Un dialogo tra musica e danza in una cornice tutta “francese”: posti esauriti al Teatro Politeama Greco di Lecce per Divertissement, concerto inaugurale del nuovo anno accademico del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, in programma domenica 5 marzo alle ore 20:30. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, formata da circa 60 elementi tra studentesse e studenti, docenti ed “esterni”, con la direzione del Maestro Michele Nitti proporrà i ballabili de “La Favorite” di Gaetano Donizetti (grand-opéra francese della prima maturità del maestro bergamasco) e le polke, le mazurke, i valzer e gli sfrenati Can Can del “Gaîté Parisienne” di Jacques Offenbach, impreziosite dalle coreografie originali di Fredy Franzutti per il Balletto del Sud. Un atteso ritorno per questo concerto inaugurale, che dal 2017 al 2020 ha proposto “Et voilà! Monsieur Rossini”, “For Children”, “Mouvements” e “A night at the opera”, dopo due anni di pausa forzata a causa delle restrizioni antiCovid-19. Lo spettacolo (che sarà proposto anche domenica 9 aprile a Ceglie Messapica, sede distaccata del Conservatorio), organizzato dal Tito Schipa, Istituto di Alta Cultura del Ministero dell’università e della ricerca (settore Alta Formazione Artistica e Musicale italiana) diretto da Corrado De Bernart, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia e Comune di Lecce, aprirà anche la stagione primaverile della rassegna “I concerti del Conservatorio” che fino al 21 giugno proporrà sei appuntamenti in giro per il capoluogo salentino.
Dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli, la serata – condotta dalla giornalista Chiara Chiriatti – si aprirà con i ballabili (eseguiti dall’Orchestra senza coreografie) tratti da “La Favorite” di Gaetano Donizetti (Bergamo, 29 novembre 1797 – Bergamo, 8 aprile 1848), grand opéra in quattro atti che debuttò il 2 dicembre 1840 a Parigi su libretto di Alphonse Royer e Gustave Vaëz e che solo di recente sta riacquistando una presenza costante nei principali cartelloni teatrali. La Favorite, infatti, dopo un inizio tormentato, probabilmente a causa di un testo eccessivamente e ostentatamente scabroso incentrato sulla denuncia delle ingerenze temporali della Chiesa, è stata troppo a lungo misconosciuta e bistrattata. La sua “riabilitazione”, però, sta lentamente riportando in auge anche l’esecuzione dei ballabili del secondo atto: quattro grandi quadri musicali (Introduzione alle Danze – Passo a tre – Passo a sei – Finale della Danza) che dipingono un affresco musicale ricco e articolato, con un’alternanza di elementi cantabili e atmosfere brillanti e vivaci. A seguire Gaîté Parisienne del compositore e violoncellista tedesco naturalizzato francese Jacques Offenbach (Colonia, 20 giugno 1819 – Parigi, 5 ottobre 1880) procede per quadri e ricrea le atmosfere della Belle Époque, periodo dorato nel quale Parigi era capitale assoluta e la frenesia spingeva le creatività impazienti del nuovo secolo in arrivo. Le invenzioni, le esposizioni universali, l’elettricità che si percepiva come adrenalina collettiva ed economica hanno anche generato la libertà dei costumi che la società più evoluta e libertina accoglieva non solo come svago, associando l’ammiccante sensualità all’evoluzione dell’uomo stesso. E facendo divenire la provocazione erotica simbolo del momento storico – ritratto abilmente da Toulouse-Lautrec – si generava l’emancipazione sociale della donna, l’apertura alle diversità delle classi sociali, l’integrazione con le comunità straniere e migranti accettate per fascino d’esotismo. Polke, mazurke, valzer e sfrenati Can Can per intrattenere nobili e borghesi, in una spensierata ed eccitante allegria parigina. In questa anteprima del nuovo spettacolo che debutterà a fine marzo, Franzutti genera la progressione coreografica rielaborando il genere inserendo citazioni dal cinema e dal cabaret, varietà in voga nel momento, e omaggiando il Maestro Lindsay Kemp con il quale ha collaborato per circa dieci anni.
I CONCERTI DEL CONSERVATORIO
Dopo il concerto inaugurale la rassegna “I concerti del Conservatorio” proseguirà martedì 4 aprile alle 20:30 nella Chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio con il Concerto di Pasqua su musiche di Giovanni Battista Pergolesi eseguite dall’Orchestra d’archi del Laboratorio di Musica da camera del Conservatorio diretta dal Maestro Francesco Muolo con le voci di Valentina Abbondanza (soprano) e Serena Scarinzi (mezzosoprano). Domenica 30 aprile alle 20:30 nell’Auditorium del Conservatorio si celebra la Giornata Internazionale del Jazz (International Jazz Day), istituita dall’UNESCO nel 2011, con un concerto a cura di docenti e studenti delle Scuole Jazz del Tito Schipa. Venerdì 5 maggio alle 20:30 (luogo ancora da definire) l’Orchestra di fiati del Conservatorio diretta dal Maestro Giovanni Pellegrini proporrà un ricco programma con musiche di Ennio Morricone, Giuseppe Verdi, Jacob de Haan, James Curnow, Dmitrij Dmitrievič Šostakovič. Venerdì 19 e Sabato 20 maggio il Cinelab Giuseppe Bertolucci, in collaborazione con Apulia Film Commission, accoglierà la terza edizione di Anamòrphosis, festival dell’audiovisivo sperimentale con la direzione artistica del LEM – Lecce Electronic Music del Conservatorio con la partecipazione di Alberto Novello, Alessandro Cipriani e Giulio Latini. Mercoledì 21 giugno alle 20:30, infine, nel Chiostro dei Teatini, in collaborazione con il Comune di Lecce, si celebra la Festa Europea della Musica con le studentesse e gli studenti di Esercitazioni orchestrali del Conservatorio diretti dal Maestro Michele Nitti con composizioni di Georg Friedrich Händel, Igor Stravinskij, Leonard Bernstein, Pyotr Ilyich Ciajkovskij.
IL CONSERVATORIO DI MUSICA “TITO SCHIPA” DI LECCE
Nato come Liceo Musicale Salentino con Statuto approvato con decreto del Prefetto di Lecce n. 24494 del 21 novembre 1933, con R.D. 12 ottobre 1939 n. 1993 (pubblicato sulla G.U. n. 11 del 15/01/1940) è pareggiato ai Conservatori di musica con decorrenza dal 16 ottobre 1939. Con legge 8 agosto 1977 n. 663 (pubblicata sul S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 241 del 05/09/1977) il Liceo Musicale Pareggiato “T. Schipa” è trasformato in Conservatorio di musica statale con decorrenza dal 1 ottobre 1970. In applicazione dell’art. 1 quinquies del decreto legge 31 gennaio 2005 n. 7, convertito con modificazioni, nella legge 31 marzo 2005 n. 43, l’Istituto Musicale Pareggiato di Ceglie Messapica (BR), viene accorpato, in qualità di Sezione staccata, al Conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce con decorrenza dall’a.a. 2005/2006. Il Conservatorio Tito Schipa di Lecce è uno dei principali istituti musicali del Sud Italia: circa 800 studenti e 130 insegnanti impegnati in tutte le tipologie della prassi e della teoria musicale. Direttore del Conservatorio è il M° Corrado De Bernart. Il Conservatorio di Lecce è intitolato a Tito Schipa, il celebre tenore di grazia che finanziò la fondazione dell’Istituto negli anni Trenta del secolo scorso. Il Conservatorio, per valorizzare i vari aspetti della tradizione vocale, organizza corsi specialistici per cantanti d’opera, per interpreti del repertorio rinascimentale e barocco, del canto moderno e jazz. Il Conservatorio annovera un’Orchestra Sinfonica e un’ Orchestra di Fiati e vari ensemble vocali e strumentali. Cultura barocca e tradizione bandistica caratterizzano il Salento e il Conservatorio cerca di potenziare e coltivare, con le sue risorse formative, queste importanti realtà. L’Orchestra di Fiati, è una delle punte d’eccellenza della formazione e della produzione musicale e discografica come i vari gruppi classici, del jazz e del pop-rock, che si producono in vari festivals in Italia e all’estero. L’offerta formativa comprende trentadue indirizzi, per il percorso Accademico di Primo e di Secondo Livello. Sono anche attivi Corsi di Formazione Pre-accademica e Corsi Propedeutici AFAM. Particolarmente innovativo è il corso di studi della Musica Elettronica. Molto attivo è il Progetto Erasmus con cui il Conservatorio si relaziona con numerosi paesi europei. Il Conservatorio dispone di una Biblioteca di 11.000 testi tra cui 500 manoscritti. L’Istituto ha una sezione staccata a Ceglie Messapica e, così il Conservatorio è una “rete” del far musica, profondamente radicata nella Regione. I Festival e le rassegne del Conservatorio sono al centro della vita artistica e sociale di una Regione, la Puglia, che ha fatto della promozione culturale e dell’accoglienza il suo impegno elettivo.