STAGIONE TEATRALE – ANNO PRIMO 2023.24 LECCE
14 giugno ore 21.00 Scuola di Teatro Centro di formazione e ricerca LA VEGLIA
scritto e interpretato da Vanessa De Matteis, Luigi Giorgino, Bruno Iovino, Lusiana Maggiore, Tiziana Mancarella, Sveva Mantovano, Giovanni Monaco, Irene Paolucci, Maria Rita Perrone, Yuri Perrucci, Monia Politi, Riccardo Valentini, regia Salvatore Della Villa
Ultimo appuntamento della prima stagione ‘Teatro in Storia’, all’interno della sala teatro della Masseria Storia, rinomata masseria settecentesca alle porte di Lecce. Un nuovo spazio diventato teatro grazie all’intuizione dell’attore e regista Salvatore Della Villa. Il 14 giugno andrà in scena l’esercitazione scenica La Veglia, scritta e interpretata dagli allievi del corso adulti di Lecce, della Scuola di Teatro Centro di formazione e ricerca diretta da Salvatore Della Villa, che ne cura la regia. In scena: Vanessa De Matteis, Luigi Giorgino, Bruno Iovino, Lusiana Maggiore, Tiziana Mancarella, Sveva Mantovano, Giovanni Monaco, Irene Paolucci, Maria Rita Perrone, Yuri Perrucci, Monia Politi, Riccardo Valentini.
Celebrare la morte è un rito antico quanto l’uomo. E proprio una veglia funebre diventa ragione di incontro e scontro di personaggi sospesi tra la realtà e il surreale che raccontano con diversi linguaggi la loro relazione con il compianto defunto. È la veglia di Aldo. I suoi pregi, i difetti, le sue debolezze vengono ricordati dalla moglie, dai figli, dagli amici, dagli intervenuti al suo ultimo saluto. Il prete, il chierichetto, l’amante, la fioraia, la cuoca, la prefica, l’amica e lo stesso Aldo raccontano le loro angosce, le sofferenze, l’amore. Nell’atto finale di Aldo, i racconti, le tensioni, le emozioni delle persone che sono intorno al suo feretro, riempiono di vita un momento di morte.
Ad ogni funerale si piange e si ride. La vita ruota intorno alla morte, così come la morte nella vita. Ed intorno alla morte, in un’ironica e frenetica danza, si afferma la vita che pretende di raccontarsi. La capacità dell’uomo di guardare avanti anche quando sembra essere giunto al capolinea si declina in racconti singolari, verosimili ma più veri del reale. Quale luogo se non una veglia funebre per portare sé stessi in scena? Si rompono silenzi, appianano contrasti, affiorano screzi e malumori, un occhio al passato, un pensiero al futuro. Del resto, quelli che possono ancora raccontare sono coloro che restano. I morti ormai hanno detto e fatto quello che dovevano. I morti non parlano. Vero?
La morte e la vita divengono trama e ordito della stessa tela, mescolandosi e confondendosi in una caleidoscopica visione dell’essere umano.
La Scuola di Teatro Centro di formazione e ricerca diretta da Salvatore Della Villa, propone 3 corsi, adulti – bambini e ragazzi – dizione, a Galatone Lecce e Maglie. L’obiettivo è quello di formare giovani Attori che sappiano stare sul palcoscenico, con presenza, che si sappiano muovere, saper usare la voce, parlare bene, ricercare la propria poetica e trovare nell’arte della recitazione e del Teatro, la loro necessità artistica. E per coloro che hanno meno velleità e curiosità vivere armonicamente e con gioco, la loro passione.