Un teatro nel bosco con Humana Foresta e Rachele Andrioli & Coro a Coro Posta

Un teatro nel bosco con Humana Foresta e Rachele Andrioli & Coro a Coro Posta

Sabato 14 e domenica 15 settembre nel Boschetto di San Vito a Trepuzzi con la performance esperienziale “Humana Foresta” e il concerto di Rachele Andrioli & Coro a Coro prosegue la terza edizione di “Un teatro nel bosco“. La rassegna per tutta la famiglia rientra nel progetto Teatri del Nord Salento, ideato e promosso da Factory Compagnia Transadriatica, in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Ministero della CulturaRegione Puglia e dei comuni di TrepuzziCampi SalentinaGuagnanoLeverano e Novoli. Il programma si concluderà con la “Stand Up Poetry” di Lorenzo Marangoni (sabato 21 settembre). Info e prenotazioni 3207087223 – 3208607996 – 3403129308 – www.facebook.com/legamiteatridelnordsalento.

Sabato 14 settembre  (ore 17 e ore 19 – ingresso 5 euro – max 40 persone – prenotazione  consigliata), “Un teatro nel bosco” accoglierà due repliche di “Humana Foresta”, coproduzione di Petra Scarlattine Teatro – Campsirago Residenze (dai 5 anni) con Antonella Iallorenzi che firma la regia con Raffaella Giancipoli. Cosa accade negli spazi limite? In quegli spazi di passaggio tra il mondo abitato dall’essere umano e la natura? Humana foresta è una performance esperienziale in natura alla scoperta degli spazi naturali, dei luoghi della memoria nei quali la natura ci parla, in cui la fascinazione performativa si mescola all’esperienza personale. Esplorare il rapporto e la connessione tra l’essere umano e la natura che, apparentemente silenziosa e a volte nascosta ai nostri occhi, assiste al passaggio delle generazioni, ai cambiamenti e alle trasformazioni. Un narratore conduce il pubblico lungo un percorso di scoperta del mondo naturale in ascolto degli alberi, delle loro storie e dei principi fondamentali che li rendono alberi guida, fino ad arrivare in un luogo segreto dal quale andar via con un lascito, una presa di coscienza e di responsabilità: donare un nuovo sguardo per rinnovare il patto antico tra uomo e natura di esistenza e convivenza.

 

Domenica 15  settembre (ore 20:30 – ingresso gratuito) sul palco la cantante, musicista e autrice Rachele Andrioli, una delle più originali interpreti della nuova scena salentina, vincitrice nel 2023 del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana con il suo esordio solista “Leuca” (Finisterre | Puglia Sounds Records), si esibirà con il progetto Coro a Coro. L’ensemble femminile racconta storie di donne, mediterranee, sospese tra verità e leggenda, attraverso le canzoni tradizionali che legano il Salento ad ogni Sud. Il coro è il risultato di un lungo percorso sull’inclusività e l’accoglienza ideato e diretto dalla stessa Andrioli per favorire il concetto di genere e la multiculturalità. Durante il live si attraversano musiche popolari e d’autore, si scopre la forza terapeutica del canto per produrre un impasto al femminile di voci, cultura e tradizione. In un’epoca caratterizzata da timore, incertezza e apatia, Coro a Coro è un piccolo argine dove la musica costruisce ponti, accoglie, lenisce.

 

Sabato 21 settembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro) la rassegna si concluderà con la “Stand Up Poetry” di Lorenzo Marangoni della compagnia TrentoSpettacoli (dai 13 anni). Attraverso il racconto della vita quotidiana, in pezzi brevi a metà tra il teatro e una specie di concerto senza musica, ci si confronta con i temi classici della poesia: l’amore, l’identità, la sensazione costante che la vita sia sempre sul punto di iniziare e basterebbe fare qualcosa per iniziare a vivere davvero, ma non è del tutto chiaro che cosa. La stand up poetry è un genere ibrido,  costituito da testi brevi, in equilibrio tra un registro colloquiale proprio della stand up comedy, momenti più lirici propri della poesia orale e flussi verbali vicini al rap, su temi della vita quotidiana che cercano di gettare ponti di immedesimazione tra performer in scena e il pubblico. Uno spettacolo che è un tentativo di dare nuove forme alla poesia contemporanea e trovare i suoi punti di contatto con il teatro, e con la vita.