Gli studenti del progetto ML-FREE a Venezia: gioco educativo sui rifiuti marini
Plastica, vetro, metalli e altri rifiuti stanno causando enormi danni agli ecosistemi marini, e le conseguenze di questa contaminazione le sentiamo anche noi, esseri umani. Per risolvere questo problema a lungo termine, è fondamentale sensibilizzare ed educare i bambini sui rifiuti marini fin dalla più tenera età. Questo è uno degli obiettivi principali del progetto ML-FREE, che sotto la guida dell’associazione Sunce riunisce gli studenti del Marco Polo Liceo Artistico di Venezia e della Scuola Economica e Amministrativa di Spalato. Dal 7 all’11 ottobre, gli studenti hanno partecipato a un viaggio di studio a Venezia dove hanno scambiato idee e imparato sulla protezione del mare.
Gioco per bambini: progetto pilota degli studenti
Durante il viaggio di studio a Venezia, uno dei momenti più interessanti è stato il progetto pilota ideato dagli studenti della scuola Marco Polo Liceo Artistico di Venezia. Ispirati dal popolare gioco da tavolo italiano “Il Gioco dell’Oca”, gli studenti, insieme ai partner croati, hanno creato un gioco interattivo adattato per bambini dai 6 ai 10 anni.
Questo evento educativo e divertente, aperto al pubblico, si è svolto l’11 ottobre nella piazza San Trovaso. I bambini della quarta classe della scuola primaria San Girolamo di Venezia hanno partecipato al gioco, e molti curiosi passanti si sono fermati per vedere di che tipo di gioco si trattava.
– Crediamo che imparare possa essere divertente, e partecipare a un gioco facilita l’acquisizione di conoscenze. – ha dichiarato Francesca, studentessa del Marco Polo Liceo Artistico di Venezia.
– Vogliamo insegnare ai bambini a proteggere il mare fin da piccoli, non farli conoscere il problema dei rifiuti marini solo quando cresceranno. – ha aggiunto la sua compagna di classe Ginevra.
Il gioco, che si svolgeva su una grande tavola fatta di quadrati di “Tetra Pak” riciclato, comprendeva domande sui rifiuti marini e sull’inquinamento del Mar Adriatico che unisce Croazia e Italia. I bambini sono stati suddivisi in quattro squadre e il loro compito era rispondere alle domande in italiano e in inglese. La particolarità del gioco era che le risposte in inglese valevano il doppio dei punti, incoraggiando i bambini a usare una lingua straniera mentre imparano l’importanza della protezione del mare.
Un progetto pilota simile è stato realizzato dagli studenti a Spalato nel maggio 2024 (link).
Educazione per la partecipazione attiva dei giovani
Questo progetto è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027, e il suo obiettivo è affrontare il problema dei rifiuti marini attraverso l’educazione e la partecipazione attiva dei giovani, con il fine ultimo di creare una società che lavori per la protezione dell’ecosistema marino.
– È un po’ deludente che solo con il progetto ML-FREE abbiamo scoperto il problema dei rifiuti marini. Il nostro sistema educativo non è orientato nella direzione giusta, avremmo potuto imparare su questi temi molto prima. Sono grata di aver avuto l’opportunità di educare i bambini delle scuole elementari sui rifiuti marini e di mostrare loro, e a tutti, come ognuno di noi possa fare un cambiamento. – ha dichiarato Ana Vuković, studentessa della Scuola Economica e Amministrativa di Spalato.
– Dovremmo imparare sui rifiuti marini in ogni classe delle scuole elementari e medie. – ha aggiunto il suo compagno Ivan Bašić.
– All’inizio del progetto non sapevo molto sui rifiuti marini, ma ora capisco meglio gli aspetti tecnici e l’ampiezza della microplastica. Penso che sia importante introdurre più progetti come questo nelle scuole perché possono influenzare anche la nostra vita personale. – ha affermato Linda, studentessa del Marco Polo.
Con una calorosa accoglienza musicale alla scuola Marco Polo Liceo Artistico di Venezia, il resto del viaggio di studio ha incluso una serie di attività varie ed educative, ognuna delle quali ha fornito agli studenti una visione sull’importanza della protezione dell’ambiente, in particolare del mare e degli ecosistemi marini.
ML-FREE: viaggio di studio a Venezia Abbiamo trovato così tanta plastica piccola che mi ha fatto davvero riflettere. Se non riduciamo i nostri rifiuti e non iniziamo a raccogliere regolarmente i rifiuti di plastica dalle spiagge, e se la plastica si degraderà nel tempo in microplastica, le nostre spiagge saranno plastiche invece di sabbiose tra cento anni? – ha detto lo studente Marin Pleština.
Dopo l’azione, l’associazione ha mostrato loro un dispositivo speciale che analizza ogni oggetto raccolto e riconosce di che tipo di plastica si tratta, il PlasTell. Questo dispositivo può aiutare a prendere misure più efficaci per ridurre l’inquinamento da plastica e sviluppare campagne educative mirate.
Gli studenti hanno anche arricchito la loro conoscenza sullo stato del mare a Venezia con una visita all’Istituto di Scienze Marine (CNR – ISMAR). Durante una presentazione e una discussione con esperti, gli studenti hanno appreso come la plastica e la microplastica influenzano gli ecosistemi marini e gli esseri umani, e come vengono raccolti i rifiuti marini a Venezia. L’esperto Falcieri Francesco ha spiegato come è stato realizzato il MOSE, un sistema di protezione di Venezia dalle inondazioni sempre più frequenti. In risposta all’aumento del livello del mare e ai cambiamenti climatici sempre più intensi, MOSE funziona utilizzando una serie di barriere che si alzano e si abbassano in punti strategici per impedire che l’acqua entri nella laguna di Venezia durante le maree.
Oltre alle attività educative, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare la ricca storia e cultura di Venezia e delle sue isole. L’isola di Sant Erasmo, conosciuta come il “giardino di Venezia”, è stata il luogo in cui gli studenti hanno potuto vedere le pratiche agricole sostenibili in corso sull’isola e il MOSE in azione. Durante la visita a Murano, hanno partecipato a una presentazione sulla lavorazione del vetro, e a Burano hanno passeggiato per le sue colorate strade.
Questo viaggio di studio è stato una splendida combinazione di lavoro pratico, ricerca scientifica ed esperienza culturale, permettendo agli studenti non solo di apprendere l’importanza della protezione del mare, ma anche di sviluppare un senso di responsabilità e di diventare attori attivi nella protezione della natura e dell’ambiente.