Fare luce sulla dinamica.
Travolti mentre lavoravano sui binari nei pressi della stazione di Brandizzo. Aperto un fascicolo. Landini annuncia lo sciopero. Il dolore del Papa. Meloni: ‘Fare piena luce’
Sarà un’inchiesta della procura a stabilire le cause: certo chi guidava il convoglio, era sicuro di trasportare dodici vagoni vuoti da Alessandria a Torino in un orario in cui nessuno avrebbe dovuto transitare e men che meno lavorare, come ha precisato Fs. Invece gli operai erano là, e soltanto due si sono salvati, ma non si sanno spiegare “cosa sia successo”. Mentre il sindaco di Brandizzo, piccolo paese della Città metropolitana di Torino dove è avvenuta la tragedia, ha riferito di un “errore di comunicazione”.
Un incidente che ha sollevato lo sdegno e il dolore dell’Italia: “Tutti quanti, abbiamo pensato come morire sul lavoro sia un oltraggio ai valori della convivenza” sono state le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate a Torre Pellice, per il sinodo dei Valdesi. “Gli incidenti sono una calamità. È un’ingiustizia. Sempre per una mancanza di cura… I lavoratori sono sacri”, ha detto da parte sua papa Francesco sull’aereo verso la Mongolia.
Particolarmente colpito, il capo dello Stato ha cambiato il suo rigido protocollo per un omaggio di persona alle vittime, passando sul luogo dell’incidente nel tardo pomeriggio per deporre all’entrata della stazione un mazzo di rose gialle e di lylium bianchi. Ad accoglierlo il sindaco della Città metropolitana di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che erano già accorsi sul posto la mattina.
Solidarietà, sconcerto e richieste di chiarimento sono arrivate trasversali ai partiti con il passare delle ore: dalle parole del ministro per i Trasporti, Matteo Salvini, con il Mit che aperto una propria inchiesta, a quelle dell’intero governo, insieme al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e del Senato, Ignazio La Russa. A domandare chiarezza molti parlamentari: Pd, M5s, Partito della Rifondazione comunista, Noi Moderati e altri. Reazioni locali anche dalla Calabria e dalla Sicilia, regioni d’origine rispettivamente di una e di due delle cinque vittime. Lutto per il Piemonte e per una serie di cittadine legate alle vittime in regione.
Duri i sindacati, col segretario regionale del Piemonte della Cgil, Giorgio Airaudo, che ha parlato di una “nuova Thyssen”, ricordando l’incidente nell’acciaieria del capoluogo piemontese che nel dicembre del 2007 costò la vita a sette operai. La decisione collettiva delle rappresentanze, da Maurizio Landini alle Usb, è stata poi uno sciopero dei manutentori di Rfi domani, mentre lunedì Vercelli è pronta a uno sciopero generale dei trasporti. Immediato anche il cordoglio della Rete ferroviaria italiana, insieme alle annunciate verifiche sulla dinamica dell’accaduto e alle precisazioni di Fs sulle procedure.
Procede intanto la magistratura, che con la pm Giulia Nicodemi ha coordinato nell’immediato i rilievi di polizia ferroviaria e carabinieri, accorsi sul posto con vigili del fuoco e ambulanze e ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo al momento contro ignoti. Immediata la sospensione nel tratto fra Settimo e Chivasso della circolazione ferroviaria su quella che è la linea storica della Torino-Milano, con bus sostitutivi, dopo che la mattinata aveva visto una serie di cancellazioni di regionali e intercity. Ritorno alla normalità a sera. Ma non per parenti e amici delle vittime. L’incidente ha segnato anche chi si è salvato: i due operai che hanno evitato il treno sono stati dimessi solo a sera, dopo ore di sostegno psicologico fornito nell’ospedale della vicina Chivasso. Un servizio che si è reso necessario allo stesso modo per chi guidava il convoglio e per l’altro macchinista che gli era accanto.