Lunedì 9 dicembre (doppio turno alle 19:00 e alle 21:00 | ingresso 10\15 euro | prenotazione obbligatoria 3394313397 – info@conversazionisulfuturo.it
In una notte dell’aprile 1939, la cantante jazz Billie Holiday sale sul palco del Café Society di New York e, con la sua voce inconfondibile, esegue per la prima volta “Strange Fruit”. Questa canzone segna l’inizio del suo ruolo come icona della lotta per i diritti civili che è ancora lontana dall’essere vinta. Nella struggente composizione di Abel Meeropol, gli alberi del glorioso sud producono uno “strano frutto”: i corpi degli afroamericani, vittime di linciaggio, pendono dai rami, colpevoli solo di essere neri. Da questo brano iconico, poco conosciuto e ancor meno eseguito, nasce uno spettacolo-omaggio di grande intensità. Un percorso emozionante che traccia una linea del tempo dei diritti negati, dal 1939 a oggi, attraverso la rilettura di brani simbolici di Nina Simone, Tracy Chapman e Alicia Keys. Artiste che hanno fatto della protesta il loro canto e che continuano ad avere sete di giustizia proprio come Lady Day che da quel giorno cambiò la sua e la nostra vita per sempre.