Anche a Bari migliaia di persone per il congresso annuale dei Testimoni di Geova
Si è svolto a Bari il congresso annuale dei Testimoni di Geova. In un mondo in cui i social, la TV e la radio ci inondano di cattive notizie, un evento dal vivo di tre giorni aperto al pubblico ha dato solo buone notizie!
Conosciuti anche per i grandi congressi che tengono in tutto il mondo, i Testimoni di Geova sono tornati presso la Fiera del Levante a Bari con un programma molto atteso e pensato per condividere con i presenti consigli utili tratti dalla Bibbia e incoraggiamento.
I Testimoni di Geova hanno tenuto la loro serie di congressi del 2024 intitolati “Annunciamo la buona notizia!”. L’evento gratuito ha attirato in città più di 22.000 partecipanti nel corso degli ultimi 2 fine settimana di luglio e del primo di agosto, favorendo anche le attività commerciali del posto come negozi, hotel e ristoranti.
“Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con le autorità cittadine di Bari che ospiterà i nostri congressi”, ha detto Giuseppe Carbonara, portavoce dei Testimoni di Geova. “Questi congressi sono uno dei momenti più attesi dell’anno per migliaia di persone che hanno bisogno di un po’ di positività nella loro vita, e siamo felici di goderci ancora una volta il programma in questa città accogliente e ospitale”.
Il congresso “Annunciamo la buona notizia!” ha presentato video, discorsi e interviste basati sulla Bibbia ed ha incluso temi come:
- Perché abbiamo bisogno di buone notizie?
- La buona notizia secondo Gesù.
- Superiamo le difficoltà grazie alla buona notizia.
L’evento clou del sabato è stato il battesimo di persone provenienti dalle comunità circostanti, mentre un videoracconto in due parti ha catturato l’attenzione del pubblico il venerdì e il sabato. Nelle settimane prima di ogni congresso, i Testimoni di Geova locali si sono impegnati in una campagna per invitare le persone a questo evento gratuito.
L’anno scorso quasi 13 milioni di persone hanno assistito a più di 6.000 congressi di tre giorni in tutto il mondo.
Giuseppe Carbonara