Protesta commercianti e residenti viale marche
Cordolo spartitraffico e pensiline per le fermate degli autobus fanno infuriare commercianti e residenti di viale Marche i quali hanno inviato una raccolta di firme al vicesindaco Roberto Giordano Anguilla per chiedere un incontro finalizzato alla modifica degli interventi attuati dalla precedente amministrazione comunale, in particolare con la rimozione del cordolo e con il riposizionamento delle pensiline. E questa mattina alle 9.40 si riunirà nella sala consiliare di Palazzo Carafa la commissione Lavori Pubblici presieduta da Roberto Russo per analizzare il problema.
“Il lungo cordolo spartitraffico costringe sia i clienti dei negozi che i residenti a fare manovre complicate con l’auto per poter andare da una corsia all’altra o anche per il solo immettersi in una via laterale. – spiega Giovanni Manzo, portavoce del comitato “Cittadini di via Leuca e viale Marche” – Inoltre, l’altezza del cordolo crea seri problemi ai disabili con carrozzina, stampelle o deambulatore che per accedere agli uffici dell’INPS devono attraversare la strada ritrovandosi in difficoltà nel superarlo.
A ciò c’è da aggiungere la questione delle pensiline per la fermata degli autobus le quali hanno causato grossi disagi innanzitutto per aver preso il posto di una decina di utilissimi posti auto e poi anche per la loro collocazione, come nel caso della pensilina di fronte all’Inps talmente vicina alle abitazioni da creare difficoltà di passaggio sul marciapiede, come accaduto l’altro giorno ad una signora disabile con la sedia rotelle. L’attuale amministrazione comunale, pur non avendo responsabilità su questo progetto, deve intervenire per rimediare ai disagi. Le pensiline sono inderogabili, ma vanno spostate più avanti”.
Disagi anche per i commercianti: “Non riesco a comprendere l’utilità di questo cordolo – dice Franco Romei, titolare dell’omonima tabaccheria in viale Marche – noi siamo completamente isolati, perché i clienti non possono fermarsi. Speriamo che questa amministrazione sia sensibile al problema”.