Addio a Donato Metallo: una vita spesa per gli altri, tra impegno sociale e leggi per la comunità

È venuto a mancare Donato Metallo, una delle voci più autentiche e appassionate del nostro tempo. Uomo delle istituzioni, educatore, volontario, attivista e promotore di importanti leggi in Consiglio Regionale, tra cui la legge per la tutela dei diritti LGBT, fondamentale per garantire pari dignità e contrastare ogni forma di discriminazione, e la legge sulle feste patronali, volta a valorizzare le tradizioni culturali e rafforzare il senso di comunità. Ma soprattutto, un essere umano capace di guardare il prossimo negli occhi e riconoscerne il valore. La sua scomparsa lascia un vuoto immenso, ma anche una scia luminosa che continuerà a indicare la strada a chi crede in un mondo più giusto, umano e solidale.

Donato è stato una figura di riferimento per il territorio, un esempio concreto di impegno civile, politico e sociale. Non ha mai scelto la strada più facile, ma sempre quella più giusta, anche quando richiedeva sacrifici, tempo, fatica. È stato un uomo capace di unire e di ascoltare, di mettersi a disposizione, di esserci. Sempre.

Nel suo cammino ha contribuito a scrivere pagine importanti per la comunità: leggi, progetti, iniziative nate dal basso, dai bisogni reali delle persone. Tra le sue battaglie più significative, oltre alla promozione delle leggi citate, ha lavorato per l’implementazione di politiche di inclusione sociale, sostegno ai giovani e tutela dei lavoratori, contribuendo a costruire un tessuto sociale più coeso e solidale. Tante battaglie le ha vinte, molte le ha solo iniziate, e alcune – come lui stesso diceva – non ha fatto in tempo a vederle realizzarsi. Ma non ha mai smesso di crederci. Con una convinzione incrollabile ripeteva:“Quello che noi seminiamo non smette di germogliare.” E oggi sappiamo che quei semi continueranno a dare frutto. La sua visione politica non era fatta di slogan, ma di azioni concrete, di coerenza, di umanità. È stato sindaco, ma anche compagno di cammino, vicino ai giovani, ai lavoratori, agli ultimi. Ha sempre dato voce a chi non ne aveva, e ha fatto della giustizia sociale la sua bussola.

Molti ricordano il suo modo diretto di comunicare, la sua capacità di farsi capire, di parlare con il cuore, senza filtri. Ed è proprio questa autenticità che ha lasciato il segno, che ha fatto sì che anche chi la pensava diversamente lo stimasse profondamente.

Donato ha costruito legami, ha promosso reti, ha formato generazioni. Le sue lezioni di cittadinanza attiva continueranno a vivere nei progetti che ha avviato, nei cuori di chi ha incontrato, nei luoghi che ha animato.

“La sua forza era il cuore” – lo dicono in tanti oggi, tra lacrime e sorrisi pieni di gratitudine. Perché Donato era luce, presenza, esempio. E anche ora che non c’è più fisicamente, la sua voce resta viva: nei pensieri, nei gesti, nei valori che ha incarnato fino all’ultimo giorno.

In questo momento di dolore, la nostra vicinanza va alla sua famiglia, ai suoi affetti, ai compagni e compagne di tante battaglie, alla comunità che ha tanto amato e servito.

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