Sarebbe un uomo del luogo che, nella tarda serata di ieri, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Specchia, poiché ritenuto presunto responsabile di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
I militari dell’Arma hanno fermato un’autovettura, durante un posto di controllo, poiché insospettiti
dall’atteggiamento dell’occupante. Effettuata un’ispezione approfondita del veicolo, i Carabinieri
hanno rinvenuto, occultato all’interno della tasca porta oggetti dello sportello lato guida, un
involucro di cellophane contenente sostanza presumibilmente stupefacente del tipo cocaina dal peso
complessivo di 100 grammi circa.
Colto in flagranza, l’uomo è riuscito ad avviare l’autovettura e a darsi a precipitosa fuga. Nella
concitazione, un Carabiniere è restato impigliato per qualche secondo nella portiera ed è stato
trascinato per alcuni metri procurandosi una contusione ad entrambe le ginocchia.
Immediato l’intervento dei colleghi e successivamente del 118. Ne è nato un inseguimento nel corso
del quale l’uomo ha attraversato le vie del centro cittadino a folle velocità e controsenso andando a
collidere con un palo della pubblica illuminazione. Per lui la corsa terminava in via Sigismondo
Castromediano di Tricase allorquando veniva bloccato dai militari.
Constatato ciò, i militari hanno esteso la perquisizione anche all’abitazione dell’uomo, rinvenendo
ulteriori 40 grammi del tipo cocaina, 12 grammi circa e 12 spinelli di altra sostanza stupefacente
verosimilmente marijuana, nonché materiale per il confezionamento e due bilancini di precisione.
La droga sequestrata sarà campionata ed analizzata dal Laboratorio di Analisi delle Sostanze
Stupefacenti del Comando Provinciale di Taranto per le rituali verifiche qualitative e ponderali.
Il giovane, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce
le indagini, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo
salentino.
Si evidenzia che, essendo il procedimento penale nella fase preliminare, la persona arrestata è da
ritenersi sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.