Welfare culturale

Welfare culturale

Welfare culturale, presentata in Fiera del Levante la strategia regionale per la valorizzazione dei luoghi di cultura e l’innovazione a impatto sociale.

Questo pomeriggio, al Cineporto della Fiera del Levante di Bari, si è tenuto l’incontro dal titolo “Welfare Culturale: direttrice strategica per la valorizzazione dei luoghi di cultura e l’innovazione a impatto sociale”, organizzato dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
L’appuntamento è stato aperto dai saluti istituzionali di Viviana Matrangola (Assessore Regionale alla Cultura e Legalità), Rosa Palomba (Assessora a Beni e Attività Culturali del Comune di Monte Sant’Angelo) e dagli interventi di Anna Maria Candela (Dirigente Sezione tutela e Valorizzazione Patrimoni culturali della Regione Puglia), Claudia Sergio (Dirigente Responsabile Progetti e Strategie culturali Regionali) e Aldo Patruno (Direttore Dipartimento Cultura e Turismo). Nel corso dell’incontro, è stato siglato il Manifesto pugliese per il welfare culturale.

“Con uno slogan – ha dichiarato Viviana Matrangola – potremmo dire che il Welfare culturale promuove il benessere dei cittadini attraverso l’arte e la cultura. Si tratta di uno strumento che si basa su un modello integrato di benessere degli individui e delle comunità attraverso pratiche fondate sulle arti visive e performative e sulla valorizzazione del patrimonio culturale. Questo modello valorizza il ruolo della cultura nello sviluppo economico, nell’inclusione e nell’innovazione sociale e si realizza attraverso una governance partecipativa, vale a dire una collaborazione tra istituzioni, centri culturali, partenariati pubblico-privati innovativi e cittadinanza. L’obiettivo è realizzare un’offerta culturale che sia capace di contrastare le povertà educative e le disuguaglianze, che favorisca la crescita delle comunità e la rigenerazione delle città, e che garantisca l’accessibilità dei contenuti culturali”.
“Quella che abbiamo in mente – ha proseguito Matrangola – è una cultura senza barriere, che crei lavoro e innovazione sociale, e che faciliti lo scambio interculturale e la pacificazione tra i popoli. Pensiamo, quindi, a una cultura della pace e per la pace. È simbolico, in questo senso, che il welfare culturale della Regione Puglia venga presentato proprio oggi, il 3 ottobre, nella Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, nella quale ricordiamo le nostre sorelle e i nostri fratelli migranti, donne, uomini e bambini, che hanno perso la vita mentre attraversavano il Mediterraneo nel tentativo di costruirsi una vita migliore”.
“Tutte le politiche culturali e turistiche della Regione Puglia dei prossimi anni – ha spiegato Aldo Patruno – saranno impostate sull’idea che la cultura è lo strumento in assoluto più potente di per migliorare la qualità della vita delle persone. In questo territorio esiste una competenza regionale molto forte in materia di Welfare che è stata però sempre associata alla sanità; oggi, noi vogliamo associarla agli strumenti culturali, che a nostro avviso possono incidere ancora più nel profondo, non sul malessere fisico ma sul benessere interiore e spirituale delle persone, che può diventare anche una componente economica. Quanto più le comunità vivono bene nel loro territorio, nei rapporti reciproci e nelle relazioni con il proprio patrimonio, la propria storia e la propria identità, tanto più quelle comunità diventano attrattive per i turisti, che noi chiamiamo ‘cittadini temporanei’. Il nostro obiettivo, quindi, è far stare bene i pugliesi e le pugliesi per star bene anche quelli che verranno a trovarci in Puglia grazie alla nostra straordinaria accoglienza”.
“Oggi – ha concluso Patruno – abbiamo bisogno di far fruire ai pugliesi della propria storia e dell’orgoglio di essere pugliesi. Questo orgoglio passa attraverso il patrimonio culturale: i musei, le biblioteche e i siti archeologici che abbiamo valorizzato nella precedente programmazione, adesso vanno resi vivi, e i cittadini e le cittadine devono appropriarsene, facendo di quei luoghi dei presìdi socioculturali in cui ricostruire relazioni e riconquistare quell’orgoglio che è ciò che oggi sta facendo grande la Puglia in Italia nel mondo”.
“Oggi pomeriggio – ha aggiunto Anna Maria Candela – presentiamo le attività che abbiamo in corso ormai da quasi un anno sul programma regionale per la promozione del welfare culturale. Stiamo lavorando con sei progetti pilota, ma questa è una fase cruciale perché stiamo avviando il lavoro per la stesura delle linee guida del welfare culturale. Di qui a un paio di mesi saremo pronti, insieme a tutto il partenariato, per lanciare gli avvisi che finanzieranno le iniziative su tutto il territorio. Si tratta di iniziative che qualificano ulteriormente le attività culturali realizzate in questa regione perché privilegiano in particolare tutte quelle attività culturali che hanno o producono impatto sociale e che realizzano la riattivazione di luoghi di cultura nei quali poter svolgere azioni di collante tra l’educazione, la cultura, i servizi alla persona e l’integrazione culturale e intergenerazionale”.
Nella seconda parte dell’incontro, sono state presentate alcune delle buone pratiche regionali di welfare culturale realizzate sul territorio regionale. Sono intervenuti: Georgia Tramacere con l’esperienza di Teatro Koreja, Andrea Gargiulo per l’Orchestra Sociale “Musica in Gioco”, Elvira Zaccagnino, direttrice della Casa Editrice La Meridiana, Luciana Stella per MIRA APS, Gianfranco Berardi della Coop. Teatrale Berardi-Casolari e Clara Cottino con l’esperienza del CREST di Taranto.