Seconda giornata per OFF Otranto Film Festival

Seconda giornata per OFF Otranto Film Festival

Prosegue OFF Otranto Film Festival

 

domani 25 settembre la seconda giornata Presentazione del libro “Assenza da giustificare” di Alessandra Acciai

 Masterclass “Virtual movie 3D” con Pasquale Croce

 Le proiezioni: “Dwelling among the gods” di VUK Rsumovic e “Fantastic machine” di Alex Danielson e Max Van Aertryck

Seconda giornata per OFF Otranto Film FestivalMercoledì 25 settembre, nei Fossati del Castello Aragonese di Otranto, si comincia nel pomeriggio, alle 17, con gli eventi speciali. Alessandra Acciai, attrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica, presenta il suo libro “Assenza da giustificare. La prima indagine di Alina Mari” (Piemme), esordio nella narrativa. Modera Brizia Minerva, curatrice e storica dell’arte presso il museo Sigismondo Castromediano di Lecce e curatrice scientifica dell’archivio Carmelo Bene.

Sinossi. Elena Cantini, professoressa di italiano al Liceo Parini di Roma, viene ritrovata morta in un parco. Incensurata, nubile, senza figli. A indagare viene chiamata d’urgenza l’ispettrice Alina Mari, fresca di nomina. Anche lei senza figli. O forse no. Inizia a indagare sull’omicidio di Elena Cantini, insegnante di un prestigioso liceo cattolico. Elena conduceva una vita normale: una grande passione per il suo lavoro, poche amiche affezionate, nessuna relazione sentimentale, nessun conflitto. E allora chi può averla colpita alla testa, lasciandola inanime in un parco cittadino, con il corpo a formare una croce e un anulare mozzato? Mentre le indagini si fanno sempre più serrate e i vicoli di Roma mostrano il loro profilo più irregolare, Alina è costretta a scendere a patti con i suoi fantasmi e a dar fondo alla sua intuizione per tentare di risolvere un caso le cui radici sono più profonde di quanto potesse immaginare.

 

Alle 18 c’è la masterclass per pubblico e studenti dal titolo VIRTUAL MOVIE 3D” con Pasquale Croce, virtual production designer e supervisor di STS Communication, sulla virtual production, le tecniche cinematografiche in virtual production, come è fatto e di cosa è composto un teatro virtual.

Subito dopo prosegue la competizione. Alle 19 viene presentata la giuria professionale composta da Nicolas Anthomé, Gian Gabriele Foschini, Louis Nero, Anders Johan Palm, Eileen Tasca, Nikolina Vučetić Zečetić, Alice Filippi, Demetra Bellina.

A seguire i film: “Dwelling among the gods” (Il silenzio degli dei) (Serbia, Italia, Croazia 2024, 102 minuti), diretto da VUK Rsumovic, presentato dal regista e scrittore, Mirko Bojovic (produttore), Fereshteh Hosseini (attrice).

Sinossi. Estate 2015. Le autorità ungheresi costruiscono un’alta recinzione al confine con la Serbia al fine di impedire l’ingresso illegale di rifugiati nel loro paese. Dopo mesi di estenuante viaggio, una giovane donna afgana arriva a Belgrado al culmine dell’ondata migratoria e scopre che il fratello minore è annegato nel fiume tre settimane prima. Inizia così la sua lotta per seppellirlo con il suo nome completo.

Vuk Rsumovic è scrittore e regista, debutta al cinema con NO ONE’S CHILD, pluripremiato alla Mostra del Cinema di Venezia. Oltre al suo impegno per il cinema, lavora attivamente in teatro.

Alle 21 c’è “Fantastic machine” di Axel Danielson e Max Van Aertryck  (Danimarca, Svezia, 2023, 88 minuti), un documentario prodotto da Ruben Östlund, regista svedese.

Sinossi. Premiato al Sundance Festival e alla Berlinale, il documentario è prodotto da Ruben Östlund (regista due volte vincitore della Palma d’Oro per Triangle of Sadness e The Square) e presentato nella versione italiana con la voce narrante di Elio Germano. Sono ormai passati quasi due secoli dall’invenzione della fotografia, ma dalla camera oscura a Instagram, dalla TV in bianco e nero a YouTube, l’immagine fotografica ha sempre avuto un potere sensazionale: quello di mentire e manipolare la realtà proprio mentre sembra registrarla fedelmente. Grazie allo straordinario lavoro sui materiali d’archivio il documentario ripercorre a un ritmo travolgente la storia dei media che hanno cambiato in profondità le nostre vite, svelandone i segreti più nascosti.

Axel Danielson è regista, produttore, montatore e direttore della fotografia, celebre per aver partecipato a Hopptornet (2016) e Studio 5 (2016).

Maximilien Van Aertryck è regista e editor, celebre per aver partecipato a Hopptornet (2016) e Studio 5 (2016).

Durante le giornate del festival tutti gli ospiti verranno ritratti dalla fotografa torinese Daniela Foresto, una delle più affermate ritrattiste del cinema, capace col suo sguardo di catturare l’essenza del soggetto ritratto, restituito in una chiave intima ed emozionante. La fotografa avrà una sua postazione al Castello Aragonese.

La 15^ edizione di OFF Otranto Film Festival, si svolge dal 24 al 29 settembre nei Fossati del Castello Aragonese di Otranto, con la direzione artistica di Stefania Rocca, declinata al tema “Kaos”, con proiezioni dei dieci film in gara, masterclass, incontri, presentazioni di libri, talk, seminari e performance audio visual. Organizzato nell’ambito di Apulia Cinefestival Network, il festival rientra nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 204-2020, Azione 6.7. È prodotto da Apulia Film Commission e Otranto Film Lab, con il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, in collaborazione e con il contributo del Comune di Otranto e del DAMS Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Sostenuto da Apollonio 1870 e futuroRemoto gioielli.

STS Communication, full production company lombarda, leader nel mercato della produzione e nella progettazione di eventi e di contenuti multimediali, ha scelto di investire in Puglia e aprire una nuova sede operativa a Lecce. Già nota a livello italiano e internazionale per le numerose collaborazioni, l’azienda lombarda porterà in Puglia una replica del già attivo (nella loro sede milanese) VIRTUAL STUDIO CR49, uno spazio all’avanguardia, tecnologico e polifunzionale, interamente progettato per la produzione di shooting cinematografici in Virtual Production, l’insieme di tecniche che uniscono le riprese dal vero con i motori di rendering real time dei videogiochi, combinando la produzione cinematografica tradizionale con la grafica al computer (CGI) in tempo reale e la tecnologia di motion capture per creare un ambiente di produzione virtuale.

STS COMMUNICATION nasce nel 1984 per iniziativa dell’imprenditore Michele Santoro come società che forniva apparecchiature congressuali per le traduzioni simultanee: siamo nel pieno degli anni ’80, Madonna scatena le folle con brani come “Like a Virgin”, Romina e Albano vincono il Festival di Sanremo, Toto Cotugno insegna al mondo come siamo fatti con “l’Italiano” e la Apple presenta il primo computer della serie Macintosh. È un periodo di rivoluzioni, di grandi cambiamenti e trasformazioni e, per una realtà che nasce in quel contesto, è impossibile non avere questi tratti insiti nel proprio DNA. Così, dalle attrezzature per le traduzioni simultanee (a cui l’azienda deve il nome STS – Servizi di Traduzione Simultanea – e le cuffie del logo) a quarant’anni dalla sua creazione, STS COMMUNICATION è oggi una full production company leader nel mercato della produzione, della progettazione di eventi e di contenuti multimediali nel settore corporate, moda, fieristico, musicale, broadcast tv, speciale e sportivo, con più di 2000 eventi/produzioni realizzati solo negli ultimi due anni. Il Jova Beach Party, il World Tour dei Maneskin o di Eros Ramazzotti, lo spot dei rotoloni Regina, il G20 di Roma, la Sfilata di Hugo Boss, le Iene, la Convention di Adecco e l’Eicma sono solo alcune delle produzioni con cui STS Communication ha collaborato, potendo contare su 140 dipendenti, distribuiti su 2 sedi operative e 2 distaccamenti on site (Palazzo Mezzanotte e Fiera Milano) in Lombardia, e la gestione giornaliera di più di 60 freelance. Oltre alle certificazioni tecniche vanta certificati come ISO 20121 relativo alla sostenibilità e UNI/PdR 125 certificato sulla parità di genere. Chiude il quadro un fatturato che negli ultimi 10 anni è passato da 6 a 28 milioni di euro, con una crescita nel 2023 rispetto al 2019 del + 19,78% e, negli ultimi 10 anni, registrato un aumento di fatturato e dimensione circa del 400%.

IL CONCEPT Si conferma la direzione artistica di Stefania Rocca che, per questa edizione, ha scelto come tema portante KAOS: “Oggi viviamo in un’epoca di kaos diffuso: guerre, violenza, omofobia, disuguaglianze, frustrazione e devastazione ambientale sono all’ordine del giorno. L’individuo moderno è spesso disorientato e perso in un labirinto di pensieri contrastanti, impegnato in una lotta interiore per trovare un ordine nella confusione, in un viaggio alla ricerca di equilibrio e significato. Nell’arte il kaos diventa fonte di ispirazione, opportunità̀ per rompere le convenzioni e sperimentare nuove forme di espressione. Il kaos diventa fucina di nuove idee e trasformazioni”.

 LA COMPETIZIONE Sono dieci i film che competono, valutati da una giuria professionale, composta da produttori, registi e creativi, da una giuria composta da studenti del Dams, a cui si aggiunge quest’anno anche il voto della giuria popolare, con le preferenze del pubblico raccolte al termine delle proiezioni.

Fanno parte della giuria professionale: Nicolas Anthomé, Gian Gabriele Foschini, Louis Nero, Anders Johan Palm, Eileen Tasca, Nikolina Vučetić Zečetić, Alice Filippi, Demetra Bellina.

Dieci i premi che verranno assegnati: alla regia, al film, all’attrice, all’attore, alla sceneggiatura, alla colonna sonora, alla fotografia, alla produzione, al film che meglio rappresenta il tema “Kaos” e al film preferito dal pubblico.