Marco Giampaolo In attesa della partita con la Juventus di Domenica 1 Dicembre 2024
Si è svolta nella sala dedicata a SERGIO VANTAGGIATO la conferenza stampa pre partita con la Juventus, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Aggiungiamo un mattone alla volta, un concetto alla volta. Di lavoro da fare ce n’è tanto, ma non perché io non mi sento trovato. Ce n’è tanto dal mio punto di vista, non per quelli che sono le idee.
Perché tendono a essere quelli di una squadra comunque più vibrata, più giochi, che sia ordinata in questo senso.
Per quelli che sono i carichi della partita, perché una volta ogni tre giorni diventa comunque dispendioso. Anche se a quei livelli sono abituati, anzi credo che vogliano giocare una volta ogni settimana. Ma rimane sempre una squadra molto forte, che ha numeri importanti, statisticamente parlando.
Una squadra che ha idee, ha idee di come giocare, ha idee di quando la palla.E’ una squadra che ammetteci molto.C’è un buon lavoro, un bel lavoro da fare.
Avrei dovuto avere la squadra dopo i cambi. No, io mi riferivo a una votazione contingente. Sapevo che il Venezia ci avrebbe voluto mettere un ultimo ottavo, tre o cinque giocatori su una linea offensiva.
La partita era stata preparata per mettere una scinta anche noi, ma non con un difensore, ma con un centrocampista. Il riferimento era a quel tipo di partita. Domani spero di proporre un buon Lecce e faccia una buona partita.
La squadra ha spirito ed è la prima cosa che deve mettere sul campo. La miglior caratteristica la devi ripresentare in forma sempre. Deve essere quella dello spirito.
Poi sbagliamo pazienza, ma lo spirito ci deve essere.
E’ sempre una squadra che non ha mai perso il regolo, che ha forte autostima. E’ una squadra che ha la percentuale più alta di palloni giocati in questo campionato. E’ uno dei passaggi più alti in questo campionato.
Per domani potrebbe esserci un trampo della Juve con le caratteristiche di appena detto, ma anche molto fisico come di consueto per un certo tipo di squadra. Quindi le chiedo, potremmo vedere per esempio Kabà o anche Elgazon che hanno la fisicità e la resistenza di un certo tipo, più adatto per quel tipo di partita?
Perché ci sarà bisogno di giocare in 16.Quindi chi comincia o chi subentra per me conta poco.Conta la qualità con la qualità di fare il corso, sia di prima o che subentri dopo.
Quindi la partita da giocare in 16, al meglio della prestazione individuale e poi chiaramente con le fibre. Chi partirà prima o chi subentra dopo, ripeto, per me cambia poco.
Non sarà mistero, ancora abbiamo da lavorare in base a quello che pensano di gioco, ma c’è uno stretto di velocità che hanno dato in questa settimana?
I risultati devono aiutarsi in questi percorsi, altrimenti è tutta realtà.
Come ha visto questi due riferimenti offensivi, soprattutto Kestrovic, che non ha avuto per le nazionali nelle due settimane iniziali e che in nazionale ha fatto tre gol, mentre a Venezia un po’ di difficoltà si sono palesate.
Aristovic non lo ha avuto nella prima settimana, anche qui in giorni la seconda, però in questi quattro giorni è positivo anche lui.
Ci andiamo a te. Filippo Terri, che è una bellezza e tutto un calciatore. La settimana scorsa Sanson aveva avuto un problemino, questa settimana come sta e se si può parlare di un avvicinamento con Pierotti?
All’esterno abbiamo Berte morente, Pierotti, Dobro, Sanson, Uden, Cin, Zola, Don Giovanni. Lascia qualcuno sui banchi. Alessia Mato, Calcioteccio, è l’ultima parola.
Sicuramente avrà visto le varie partite dal suo arrivo, qualcosa che è andata un po’ in contraddizione con quella che è una storia, in questo caso che ne conosce tre, perché c’è stato in questo Stato, uno Stato in cui le grandi hanno sempre faticato. Quest’anno le uniche, diciamo, due, gli unici trolli avuti da lei, c’erano tutti in casa, l’Atalanta e Fiorentina, due grandi, ci dice la classifica. Avendo visto, ripeto, quello che è stato anche prima di lei, magari dopo l’interregionale, a cosa è imputabile e quanto è importante invece che lei ci sfrutti per avvicinare la distanza tecnica.
Molte volte il fatto di fare grandi prestazioni con scuole forti oppure aver fatto più fatica con le scuole di altro livello sono un anno, un’annata. Un anno racconti l’uomo a una successione, a una maniera opposta. Ci sono tante cose che concorrono in questo.
Io credo che bisogna sempre puntare e mirare alla prestazione, ad una buona prestazione, perché la prestazione9 volte su 10, 8 volte su 10può darti ragione nel senso che puoi portare a casa un risultato positivo.
Della buona prestazione collettiva. Della continuità della prestazione di mantenere un livello sempre medio-alto, come dire. E poi mi ha chiesto di sfruttare i tifosi.
Io credo che sono sicuro che sia una risorsa. Dev’essere una risorsa. La nostra squadra o le squadre del nostro livello forse noi siamo in Italia come uno dei bonari mondiali.
Quindi la decisione su quanta passione c’è intorno alla squadra su quanto attaccamento, questo genera responsabilità, genera pressione tutto quanto fa parte del gioco. Quindi deve essere una risorsa. Assolutamente.
Il pubblico può essere un valore aggiunto se lo vuole, quando lo vuole. Come magari può crearti delle tensioni ulteriori se non ti sostieni. La squadra deve mettersi nella condizione di farsi sostenere sempre attraverso atteggiamenti positivi.