“Vi voglio bene”: continuità e sviluppo nel ministero di don Tonino Bello

“Vi voglio bene”: continuità e sviluppo nel ministero di don Tonino Bello

Recensione di Don Luca De Santis al libro Vi voglio bene. Continuità e sviluppo nel ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino Bello, l’ultima fatica data alle stampe dal vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, Mons. Vito Angiuli, pubblicazione che ha visto la luce nel mese di ottobre 2024 per le edizioni Il Pozzo di Giacobbe.

 

Il volume si colloca in continuità con le precedenti pubblicazioni frutto degli approfonditi studi che Mons. Angiuli ha dedicato al sacerdote della diocesi ugentina, divenuto poi vescovo di Molfetta. Il sottotitolo dell’opera esprime chiaramente le intenzioni dell’autore: riflettere sull’armonia tra il ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino Bello.

Un’opera tra fede e impegno sociale

La scelta del titolo, Vi voglio bene, richiama una delle espressioni più care a don Tonino, che rifletteva non solo i suoi sentimenti personali ma anche la profonda vicinanza alle vicende umane e storiche del suo tempo. Mons. Angiuli evidenzia come questa frase trovi radici nella Costituzione Conciliare Gaudium et Spes: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo…».

Le motivazioni di don Tonino, radicate nella preghiera, nella meditazione della Parola e nell’adorazione eucaristica, emergono in modo coerente sia nel suo ministero sacerdotale che in quello episcopale. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, l’autore dimostra come non vi sia alcuna discontinuità tra questi due periodi della sua vita.

Una risposta alle critiche

Il libro affronta le controversie che hanno accompagnato la figura di don Tonino, rispondendo a chi lo accusa di essere stato influenzato dalla cultura sessantottina o di aver assunto un approccio ideologico alle questioni sociali. Mons. Angiuli sottolinea come don Tonino abbia sempre mantenuto una visione integrale, connettendo temi sociali ed etici in un unico quadro di riferimento pastorale.

Gli scritti inediti e il loro valore

Un elemento di particolare interesse è rappresentato dal terzo capitolo, che raccoglie scritti inediti di don Tonino risalenti al suo periodo sacerdotale (1960-1980). Questi testi, pur non avendo la profondità di quelli pubblicati successivamente, offrono una preziosa testimonianza della coerenza che ha caratterizzato il suo ministero.

Quest’opera si rivela imprescindibile per chi desidera comprendere appieno la figura di don Tonino Bello, non solo come uomo di Chiesa ma anche come interprete delle sfide del suo tempo. Mons. Angiuli ci consegna un testo che illumina le radici teologiche e pastorali di un ministero che continua a ispirare credenti e non credenti. Ignorare questa prospettiva significherebbe oscurare una parte essenziale della santità di don Tonino.

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