Venerdì 7 luglio (ore 18:30 – ingresso libero su prenotazione – 3278773894 – 34fuso@gmail.com) il Museo Castromediano in viale Gallipoli 31 a Lecce ospita l’appuntamento conclusivo della seconda edizione di Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale. Promossa da 34° Fuso APS, con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità“, la rassegna ha ospitato visite guidate, conversazioni e birre artigianali a chilometro zero in sette musei salentini: il progetto nasce, infatti, con l’intento di creare occasioni informali di divulgazione del patrimonio storico e archeologico riflettendo sul tema della parità di genere e del lavoro femminile. Alle 18:30 la serata finale si aprirà alla scoperta del più antico museo pubblico della Puglia, che ripercorre la storia del Salento dalla preistoria fino al ‘900, con una visita guidata condotta da Anna Lucia Tempesta. Subito dopo la curatrice archeologa del Castromediano parteciperà al talk “Stereotipi antichi e linguaggi contemporanei? Degustando una “birretta”, la conversazione, moderata dalla giornalista e scrittrice Loredana De Vitis, coinvolgerà anche Vera Gheno, sociolinguista, particolarmente attenta all’inclusività di genere. Come nelle altre occasioni, i partecipanti riceveranno un kit per conoscere la collezione archeologica in modo non convenzionale, così da rendere i contenuti più accessibili e coinvolgenti. In chiusura spazio al dj set del duo The Covellas: musiciste e sorelle, iniziano a suonare assolutamente per caso nel 2017. Non si identificano in un genere ben definito, i loro set sono un caotico e coloratissimo mix il cui obiettivo principale è unire, divertirsi e far divertire.
Il Museo Castromediano è l’ideale proseguimento delle meraviglie dei paesaggi del Salento, racconto documentato dell’avvicendarsi sul territorio di uomini e civiltà da 80mila anni fa ad oggi. Le sue raccolte litiche, vascolari ed epigrafiche, collezionate dalla visionaria tenacia del Duca Sigismondo Castromediano (fondatore nel 1868) e riportate alla luce dalla passione di archeologi, storici e letterati durante le campagne di scavo ottocentesche nell’intero territorio regionale, vedono una prima collocazione del Convento dei Padri Celestini, lo straordinario complesso architettonico attiguo a Santa Croce. Solo nel 1979 il prezioso patrimonio di archeologia salentina trova adeguata sistemazione nell’ex Collegio Argento, ridisegnato e trasformato da Franco Minissi in spazio architettonico aperto e ininterrotto, secondo i più moderni principi della museografia e allestito come una autentico percorso virtuale nell’archeologia, nella storia e nell’arte della penisola salentina. Dalle grotte preistoriche scavate nelle sue tenere calcareniti che restituiscono segni e oggetti dello straordinario quotidiano dell’uomo del Paleolitico, agli approdi delle sue coste ospitali dove arrivano uomini, merci, idee, miti, religioni e lingue; dalle piccole capitali messapiche fortificate (Roca, Cavallino, Rudiae, Ugento), con le pregevoli selezioni di ceramiche a figure nere e rosse importate da Atene o prodotte in loco – a Lupiae, con le sculture in candido marmo dei suoi grandiosi luoghi di spettacolo; dai lacerti architettonici scolpiti nella pietra tenera delle chiese medievali alle grandi tele e alle raffinate sculture in legno e cartapesta che ornano le cattedrali barocche, fino alla contemporaneità con una selezione di opere di artisti dell’800 e ‘900 legati a questa terra per nascita o per elezione. La ricchezza dei paesaggi culturali del Salento ed i segni del suo passato millenario trovano, da oltre 150 anni, il loro naturale contenitore nel Museo Castromediano (Fonte beniculturali.it). Nel 2022 è stato pubblicato “I Capolavori del Museo Castromediano”, confanetto di tre volumi firmati da Annalucia Tempesta e Salvatore Bianco (Sfera edizioni), che ripercorrono la storia delle collezioni archeologiche del Museo, completamente rinnovato dopo il restauro concluso nel 2020. L’attuale direttore è Luigi De Luca, coordinatore dei poli biblio-museali della Regione Puglia
Anna Lucia Tempesta, dopo la laurea, le specializzazioni e un dottorato di ricerca, inizia una collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, partecipando e coordinando numerosi progetti di catalogazione in giro per l’Italia e negli Stati Uniti. In oltre trent’anni ha contribuito alla curatela degli allestimenti di mostre, esposizioni e musei. Fa parte del Comitato di gestione del Polo biblio-museale di Lecce e del comitato scientifico del Museo Castromediano, del quale è curatrice archeologa da vent’anni.
Vera Gheno, sociolinguista e traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Ricercatrice dell’Università di Firenze, insegna in corsi e master di diversi atenei italiani. Si occupa soprattutto di comunicazione mediata tecnicamente e di tematiche legate a diversità, equità ed inclusione. È autrice di articoli scientifici e divulgativi e ha pubblicato numerosi saggi. “Tienilo acceso”, scritto a quattro mani con Bruno Mastroianni (Longanesi, 2018), nel 2022 è finito anche in una traccia degli esami di maturità. Nel 2023 ha pubblicato “Galateo della comunicazione” (Franco Cesati Editore) e ha curato l’antologia “Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo” (Bur – Rizzoli).
Nei sette appuntamenti, a partire dai reperti più emblematici delle collezioni museali si è ragionato sul fenomeno della disparità tra uomo e donna per orientare il pubblico verso un pensiero nuovo e una nuova visione di futuro e, mettendo al centro dell’attenzione lo sguardo delle donne, per superare la cultura patriarcale ancora dominante. Il progetto Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale, finanziato da Consiglio regionale della Puglia, attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità per l’anno 2022”, nasce dalla collaborazione tra 34° Fuso APS e i musei coinvolti nelle attività: Museo della Ceramica – Biblioteca Comunale di Cutrofiano (29 marzo), Museo Civico “Emanuele Barba” di Gallipoli (12 aprile), Palazzo Marchesale di Melpignano (10 maggio), Museo Diffuso di Cavallino (24 maggio), Museo Storico-Archeologico di Lecce (1 giugno), Museo della Preistoria di Nardò (22 giugno) e Museo Castromediano di Lecce (7 luglio).
L’associazione di promozione sociale 34° Fuso riunisce professioniste della cultura, dell’economia e dell’innovazione. Questo mix di competenze trasversali ha permesso dal 2013 ad oggi di progettare e sperimentare innovative forme di valorizzazione del patrimonio culturale che cercano di rispondere alle esigenze di apprendimento e di fruizione di diversi pubblici, specialmente i più giovani. L’aps agisce affinché le strategie di valorizzazione implementate siano motore di innovazione sociale e di uno sviluppo sostenibile del territorio. In questi anni l’attività si è orientata su tre ambiti in particolare: la partecipazione culturale e lo sviluppo di pubblici; la progettazione e la gestione dei servizi museali; la formazione per gli operatori culturali.