Progetto Sguardi e Immagini – I.I.S. De Pace
Il paesaggio è al centro del progetto “Sguardi e Immagini” che, attraverso cinema e pittura, condurrà gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonietta De Pace” di Lecce, del Liceo Statale “Pietro Siciliani” di Lecce e dell’Istituto Comprensivo “Vito De Blasi” di Gagliano del Capo a scoprire, grazie alla memoria delle immagini, il paesaggio Salentino come storia di comunità.
È stato presentato questa mattina, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Antonietta De Pace” di Lecce, il progetto “Sguardi e Immagini” vincitore del bando nazionale “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione” promosso dal Ministero della Cultura e il Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola.
La Dirigente Scolastica Professoressa Silvia Madaro Metrangolo ha aperto la Conferenza Stampa alla presenza di tanti studenti curiosi ed entusiasti, ricordando come la sinergia tra i diversi istituti è un segnale importante per la costruzione di un tessuto sociale nuovo creato dalle nuove generazioni di studenti:
« Il progetto è un ponte di comunicazione importante per gli studenti del Liceo Statale “Pietro Siciliani” di Lecce, dell’Istituto Comprensivo “Vito De Blasi” di Gagliano del Capo e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonietta De Pace”, è un opportunità essenziale per dimostrare come diversi istituti possono lavora in sintonia creando un dialogo e un confronto fondamentale per le nuove generazioni. Tramite questo progetto, che inizia nel mese di aprile per concludersi a novembre, i nostri studenti impareranno a leggere attraverso lo sguardo l’identità di un territorio e cogliere grazie alle immagini come il paesaggio cambia nel tempo, ma soprattutto scopriranno come una singola immagine possa raccontare le storie di comunità.»
Il progetto presentato dall’istituto I.I.S. De Pace (capofila del progetto) ha l’obbiettivo di promuovere il linguaggio audiovisivo nelle scuole e di introdurre i giovani studenti all’analisi critica delle immagini attraverso la lettura di alcune delle opere più importanti dei pittori salentini che, tra fine 800 e metà 900, hanno immortalato gli scorci e le vedute più suggestive di alcuni luoghi del Salento. I Professore Salvatore Colazzo, Docente del Dipartimento Storia Società Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, ha introdotto i giovani studenti sull’importanza dello studio e della comprensione delle immagini:
«Il progetto si inserisce in un percorso importante e interessante perché mette in contatto diverse scuole del territorio, l’Università del Salento e l’università di Roma tre, creando una trama significativa. Il progetto EspérO si inserisce proprio in quest’ottica perché ha creato percorsi tra l’università e altre realtà. Lo sguardo e l’immagine oggi sono sempre più importanti, siamo sommersi dall’immagini tanto da non riuscire a volte a osservare le nostre immagini interiori. Per questo l’educazione all’immagine è fondamentale, serve a creare equilibrio tra l’impatto delle immagini che provengono dall’esterno e la creazione del nostro universo d’immagini. Il paesaggio non è la natura, ma il lavoro e l’immaginazione umana nel tempo; gli artisti bloccano il paesaggio attraverso le immagini come pittura, fotografia e cinema, da cui possiamo vedere la storia»
Gli studenti saranno guidati a osservare il territorio salentino attraverso lo sguardo dei pittori Paolo Emilio Stasi, Giuseppe Casciaro, Vincenzo Ciardo, per scoprire come dal paesaggio può emerge la storia e la narrazione delle comunità che lo abitano. “Sguardi e Immagini” si sviluppa dal progetto di ricerca “Idrusa: Formare lo sguardo” realizzato da EspérO (azienda spin-off dell’Università del Salento che promuove il Web Quest come metodologia didattica) che attraverso ricerche trasversali, tra pittura e letteratura, ha codificato il paesaggio come oggetto culturale capace di rappresentare la storia e la cultura di una società. Come ha spiegato Ada Manfreda, tra i docenti di EspérO:
«Questo progetto è in continuità con il progetto Idrusa con cui abbiamo cercato di raccontare il paesaggio attraverso le opere dei pittori che hanno ritratto e colto il paesaggio della Costa sud orientale del Salento. I quadri sono come il taglio di uno sguardo con cui poter vedere il paesaggio in maniera diversa, perché è l’interpretazione degli autori e se osserviamo la presenza degli ulivi in questi quadri, oggi, sono il segno di come il territorio è cambiato. Nel percorso che affronteremo con gli studenti il passaggio dalla pittura al linguaggio audiovisivo è molto importante, perchè è un immersione nell’opera da cui si possono cogliere tutti gli elementi delle trasformazioni avvenute nel tempo.»
La lettura della storia e delle trasformazioni del paesaggio attraverso gli archivi di immagini è un processo importante per comprendere la storia, come ha spiegato Giovanna Bino docente di EspérO e Direttrice della Biblioteca e Area Utenza all’ Archivio di Stato di Lecce:
«Gli archivi sono una fonte fondamentale nella comprensione delle trasformazioni. Le immagini come le mappe e le cartine, le fotografie, la pittura e gli audiovisivi sono oggetti importanti per comprendere come sono nate le città o come si sono modificate; è sorprendente vedere come negli anni il paesaggio e la storia di una comunità sono cambiati, trasformati nel tempo.»
A partire da aprile 2023 gli studenti dell‘I.I.S. Antonietta De Pace, del Liceo Statale “Pietro Siciliani” di Lecce e dell’Istituto Comprensivo “Vito De Blasi” di Gagliano del Capo, saranno coinvolti, nel percorso di formazione ed educazione all’immagine condotto dal docente Simone Salvemini che, attraverso i linguaggi audiovisivi e la visione di opere filmiche presso il Cinema DB d’Essai, guiderà gli studenti nel mondo delle immagini; mentre i docenti di EspérO condurranno gli alunni alla scoperta del territorio e del proprio mondo creativo. Infatti grazie alle competenze acquisite durante i laboratori teorici e pratici di analisi, funzionali alla scrittura collettiva e alla drammatizzazione, i 60 alunni coinvolti nel progetto racconteranno la loro esperienza con l’aiuto dell’attore e regista Gabriele Greco e tradurranno le loro esperienze nella creazione di un documentario sotto l’attenta guida di Alessandro Valenti e la casa di produzione Scirocco film.
«Con la nascita della Scirocco film avevamo il sogno di cambiare la geografia del territorio e di permettere ai ragazzi di realizzare i loro progetti senza lasciare il Salento. Per fare cinema bisogna studiare tanto e cercare di avere un sguardo internazionale. Ma per essere compresi all’estero bisogna conoscere il proprio territorio con la sua lingua e la sua storia. Quando vent’anni fa realizzammo In grazia di Dio, la RAI non accetto di finanziare un film girato nel nostro dialetto, chiesero di scritturare attori romani. Noi decidemmo di realizzare il nostro film da soli e quando fu presentato al Festival di Berlino fu un grande successo. Per essere compresi all’estero bisogna conoscere la propria storia e identità. Riconoscere e codificare le immagini nelle contemporaneità è molto importante perché ci permette non solo di raccontare la nostra storia e identità, ma soprattutto di comprendere la storia dell’altro»
A novembre, alla fine del ricco e intenso percorso guidato dal responsabile scientifico Vinvenzo D’arpe e monitorato dal Professore Salvatore Colazzo, i giovanissimi “studiosi” e “registi” condivideranno i loro lavori durante l’evento conclusivo al Cinema DB d’Essai, dove saranno proiettate le loro piccole e importanti opere.