eccessiva assegnazione di compiti in periodi ravvicinati, elementi che possono generare stress e compromettere il rendimento e la serenità degli alunni.
“Insegnare e apprendere non devono trasformarsi in fonte di disagio, ma essere occasione di crescita armonica – ha dichiarato Valditara –. La nostra scuola deve saper accompagnare gli studenti, non opprimerli con ritmi ingestibili. Per questo abbiamo voluto sottolineare l’importanza di una programmazione coordinata e razionale”.
Secondo il ministro, è fondamentale che i compiti assegnati per casa siano distribuiti in maniera equilibrata nel corso della settimana. Un’organizzazione più attenta consente infatti agli studenti di pianificare con serenità lo studio individuale, evitando picchi di lavoro concentrati in prossimità delle festività o nei fine settimana, momenti da dedicare anche al recupero psico-fisico e alla socialità.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla prassi, purtroppo diffusa, di caricare i compiti sul registro elettronico nelle ore serali, chiedendone lo svolgimento per il giorno seguente. Un’abitudine che il ministero invita a contenere, ritenendola poco rispettosa dei tempi di vita familiare e delle esigenze organizzative delle famiglie.
La circolare rilancia anche l’uso del diario personale, in particolare nel primo ciclo di istruzione. “Annotare i compiti a mano – si legge nel documento – aiuta i ragazzi a sviluppare autonomia, memoria e senso di responsabilità”. È un richiamo educativo che mira a contrastare l'eccessiva dipendenza dalle tecnologie e a restituire centralità all’organizzazione personale dello studio, ritenuta fondamentale per la crescita individuale.
La nota prosegue sottolineando l’importanza di una scuola capace di creare un ambiente collaborativo e armonico, fondato su una solida alleanza tra scuola e famiglia. “La circolare – ha ribadito Valditara – nasce con l’intento di rafforzare questo legame. Genitori e insegnanti devono essere alleati nel percorso formativo degli studenti, non antagonisti. Solo così possiamo creare condizioni favorevoli allo sviluppo equilibrato della personalità dei nostri ragazzi”.
Il nuovo approccio suggerito dal ministero si inserisce in un più ampio processo di riflessione sull’educazione come strumento non solo di istruzione, ma di formazione umana. L’attenzione al carico didattico va letta in questo senso: evitare l’accumulo di verifiche e compiti non significa diminuire le richieste educative, ma renderle più mirate, efficaci e sostenibili.
Il provvedimento è stato accolto con favore da molte associazioni di genitori e da diversi dirigenti scolastici, che vedono nella proposta ministeriale un’occasione per avviare una gestione più consapevole e condivisa della didattica.
Sebbene non si tratti di una direttiva vincolante, la circolare rappresenta un forte invito alla responsabilità e alla cooperazione. La scuola, luogo privilegiato di crescita, deve tornare ad essere spazio di stimoli e non di oppressione, di confronto e non di pressione. Un piccolo passo, forse, ma nella giusta direzione.