Grande emozione e grande commozione l’altra sera nella magica atmosfera di Villa La Meridiana – Caroli Hotels a Santa Maria di Leuca, ricordando Vera Slepoj, scomparsa pochi mesi fa.
Tanti gli amici presenti da tutta Italia che le volevano bene e che si sono dati appuntamento, come ogni anno, a fine settembre a Santa Maria di Leuca nei saloni musivi ottocenteschi di Villa La Meridiana.
Si è scelto di ricordarla attraverso la lettura di alcuni passi del suo ultimo libro «L’Inconscio di Cortina» con le fotografie di Lorenzo Capellin, edizioni Minerva, della collana “I luoghi dei sentimenti” .
Presente anche il maestro Lorenzo Capellini con le sue splendide fotografie su Cortina. E poi, i suoi ricordi legati alla regina delle Dolomiti, la lettura di un passo di Goffredo Parise che descrive la felicità in una discesa sulla neve immacolata circondati dal silenzio della neve, dal blu del cielo e dal sole rovente come la bocca di un alto forno nell’infinito .
Vera Slepoj amava il Salento, i suoi colori, i suoi profumi, il suo cibo, ma soprattutto amava le persone che tanto hanno dato a lei ma alle quali anche lei ha dato tanto.
Non sono mancati i ricordi affettuosi e gli aneddoti divertenti , velati di tristezza e malinconia allo stesso tempo, attraverso le parole di Davide Paolini (presidente assieme a Vera del Premio Iolanda dedicato alla letteratura di cucina che da 7 anni si svolge a Santa Maria di Leuca, ultimo a vincere lo scorso anno il professor Massimo Montanari con il libro “Amaro. Un gusto italiano” ), Silvio Perrella, Enrico Semprini, Valeria Bisanti, Gilda Caputo, Maida Stendardo, Benedetto Cavalieri, Giuseppe Seracca Guerrieri e tutti giurati del Premio.
C’è anche chi ci ha ricordato le sue immancabili scarpe a punta con il tacco sottile, quasi un insegnamento metaforico della grande psicanalista, a voler ricordare che la vita è un incedere danzante in equilibrio precario .
La serata si è conclusa con le dolci note della chitarra classica di Massimo Scattolin, anche lui amico di Vera da tantissimi anni, alla quale ha dedicato un brano melodioso dal titolo Monemvasia, l’isola greca Malvasia .
Non un addio , ma un arrivederci a presto qui a finibus terrae , dove i due mari si incontrano , dove il mare Adriatico e il mare Ionio si abbracciano e dove Vera rimarrà viva nel ricordo di quanti l’hanno conosciuta, in questo Salento generoso e ospitale.