TERME SANTA CESAREA

TERME SANTA CESAREA

“FINALMENTE IL BANDO PER LA GESTIONE, LUCE PER IL RILANCIO DEL COMPLESSO E DELL’INTERO SALENTO”

“Finalmente vediamo accendersi una luce per il futuro delle Terme di Santa Cesarea, patrimonio dell’intero Salento di cui da vent’anni, e poi dal nostro insediamento in Consiglio regionale, sollecitiamo la riqualificazione e il rilancio. Il bando, annunciato e rimandato più volte, è stato pubblicato il 28 ottobre, e prevede l’affidamento in gestione per 60 anni della società Terme ad un privato, che dovrà acquisire il 50,49% delle partecipazioni ora in mano alla Regione Puglia, versando 10 milioni di euro. Una privatizzazione che ci auguriamo possa garantire una svolta nella gestione del complesso termale, gravato da mutui ipotecari per milioni di euro sui beni e in gravi difficoltà finanziarie. Da sempre ci battiamo perché sia data la giusta attenzione a questo bene svilito nel suo immenso valore. Ma per far questo, come abbiamo sempre ribadito, serve un soggetto serio e competente che sia in grado di concepire e attuare un poderoso piano industriale di rilancio, capace di mettere a frutto l’enorme potenziale delle acque termali di Santa Cesarea nei settori benessere e beauty, oltre a quello terapeutico, sul modello Ischia. Un modello che prevede la condivisione del patrimonio termale con le strutture ricettive e le spa non solo di Santa Cesarea ma dell’intero territorio circostante, per creare un circuito virtuoso che sviluppi una visione policentrica di turismo attorno alle Terme.
Quello che ci conforta, nel bando, è la precisazione che il complesso termale dovrà essere acquisito nella sua interezza, senza divisione in lotti. Il che scongiurerebbe l’ipotesi di spezzatino che abbiamo sempre contrastato. No allo spacchettamento, dunque, sì al rilancio complessivo di tutti i beni: il nuovo centro termale, il cosiddetto Mammoccione, mai entrato in funzione e in stato di abbandono e degrado; le concessioni per lo sfruttamento delle sorgenti di acque termali, le concessioni demaniali marittime, il convenzionamento con l’Asl Lecce per l’erogazione di prestazioni termali per la cura di alcune patologie, gli alberghi e altri immobili ad uso commerciale e ufficio, i terreni, impianti, macchinari, attrezzature. Tutto quanto è connesso con l’esercizio dell’attività della società Terme.
Ci auguriamo che giungano presto manifestazioni d’interesse e che si individui il gestore privato in gradi di traghettare le Terme di Santa Cesarea verso la rinascita che auspichiamo da sempre, a beneficio di un autentico diamante della nostra terra, finora svalutato e mortificato. Ma non basta un nuovo soggetto gestore per garantire tutto questo. Bisogna sanare la carenza di infrastrutture viarie e collegamenti che penalizza il territorio di Santa Cesarea e dell’intero Salento, e in quest’ottica serve la massima collaborazione tra Regione, Provincia e Comuni. È un’occasione di sviluppo che non possiamo perdere”.
PAOLO PAGLIARO