Le piste ciclabili, quando non rientrano organicamente in una precisa visione di città, possono costituire un serio problema ed essere controproducenti rispetto allo scopo che si prefiggono. Non mi stancherò mai di ripeterlo.
In piazzetta Verdi, il cordolo in cemento realizzato per la nuova pista ciclabile, in assenza di una ben visibile segnalazione, non solo rappresenta un grave pericolo per i pedoni, specie quelli più anziani, ma ha sottratto un’intera carreggiata ai veicoli in circolazione, ha eliminato tutti i posti auto per il parcheggio e ha rovinosamente impattato sull’economia dell’area interessata.
Durante il corso dell’odierna Commissione consigliare “Controllo” ho avuto modo di ascoltare di persona i commerciati della piazzetta. Uno di loro, in particolare, attraverso la sua esperienza mi ha reso un quadro generale sulla situazione: meno cinquecento euro giornalieri sull’incasso medio e il conseguente licenziamento di ben cinque dipendenti.
In totale, quindi, la pista ciclabile di piazzetta Verdi è costata alla città: un’intera carreggiata in pieno centro economico-commerciale; un numero imprecisato di posti auto; un rischio evidente per i pedoni e per gli automobilisti per via della carente segnalazione del cordolo e ben cinque posti di lavoro.