“FINALMENTE IL BANDO PER LA GESTIONE, LUCE PER IL RILANCIO DEL COMPLESSO E DELL’INTERO SALENTO”
Quello che ci conforta, nel bando, è la precisazione che il complesso termale dovrà essere acquisito nella sua interezza, senza divisione in lotti. Il che scongiurerebbe l’ipotesi di spezzatino che abbiamo sempre contrastato. No allo spacchettamento, dunque, sì al rilancio complessivo di tutti i beni: il nuovo centro termale, il cosiddetto Mammoccione, mai entrato in funzione e in stato di abbandono e degrado; le concessioni per lo sfruttamento delle sorgenti di acque termali, le concessioni demaniali marittime, il convenzionamento con l’Asl Lecce per l’erogazione di prestazioni termali per la cura di alcune patologie, gli alberghi e altri immobili ad uso commerciale e ufficio, i terreni, impianti, macchinari, attrezzature. Tutto quanto è connesso con l’esercizio dell’attività della società Terme.
Ci auguriamo che giungano presto manifestazioni d’interesse e che si individui il gestore privato in gradi di traghettare le Terme di Santa Cesarea verso la rinascita che auspichiamo da sempre, a beneficio di un autentico diamante della nostra terra, finora svalutato e mortificato. Ma non basta un nuovo soggetto gestore per garantire tutto questo. Bisogna sanare la carenza di infrastrutture viarie e collegamenti che penalizza il territorio di Santa Cesarea e dell’intero Salento, e in quest’ottica serve la massima collaborazione tra Regione, Provincia e Comuni. È un’occasione di sviluppo che non possiamo perdere”.