È ripreso questa settimana il percorso parlamentare della proposta di legge per rendere la gestazione per altri un reato universale
È ripreso questa settimana il percorso parlamentare della proposta di legge per rendere la gestazione per altri un reato universale. Un azzardo giuridico: anche se diventerà legge non avrà modo di essere applicata. Nel frattempo la discussione pubblica procede come se 40 anni di tecniche di procreazione assistita e di riflessione sul loro impatto sull’idea e la realtà delle famiglie non fossero mai esistiti. Eva Benelli e Maurizio Bonati spiegano su Scienza in rete perché la strada del reato universale non è realistica, né praticabile e anzi come sempre avviene con le leggi restrittive in un Paese, apre al mercato parallelo e illegale dove il rischio di abuso e sfruttamento è certamente più ampio.
Premio giovani ricercatrici e ricercatori, per incoraggiare le nuove generazioni dedite alla scienza, vera ricchezza del nostro paese; seguiamo e diffondiamo le più importanti attività sull’ambiente, perché vogliamo mantenere alta l’attenzione su un problema cruciale, sul quale è essenziale fare informazione corretta; collaboriamo ai tanti incontri che contribuiscono alla cultura e all’arricchimento della società, tra cui ti segnalo subito l’importante simposio dei Lincei di Roma del 4 luglio, sulla ricerca pubblica e il futuro dell’Italia; ogni volta che è possibile cerchiamo di contribuire alla discussione sull’attività normativa, il che ci ha portato recentemente a fare un punto chiaro sulla delicata questione della gestazione per altri, con un articolo che ha riscosso molta attenzione tra gli esperti.
Offrire un’informazione attendibile, basata sulle fonti scientifiche, curata da persone competenti e aperta a tutti è un lavoro oggi più che mai essenziale e sempre più impegnativo. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto, dell’aiuto di tutti. Se condividi i nostri obiettivi, sostieni il lavoro di Scienza in rete con una libera donazione: ci renderai più forti, più efficaci e sempre più utili. A te e agli altri.
La ricerca Epicovair, coordinata dall’Istituto superiore di sanità, ha dimostrato il nesso tra inquinamento atmosferico e Covid-19. L’esposizione a polveri e ossidi di azoto incrementa l’incidenza, i ricoveri e la mortalità da Covid-19. In particolare, l’esposizione all’inquinamento avrebbe causato l’8% dei decessi totali tra febbraio 2020 e giugno 2021. I risultati sottolineano l’importanza di migliorare la qualità dell’aria per ridurre il rischio infettivo. Hanno collaborato alla ricerca l’ISPRA, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente e il progetto Rias: illustra e commenta i risultati Luca Carra.
Batti e ribatti, anche grazie alla costanza di molti ricercatori, sta finalmente cambiando il clima politico che circonda il miglioramento genetico vegetale. Due, in particolare, le novità incoraggianti: l’articolo 9bis del Decreto Siccità, che apre la strada a 18 mesi di sperimentazione di piante ottenute da genome editing, e la proposta di cui si dibatte all’Europarlamento, dedicata a “sicurezza alimentare e un’agricoltura dell’UE resiliente”. Il bravissimo Roberto Defez ha ricostruito per noi il tortuoso percorso legislativo che ha azzoppato per almeno vent’anni la ricerca sulle biotecnologie alimentari nel nostro Paese e ci spiega quali sono le novità.
La meccanochimica è una branca della chimica per la quale gli studi suggeriscono una maggior sostenibilità ambientale, minor tossicità e tempi di produzione più brevi. È basata sul principio che le molecole reagiscano quando si scontrano tra loro anche in assenza di solvente. Se ne occupa il progetto europeo IMPACTIVE. La meccanochimica cambierà il modo di produrre i farmaci contribuendo a una produzione potenzialmente più efficiente ed economica? Ne scrive per noi Michela Moretti, che ha intervistato Evelina Colacino, coordinatrice del progetto.
Con i vaccini contro il Covid si è verificato qualcosa che non si era mai visto nel mondo del farmaco. Dopo gli enormi investimenti pubblici le aziende produttrici hanno brevettato i vaccini imponendo prezzi che decuplicavano i costi di produzione, realizzando un extraprofitto incredibile, a carico dei contribuenti. E nuovi, maggiori aumenti sono annunciati per il futuro. Se hai perso il webinar in cui Luca Carra intervista Massimo Florio, dell’Università degli Studi di Milano, che insieme ai suoi colleghi ha prodotto il report che ricostruisce la mappa degli investimenti pubblici e privati sulla ricerca e sviluppo dei vaccini, su richiesta del Parlamento europeo, puoi risentirlo subito.
Continua la rassegna di Resarch4life sui dati europei riguardanti l’impiego di animali a scopo scientifico. Quando si parla di sperimentazione animale, si parla in realtà di molte diverse categorie d’impiego del modello animale a fini scientifici: ricerca di base e applicata, ma anche usi per rispondere alla regolamentazione europea per immissione e mantenimento sul mercato di alcune sostanze, la produzione di molecole, e ancora la formazione professionale, la conservazione delle specie, la tutela dell’ambiente. Research4Life continua la sua rassegna sui dati europei riguardanti l’impiego di animali a scopo scientifico, riferiti al 2020, analizzando proprio le categorie d’utilizzo.
Research4Life ha aderito alla campagna social della European Animal Association BOARD23. Anche Research4Life ha partecipato alla campagna Be Open About Animal Research Day: una giornata in cui il mondo della ricerca ha potuto raccontare diversi aspetti del lavoro che coinvolge gli animali, evidenziando il ruolo della trasparenza nei confronti del pubblico e dei media perché la società possa essere consapevole e informata. Tuttavia, in Italia c’è ancora una certa titubanza a sottoscrivere il Transparency Agreement on Animal Research, già adottato da otto paesi europei e dalla Nuova Zelanda. Ha commenta Giuliano Grignaschi, portavoce di Research4Life. «Ricercatori e ricercatrici si sentono ancora poco tutelati nel loro lavoro, e purtroppo molti esempi recenti ci mostrano come non siano infrequenti minacce e accuse che possono causare danni e ritardi significativi alle attività di ricerca».
Si avvicina il 10 luglio, termine per concorrere al Premio giovani ricercatrici e ricercatori: dieci premi da 3.000 euro l’uno e una borsa di studio ASI da 5.000 euro. Il premio è stato istituito dal Gruppo 2003 per la ricerca scientifica per promuovere l’attività di ricerca e richiamare l’attenzione sulle nuove generazioni di scienziate e scienziati che sono la risorsa più importante per il futuro del paese. Possono concorrere al premio con un loro studio le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori che lavorano in istituzioni di ricerca italiane, pubbliche o private no profit.
Per partecipare o invitare a partecipare amici e colleghi
Appuntamenti
- Giovedì 29 giugno alle 16.30 sul sito di Scienza in rete webinar in diretta sul recente saggio di Ottavio Davini 50 grandi idee. Medicina (edizioni Dedalo). Eva Benelli intervisterà l’autore. Il libro descrive le grandi idee che, nel corso della storia, hanno cambiato profondamente la medicina, inserendole nel contesto storico e culturale, e dando al lettore gli strumenti per sapere cosa possiamo ragionevolmente aspettarci oggi e cosa può invece venire dal futuro e dalla ricerca.
- Lunedì 3 Luglio 2023, 14:00 – 18:00 Cambiamenti climatici e impatto sulla salute Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS Via Mario Negri, 2 Milano – Un’iniziativa che approfondisce le conseguenze che i cambiamenti climatici in atto possono avere sulla società civile e gli effetti negativi sulla salute. Partecipano Annamaria Vezzani, Dipartimento Danno Cerebrale Acuto, del Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, Direttore del Mario Negri. Modera Luca Carra. L’evento è gratuito e aperto al pubblico, in presenza o da remoto. Richiesta la registrazione al link https://web-services.marionegri.it/convegno-cambiamenti-climatici.
- Martedì 4 luglio 2023, 9.30 – 13.30 La ricerca pubblica e il futuro dell’Italia – Stato presente e sviluppi di lungo periodo Accademia dei Lincei, Via della Lungara 10, Roma – Negli ultimi tre anni l’Accademia dei Lincei ha portato il tema della ricerca pubblica all’attenzione dell’opinione pubblica sostenendo la Strategia proposta dal Tavolo per la ricerca fondamentale del Ministero dell’Università e della Ricerca e il corrispondente Piano pluriennale d’investimenti. Al Simposio del 4 luglio si tireranno le fila di questo percorso, in presenza dei ministri Anna Maria Bernini e Giancarlo Giorgetti, di rappresentanti dell’Università, degli Enti di ricerca e della Confindustria ed esperti del settore. Per maggiori info e per iscriversi al convegno: http://www.lincei.it/it/manifestazioni/la-ricerca-pubblica-e-il-futuro-dellitalia
Chi ci legge sa che su Scienza in rete trova informazioni basate sui dati che emergono dalla ricerca scientifica, attendibili perché vagliate da persone competenti, svincolate da pressioni e interessi di qualsiasi tipo e spesso poco trattate altrove. Una guida utile per orientarsi nella complessità in cui siamo immersi oggi e per riuscire a incidere sulle scelte che danno forma alla nostra società. Per scelta precisa, il sito non ha paywall e non contiene pubblicità. Per fare questo lavoro abbiamo bisogno del tuo aiuto. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul bottone e scegli liberamente quanto donare! Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.