Nociglia Zimbaria tributo alle radici e alla memoria

Nociglia Zimbaria tributo alle radici e alla memoria

NOCIGLIA (LE) – Una serata di musica, tradizione e solidarietà per sostenere i pazienti oncologici. L’evento promosso dalla Big Family di Alessandra Amoroso e organizzato dall’associazione LiberaMente , con il patrocinio del Comune di Nociglia e dal reparto di Oncologia di Scorrano, Una causa nobile e concreta: l’acquisto di un casco refrigerante per i pazienti oncologici, uno strumento medico fondamentale per ridurre la caduta dei capelli durante la chemioterapia e donare così un sollievo psicologico e umano a chi affronta la malattia. A volte basta un piccolo gesto per cambiare il corso delle cose. A Nociglia, nel cuore del Salento più autentico, questo gesto ha preso la forma di una grande manifestazione di beneficenza, tenutasi nella contrada Piazzale Centro Diurno, un luogo che profuma di radici, di memoria e di comunità. “Tributo alle radici e alla memoria” è il titolo dell’iniziativa solidale organizzata dall’Associazione Big Family – legata alla cantante salentina Alessandra Amoroso  – con il patrocinio dell’amministrazione comunale e il sostegno dell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale di Scorrano.

Linda Vadrucci: “Portiamo avanti una causa che parla al cuore”
Tra gli organizzatori e promotori dell’evento, Linda Vadrucci si è spesa con energia e determinazione per la buona riuscita della serata, e ai nostri microfoni ha dichiarato: “Sono contenta che questa campagna di beneficenza stia portando un riscontro meritevole. Ci stiamo mettendo tutto: il cuore, il tempo e l’impegno, perché vogliamo umanizzare il percorso di cura e rendere più lieve la sofferenza di chi combatte ogni giorno contro il tumore. È una causa che parla al cuore e che unisce”.

La manifestazione ha saputo catalizzare l’attenzione non solo della comunità locale, ma anche di tante persone sensibili e solidali arrivate dai paesi limitrofi. L’atmosfera, fin dalle prime ore della serata, era densa di emozione e partecipazione.

Anche il Sindaco di Nociglia Vincenzo Vadrucci ha voluto esprimere il suo sostegno e gratitudine a chi ha ideato e reso possibile questo momento di condivisione: “Linda e l’associazione LiberaMente e la Big Family stanno seminando amore concreto. Sono estremamente contento del lavoro che Linda e tutta la Big Family stanno svolgendo. È raro vedere tanto amore, dedizione e senso del dovere per realizzare concretamente ciò che l’associazione si è posta come obiettivo. Come amministrazione, saremo sempre al fianco di chi lavora per il bene comune”.

Il progetto si distingue per la sua concretezza: non si tratta solo di sensibilizzazione, ma di un obiettivo sanitario tangibile, che punta ad alleviare il disagio dei pazienti oncologici pugliesi.

Presente all’evento anche il dottor Dott. Claudio SCAVELLI responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia del Presidio Ospedaliero di Scorrano che alle nostre domande ha dichiarato: “Quando le associazioni entrano in ospedale, la malattia diventa più umana, è pura soddisfazione vedere che associazioni come la Big Family entrano in ospedale non solo per umanizzare la malattia, ma anche per sopperire a difficoltà strutturali del nostro sistema sanitario, soprattutto in Puglia. Il casco refrigerante è un esempio concreto di come si possa fare la differenza nella vita di un paziente”.

Il dispositivo medico, spesso non disponibile nei reparti oncologici pubblici, rappresenta un aiuto psicologico e simbolico enorme. Per molte persone in terapia, mantenere la propria immagine corporea è fondamentale nel percorso di accettazione e reazione alla malattia.

Tradizione, musica e territorio: quando la cultura incontra la solidarietà

L’evento, iniziato alle 21:30, ha unito momenti di intrattenimento a riflessioni profonde. Musica, danza e folklore si sono alternati sul palco allestito nella contrada Zimbaria. Il pubblico ha potuto apprezzare esibizioni legate alla tradizione salentina, con suoni che risuonano nel cuore e nella storia del territorio. Come ha ricordato dal palco il leader degli Zimbaria Simone Longo , “Lu tambureddu miu vene de Nociglia – iata ci lu zicca e ci lu pigghia”: parole tratte da un canto popolare che evocano la gioia semplice e potente del ballo tradizionale, ma anche l’orgoglio di appartenere a una terra che sa ancora “cu zicca” il cuore della gente. Zimbaria, con i suoi muretti a secco, gli ulivi e il profumo della terra rossa, è diventato il palcoscenico naturale di una festa di comunità, dove l’identità salentina si è messa al servizio della cura e della solidarietà.

La serata si è conclusa con un messaggio forte, condiviso da organizzatori, amministratori e sanitari: “Dove c’è solidarietà, saremo i primi a scendere in campo. Perché la solidarietà deve essere al centro della vita di ciascuno di noi”. Un monito che risuona oggi più che mai necessario, in un periodo storico segnato da crisi sociali, sanitarie ed economiche. Eventi come quello di Nociglia dimostrano che la risposta ai bisogni può partire dal basso, dal senso di comunità, dal legame autentico con il proprio territorio.

Una rete di umanità che cresce
Il successo dell’iniziativa non si misura solo con la raccolta fondi – già a buon punto verso l’acquisto del casco refrigerante – ma anche con la rete umana creata intorno alla causa. Volontari, artisti, professionisti, istituzioni e cittadini: tutti uniti da un unico filo conduttore, la voglia di dare un contributo, per quanto piccolo, a chi ne ha bisogno. “Tributo alle radici e alla memoria” è stato, in definitiva, un inno alla vita, alla bellezza di un Salento che non dimentica e che sa guardare al futuro con concretezza e passione. Un grazie che viene dal cuore. Gli organizzatori hanno voluto ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno partecipato e sostenuto l’iniziativa, promettendo nuovi eventi e nuovi traguardi da raggiungere insieme. L’Associazione Big Family continuerà il suo impegno sul territorio, con la speranza che questo primo passo possa generare tanti altri atti d’amore. Perché, come recita una delle frasi simbolo della serata:
“La solidarietà non ha confini, e il bene condiviso diventa bene moltiplicato”.