UN TEATRO NEL BOSCO: DAL 7 AL 21 SETTEMBRE A TREPUZZI CINQUE SERATE DI TEATRO E CREATIVITÀ PER TUTTA LA FAMIGLIA

UN TEATRO NEL BOSCO: DAL 7 AL 21 SETTEMBRE A TREPUZZI CINQUE SERATE DI TEATRO E CREATIVITÀ PER TUTTA LA FAMIGLIA

Dal 7 al 21 settembre nel Boschetto di San Vito a Trepuzzi con i laboratori, gli spettacoli e le performance per tutta la famiglia della terza edizione di “Un teatro nel bosco“, tornano gli appuntamenti dei Teatri del Nord Salento. Il progetto è ideato e promosso da Factory Compagnia Transadriatica, in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Ministero della CulturaRegione Puglia e dei comuni di TrepuzziCampi SalentinaGuagnanoLeverano e Novoli. Il programma ospiterà gli spettacoli “La Grande Foresta” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia (sabato 7), “Come Se•Me” con Gianna Grimaldi Annabella Tedone (domenica 8), la performance “Humana Foresta” di Antonella Iallorenzi e Raffaella Giancipoli (sabato 14), il concerto di Rachele Andrioli & Coro a Coro (domenica 15), la “Stand Up Poetry” di Lorenzo Marangoni (sabato 21) e i laboratori “In un sussurro – La musica delle parole” (sabato 7) e Io radice, tu germogli (domenica 8). Info e prenotazioni 3207087223 – 3208607996 – 3403129308 – www.facebook.com/legamiteatridelnordsalento.

IL PROGRAMMA

“Un teatro nel bosco” prenderà il via sabato 7 settembre (ore 20:00 – ingresso 5 euro
con “La Grande Foresta”, spettacolo vincitore dell’Eolo Awards 2013 di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia (dai 7 annicon musiche originali di Alessandra Manti e una canzone di Antonio Catalano. In un piccolo paese senza nome un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco. Il bambino va a scuola a piedi, corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore, come suo nonno. Suo nonno invece gli impone la lentezza, la scoperta del bosco e delle sue regole, di un mondo che si sta estinguendo, ma che – per chi lo sa guardare con pazienza – è immensamente più bello di quello che stiamo costruendo. Nel bosco vicino, misterioso e pieno di vita, si nasconde un lupo, antico come una leggenda. Ma un giorno in paese arriva la paura, si perde l’innocenza e il bambino e il nonno devono mettersi sulle tracce del lupo. Qualcosa nel bosco, alla fine del tempo, nell’odore del lupo, aspetta tutti e tre. Prima dello spettacolo (ore 18.30 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria) spazio al laboratorio “In un sussurro” a cura di BlaBlaBla (dai 7 ai 10 anni). Attraverso la sonorità delle parole e la vivacità delle immagini le bambine e i bambini impareranno ad ascoltare le immagini e a vedere la musica. Scopriranno che esistono musiche leggere come piume nella neve, mentre altre scavano nella terra come le radici di un albero. Perché ci sono musiche di ogni genere e ognuno può scegliere la sua. Ma soprattutto, ognuno ha una musica dentro di sé.

 

Domenica 8 settembre (ore 19:00 – ingresso 5 euro) appuntamento con “Come Se•Me” con Gianna Grimaldi e Annabella Tedone, coproduzione Kuziba / TRIC Teatri di Bari (dai 2 ai 5 anni)Lo spettacolo è un viaggio poetico attraverso un racconto gestuale e ritmico, fatto di suoni e una manciata di parole. Una scena essenziale e pochi elementi a comporre uno spazio che accoglie due respiri, due voci e due corpi in cerca del posto giusto dove germogliare. C’è un prima e c’è un dopo. C’è un sotto e c’è un sopra. C’è un dentro e c’è un fuori. C’è un albero alto alto, ma così piccolo che sta in una mano. Ci sono le braccia di una mamma e un rifugio segreto. C’è un soffio leggero che attraversa i rami e i capelli, come vento. Caldo abbraccio della terra, nutrimento dell’acqua, tepore del sole, dolci carezze del vento e il mistero della vita accadrà. Prima dello spettacolo (ore 17:15 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria), Gianna Grimaldi e Annabella Tedone terranno anche il laboratorio “Io radice, tu germogli“. La vita in un soffio, acqua che culla, tum-tum che rassicura… Suoni, voci, gesti, piccoli e grandi corpi creano un cammino in cui la radice si fa strada e spuntano germogli… Uff, tum-tum, spatapum! Ci mettiamo in ascolto di adulti piccini per entrare più in contatto con i nostri bambini. Uno spazio dedicato a genitori e piccolissimi per sperimentare com’è la primavera del corpo

 

Sabato 14 settembre  (ore 17 e ore 19 – ingresso 5 euro – max 40 persone – prenotazione  consigliatala rassegna accoglierà due repliche di “Humana Foresta”, coproduzione di Petra e Scarlattine Teatro – Campsirago Residenze (dai 5 anni) con Antonella Iallorenzi che firma la regia con Raffaella Giancipoli. Cosa accade negli spazi limite? In quegli spazi di passaggio tra il mondo abitato dall’essere umano e la natura? Humana foresta è una performance esperienziale in natura alla scoperta degli spazi naturali, dei luoghi della memoria nei quali la natura ci parla, in cui la fascinazione performativa si mescola all’esperienza personale. Esplorare il rapporto e la connessione tra l’essere umano e la natura che, apparentemente silenziosa e a volte nascosta ai nostri occhi, assiste al passaggio delle generazioni, ai cambiamenti e alle trasformazioni. Un narratore conduce il pubblico lungo un percorso di scoperta del mondo naturale in ascolto degli alberi, delle loro storie e dei principi fondamentali che li rendono alberi guida, fino ad arrivare in un luogo segreto dal quale andar via con un lascito, una presa di coscienza e di responsabilità: donare un nuovo sguardo per rinnovare il patto antico tra uomo e natura di esistenza e convivenza.

 

Domenica 15  settembre (ore 20:30 – ingresso gratuito) la musica di Rachele Andrioli & Coro a Coro. L’esperienza nasce come laboratorio di canto polifonico in continua evoluzione per Donne che amano cantare ideato e diretto da Rachele Andrioli. Si trasforma in seguito, conservando la dimensione dell’apprendimento e dell’ascolto, in un dinamico spettacolo corale. Questo coro vuole favorire il concetto di genere e la multiculturalità. Si attraversano musiche popolari e d’autore dal mondo,  si scopre la forza terapeutica del canto per produrre un impasto al femminile di voci, cultura e tradizione. In un’epoca caratterizzata da timore, incertezza e apatia, Coro a Coro vuole essere un piccolo argine dove la musica costruisce ponti, accoglie, lenisce.

 

Sabato 21 settembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro) la rassegna si concluderà con la “Stand Up Poetry” di Lorenzo Marangoni della compagnia TrentoSpettacoli. Attraverso il racconto della vita quotidiana, in pezzi brevi a metà tra il teatro e una specie di concerto senza musica, ci si confronta con i temi classici della poesia: l’amore, l’identità, la sensazione costante che la vita sia sempre sul punto di iniziare e basterebbe fare qualcosa per iniziare a vivere davvero, ma non è del tutto chiaro che cosa. La stand up poetry è un genere ibrido,  costituito da testi brevi, in equilibrio tra un registro colloquiale proprio della stand up comedy, momenti più lirici propri della poesia orale e flussi verbali vicini al rap, su temi della vita quotidiana che cercano di gettare ponti di immedesimazione tra performer in scena e il pubblico. Uno spettacolo che è un tentativo di dare nuove forme alla poesia contemporanea e trovare i suoi punti di contatto con il teatro, e con la vita.