L’atmosfera di un Medioevo in festa nel cuore di Perugia
l’ingresso trionfale di Braccio Fortebracci in notturna, giochi medievali, corteo storico, artisti di strada e rievocatori di antichi mestieri, proiezioni, giochi di ruolo, musica medievale, conferenze, visite guidate teatralizzate e taverne aperte ogni sera. Tributo al Perugino nel cinquecentenario della sua morte
Pronti a fare un tuffo nella storia e immergersi nell’epoca a cavallo tra Medioevo e Rinascimento? Non servono congegni speciali o la macchina del tempo, basta riuscire a ritagliarsi qualche giorno libero da trascorrere a Perugia, nel secondo weekend di giugno, in un centro storico che diventa un palcoscenico d’eccezione capace di regalare atmosfere suggestive ai cittadini così come ai turisti e ai visitatori presenti. “Perugia 1416” è una rievocazione storica che vale da sola un viaggio e nel 2023 si svolgerà dall’8 all’11 giugno, nel 2024 dal 13 al 16 giugno.
Bandiere colorate e stendardi a finestre e balconi dei 5 Rioni cittadini, centinaia di figuranti in costume che passeggiano sul corso e tra i vicoli della città, atleti che dal venerdì alla domenica si fidano ai giochi medievali – Tiro con l’arco, Mossa alla torre, Corsa del drappo -, il suggestivo ingresso di Braccio Fortebracci in notturna il sabato e un sontuoso corteo storico con abiti d’epoca la domenica pomeriggio, che concorre, anch’esso, alla sfida per il Palio. E inoltre appuntamenti con la musica antica, una video installazione ad accesso gratuito nella città sotterranea che introduce al centro storico, artisti di strada e altre iniziative collaterali che animano l’acropoli perugina per un intero fine settimana. Invitante il programma gastronomico, tra ristoranti e taverne. Il tutto tra i monumenti e alcuni dei luoghi simbolo di Perugia come i sotterranei della Rocca Paolina e della Cattedrale di San Lorenzo, tra volte, logge e pozzi etruschi, la fontana Maggiore -la più bella fontana di piazza del XIII secolo!- i Nobili Collegi del Cambio e della Mercanzia, il palazzo dei Priori, la Galleria Nazionale dell’Umbria con “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo”, la magnifica mostra dedicata a Pietro Vannucci a 500 anni dalla morte, cui si associano altri eventi sul grande artista, tra cui la tavola rotonda su “99 anni dalla morte di Braccio Fortebracci alla morte del Perugino: cosa avviene a Perugia?” (il giovedì). Nel weekend sarà poi possibile partecipare alle visite teatralizzate ai luoghi più significativi del centro storico e a rappresentazioni teatrali itineranti tra i vicoli nei rioni. Su prenotazione, visita guidata alla mostra sul Perugino.
Una volta entrati nel centro storico, per tutta la durata dell’evento, in attesa della disputa del Palio 2023, sarà possibile incontrare anche ristoratori in costume d’epoca nei locali e nelle taverne, ove i menù sono a base di prodotti tipici locali; e ancora assaggiare i gelati dei cinque Rioni, con gusti e ingredienti selezionati e contraddistinti dai colori delle singole comunità rionali. Oppure noleggiare in albergo abiti del tempo per adulti e bambini (su prenotazione). E, perché no, accennare a passi di danza medievale mentre si vanno a visitare i banchi dei rievocatori di antichi mestieri, o quelli degli Editori presenti al mercato librario a tema medievale. E mostre fotografiche. E’ dedicato ai ragazzi e agli adulti il coinvolgente gioco di ruolo “Escape Castle” all’interno della Rocca Paolina, mentre visite guidate al centro storico suggeriranno scorci e monumenti di una Città tra le più belle d’Italia. E il sabato sera in Piazza, dopo l’ingresso di Braccio, il grande spettacolo in notturna. La domenica, dopo il Grande Corteo storico, l’ultima gara, la Corsa del Drappo, e la proclamazione del Rione vincitore.
Perugia1416 rievoca in particolare gli avvenimenti del 1416, quando il valoroso condottiero Braccio Fortebracci, vittorioso nella battaglia di Sant’Egidio, il 12 luglio rientrò nella sua città dopo lungo esilio, accolto dalla Reggenza che gli consegnò le chiavi della Città e tributò copiosi festeggiamenti. Braccio prese così il governo di Perugia, iniziando così la sua Signoria de facto che portò pace e buongoverno in una Perugia protagonista del suo sogno, breve e incompiuto, di un regno italico di cui sarebbe dovuta essere capitale…
L’evento coinvolge i cinque magnifici Rioni cittadini – Porta Sant’Angelo, Porta San Pietro, Porta Santa Susanna, Porta Eburnea, Porta Sole – ciascuno con il proprio colore e la propria effige. Protagonisti i Rionali di ogni età, bambini e ragazzi affascinati da dimostrazioni di vita medievale, storie e cantastorie, letture, laboratori, trampolieri e mangiafuoco, artigiani rievocatori dei mestieri del tempo che battono l’antica moneta perugina, forgiano armi, tessono e dimostrano, sfide a duello di scherma medievale e giochi storici, danze e canti, musici, sbandieratori, tamburini e arcieri: l’atmosfera di un Medioevo in festa!
Programma e approfondimenti: www.perugia1416.com
I NUMERI DELL’EVENTO 8 edizioni (di cui 2 solo parzialmente in presenza, causa restrizioni da pandemia) 5 Rioni, 3 sfide sportive, 1 spettacolare corteo storico – i 5 Rioni si sfidano in allegorie a tema, 700 e più figuranti alla sfilata del corteo storico, 1 gioco di ruolo “Escape Castle”, 10 ricette di piatti d’epoca perugini, 40 e più conferenze di approfondimento storico precedenti, 1 tavola rotonda
L’EVENTO, Perugia 1416 è una rievocazione storica ambientata tra Medioevo e Rinascimento – e in particolare legata agli avvenimenti del 1416 – che si svolge nel cuore del capoluogo umbro nel secondo weekend del mese di giugno. Tutto ruota intorno alla figura del valoroso condottiero Braccio Fortebracci che, dopo la vittoria della battaglia di Sant’Egidio, combattuta il 12 luglio 1416, ottenne le chiavi della città e il governo di Perugia, iniziando una Signoria de facto. L’evento coinvolge i cinque Magnifici Rioni cittadini: Porta Sant’Angelo, Porta San Pietro, Porta Santa Susanna, Porta Eburnea, Porta Sole.
La sfida tra Rioni per la vittoria del Palio si svolge in tre giornate mediante tre giochi medievali, vere e proprie gare atletiche (la Mossa alla torre, la Corsa del drappo e il Tiro con l’arco) e il grande corteo storico che vede i figuranti dei cinque Rioni e rappresentanze di altre Rievocazioni Storiche coeve sfilare per le vie principali del centro storico di Perugia, in un corteo ad alta spettacolarità così come l’ingresso di Braccio in notturna. Bizzarri e divertenti i bandi di sfida che i Rioni si lanciano il giovedì sera, quasi a mitigare l’emozione della rievocazione storica, nel corso di una festa campestre fuori le mura.
Conferenze storiche e altre interessanti iniziative vengono organizzate dall’associazione Perugia 1416 e dalle associazioni rionali nel corso dell’anno nel lungo percorso di avvicinamento che culmina con la manifestazione di giugno e prosegue nei mesi successivi. Perugia1416 è una Associazione di Promozione Sociale ed è socia fondatrice di AURS, Associazione delle Rievocazioni Storiche Umbre.
IL FATTO STORICO. La data 1416 si riferisce all’ingresso a Perugia del coraggioso capitano di ventura Braccio Fortebracci, in seguito alla storica battaglia di Sant’Egidio (12 luglio 1416), vinta grazie alle sue doti strategiche. Una pagina della storia significativa eppure poco approfondita e solo recentemente rivalorizzata – anche grazie a cicli di conferenze realizzate con il contributo di importanti studiosi del calibro di Franco Cardini, Claudio Finzi, Clara Cutini, Filippo Orsini, Tommaso di Carpegna, Maria Giuseppina Muzzarelli, Maria Grazia Nico Ottaviani, Stefania Zucchini e molti altri tra storici dell’arte, scienziati, filosofi, architetti, professionisti dei beni culturali che ne hanno presentato personaggio, contesto storico e aspetti della vita del tempo – che simbolicamente, a Perugia, segna il passaggio tra Medioevo e Rinascimento.
Braccio coltivava il sogno di un regno italico di cui Perugia sarebbe stata la capitale. Ciò non avvenne mai, nonostante i tanti territori conquistati lungo la Penisola, perché dopo otto anni Braccio morì nell’assedio dell’Aquila, ma durante la sua Signoria egli seppe ridare a Perugia pace e buongoverno e gettare, con il suo mecenatismo, quei semi che preludevano al Rinascimento.
LA RIEVOCAZIONE STORICA. I momenti salienti della rievocazione storica, con la consulenza artistica di Stefano Venarucci, sono rappresentati dall’ingresso in Perugia di Braccio Fortebracci vincitore (interpretato sempre con sentita partecipazione da Alexio Bachiorri), seguito dai suoi armati (della “Compagnia d’arme del Grifoncello”) e dalla rappresentanza della Città di Montone – culla anch’essa del grande Braccio -, e la consegna delle chiavi della Città da parte del Primo Priore della Reggenza comunale.
L’IDEA E GLI OBIETTIVI. “Perugia 1416” è nato nel 2016 in occasione del seicentenario da quell’avvenimento del 1416: un evento giovane dunque (8 anni nel 2023), ma che affonda le sue radici nel tempo (7 secoli fa). Triplice l’obiettivo dell’evento: sociale (in quanto elemento di forte coesione della comunità), culturale (in quanto promuove la conoscenza e lo studio della propria storia), economico (nella misura in cui diventa un laboratorio artigianale per la produzione di costumi, manufatti e altri materiali ed un elemento di grande attrazione turistica).
LE PRINCIPALI INIZIATIVE DI PERUGIA1416
Si svolgono nel centro storico tra corso Vannucci, piazza IV Novembre, via Baglioni, Piazza Matteotti, San Matteo degli Armeni fuori mura.
LE SFIDE SPORTIVE (tra venerdì e domenica pomeriggio)
- Il Tiro con l’arco storico nel giardino di San Matteo degli Armeni, la Mossa alla torre (con l’imponente “macchina” in ferro che definisce, nel suo spostamento, la squadra vincitrice di ogni round nel tiro alla fune in piazza Matteotti) e la Corsa del drappo in Corso Vannucci e intorno alla Fontana Maggiore sono le sfide sportive tra Rioni che tengono il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo istante, in un appassionante crescendo di forza, precisione e coraggio. I punteggi si sommeranno a quelli del Corteo storico per decretare il vincitore del Palio.
IL CORTEO STORICO – LA SFIDA DELLE ALLEGORIE (la domenica pomeriggio)
- L’evento più spettacolare e coinvolgente della manifestazione è il corteo storico, che nell’edizione post pandemia (2022) fu un unico corteo, senza distinzione tra i cinque Rioni, per favorire la coesione tra di essi; quest’anno torna l’identità rionale che lo ha sempre caratterizzato e che costituirà punteggio per l’assegnazione del Palio con allegorie a tema unico. Circa 700 figuranti sfileranno, infatti, con anche alcune delegazioni di Rievocazioni Storiche coeve, proprio per celebrare l’unità di intenti con le altre feste storiche umbre che caratterizza questa manifestazione in tutte le sue sfaccettature.
Il periodo storico di riferimento per gli abiti e la scenografia è compreso in un lasso di tempo di circa 50 anni intorno al 1416 cosicché gli occhi esperti dei giurati potranno apprezzare attinenza storica, interpretazione e scenografia.
MEDIOEVO DEI BAMBINI
- Un fantasioso mondo di dame e cavalieri, draghi e maghi hanno sempre affascinato i più piccoli nella festa medievale, che li apre anche alla storia della città in un percorso leggero e giocoso, ma istruttivo. Ed è così che anche i più piccini si ritrovano insieme tra fiabe, letture, tornei cavallereschi, dimostratori degli antichi mestieri, giochi e laboratori, artisti di strada, trampolieri e mangiafuoco. Per i più grandi poi c’è l’orgoglio di diventare provetti tamburini per il proprio Rione o apprendere l’arte di bandiera per diventare gli sbandieratori di Perugia1416.
IL CONCORSO DEL PALIO
- Il Palio, vinto dal Rione che avrà totalizzato il punteggio più alto, viene scelto ogni annotra gli elaborati preparati da studenti dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia in base al concorso lanciato dall’Associazione Perugia 1416. Un “palio d’ artista”, frutto della creatività di uno studente che, per poter partecipare, dovrà quindi approfondire i fondamentali del progetto. La diffusione della conoscenza della storia della città, dei suoi Rioni, dei valori della sfida sono infatti alla base del concorso che Perugia1416 lancia agli studenti. Tutti elementi costitutivi del concept che accompagnerà l’elaborato nel segno della sana sfida. L’insieme viene poi valutato da una commissione e il vincitore riceve da Perugia1416 un premio in denaro. Dal bozzetto, il palio viene poi riportato su stoffa.
Il Palio andrà al Rione vincitore insieme all’ambìto collare con la medaglia del Grifo Perugino fusa per Perugia1416 e passata di anno in anno al capitano del Rione vincitore, che ne rimane custode per un anno. Il palio resta invece al Rione che se lo è aggiudicato.
GLI EVENTI COLLATERALI 2023
- Nei giorni della manifestazione il centro storico di Perugia sarà animato da esibizioni, concerti, spettacoli e dal Distretto Artigiano Medioevale in piazza IV Novembre (sabato e domenica). Al suo interno sarà battuto in diretta il “grosso”,la moneta in argento di maggior valore a Perugia al tempo di Braccio. Oltre alla Zecca saranno presenti altri banchi di rievocatori, dal Fabbro ferraio alla bottega del restauro, all’orafo, allo Scriptorium, ai fabbricanti di strumenti musicali, tessitori ed altri. Il Distretto sarà occasione di visite guidate.
- Escape Castel, una versione di Escape Room ambientata all’interno della Rocca Paolina (sabato e domenica). Il Gioco di Ruolo: un modo diverso e coinvolgente per apprendere la storia del tempo di Braccio e visitare luoghi estremamente affascinanti.
- Tavola rotonda “99 anni dalla morte di Braccio Fortebracci alla morte del Perugino: cosa avviene a Perugia?”: un tributo al Perugino, nell’anno che celebra il cinquecentenario della morte, viene anche da Perugia1416 che, nel corso di una tavola rotonda nella Sala dei Notari, esplorerà l’evoluzione delle arti e della compagine storica nei novantanove anni trascorsi tra la morte del grande condottiero, signore de facto di Perugia, e quella del grande artista (giovedì pomeriggio). Nazionale dell’Umbria
- Mostra sul Perugino: visita guidata (a pagamento e su prenotazione per gruppi da 8-25 persone) offerta dalla Galleria Nazionale dell’Umbria
- Taverne: menù a base di prodotti tipi locali e tanta allegria nelle taverne dei Rioni, aperte per cena nel weekend (giovedì, venerdì, sabato, domenica)
- Menù medievale: durante i giorni della manifestazione, in diversi ristoranti del centro saranno serviti piatti della tradizione
- Festa campestre nel giardino di San Matteo degli Armeni, con esibizioni di danza medievale, rappresentazioni teatrali, e lancio dei bandi di sfida tra i Rioni e prima gara, il Tiro con l’arco storico (venerdì sera).
- Proiezione della Trilogia di docu-fiction “Braccio 3.0, vol. I, II e III” realizzata negli anni 2020, 2021 e 2023, espressione dello slogan #medievalWEB, in loop all’interno della Sala dei Notari durante i giorni del Palio.
- “Perugia Folgora” (tutti i giorni): è dedicata ai turisti e ai visitatori la video installazione immersiva situata stabilmente all’interno della Rocca Paolina (sala del Caminetto) che, all’ingresso del centro storico, introduce nelle atmosfere suggestive di Perugia1416. Un percorso scenografico della storia di Perugia nel cuore sotterraneo della città. Un volo sulle ali del Grifo nei cieli di una Perugia di epoche passate in un continuo gioco di sovrapposizioni tra realtà e fantasy. Il video trascina grandi e piccini in un appassionato omaggio alla storia e alle bellezze che hanno reso Perugia famosa nel mondo.
GLI EVENTI CHE PRECEDONO IL PALIO 2023
Ciclo di incontri “Aspettando Perugia 1416”:
- Il 22 marzo (ore 17,30 nella Sala della Vaccara): presentazione del libro “Il Medio Evo giorno per giorno” di Delfina Ducci
- Il 12 aprile (ore 17,30 nella Sala dei Notari): presentazione del libro “La Battaglia di sant’Egidio” di Maria Chiara Bisacci.
- Il 16 maggio (ore 17,30 nella sala dei Notari): conferenza del prof. Duccio Balestracci dell’Università di Siena intorno a Braccio Fortebracci.
Eventi preparatori:
- A maggio (data da confermare): svelatura del Palio d‘Artista 2023 e conferimento del premio allo studente vincitore, simbolicamente sotto le Logge di Braccio (piazza IV Novembre).
- A maggio (data da confermare): presentazione delle Prime Dame dei Cinque Rioni.
- Il 21 maggio a Perugia. “La contesa dei 3 archi”: Tornata Gare di Tiro all’Arco Storico in triangolazione con Gualdo e Todi (o Montone, da confermare)
- A maggio (data da confermare): trekking verso i luoghi del Perugino-Da Perugia a Fontignano, dove l’artista istituì la sua ultima bottega, morì e fu sepolto nella chiesa di santa Maria Annunziata.
GLI EVENTI CHE SEGUONO IL PALIO 2023
- Il 9 settembre a Fontignano (ore 18.00): Rievocazione storica “Al tempo di Petrus Perusinum Pictor“– Iniziativa in collaborazione con le Associazioni “I giochi de le porte a Gualdo Tadino” e Perugia1416 (Rione di Porta Eburnea) a cura della Pro Loco di Fontignano
- In settembre, data da confermare: trekking verso i luoghi del Perugino-Da Perugia a Cerqueto, dove l’artista dipinse un ciclo di affreschi, di cui restano oggi solo dei frammenti, tra cui spicca quello di San Sebastiano, affiancato da altri due santi frammentari, Rocco e Pietro, legati alla protezione dalle pestilenze. Anticamente era leggibile la firma e la data “PETRUS PERUSINUS P[INXIT] / A[NNO DOMINI] MCCCCLXXVIII”, il dipinto è riconducibile alla fine dell’epidemia del 1476.
- In novembre: gara di cortometraggi “Premio Marco Rufini”, terza edizione della sfida tra i cinque Rioni avviata nel 2021: nel 2021 fu vinta dal Magnifico Rione di Porta Santa Susanna, nel 2022 dal Magnifico Rione di Porta San Pietro. In palio un piatto di artigianato artistico raffigurante Braccio Fortebracci.
- In novembre, data confermare: convegno internazionale “Un signore in armi. Dai campi di battaglia alla corte: la figura di Braccio Fortebracci fra storia e letteratura”, nella Sala dei Notari.
- A ridosso del Natale: Concorso gastronomico, lanciato da Perugia 1416 in collaborazione con l’Università dei Sapori, per favorire la conoscenza di prodotti agroalimentari, in parte sconosciuti nel vecchio Continente fino alla fine del XV secolo, e di ricette e modi di preparazione e cottura dei cibi nel primo Quattrocento. Criteri fondamentali, non soltanto la rispondenza filologica ma anche la riproducibilità del prodotto. Una giuria di esperti proclama la ricetta vincitrice. In palio un piatto di artigianato artistico e un voucher per un corso gratuito all’Università dei Sapori.
I RIONI CITTADINI
Il territorio comunale di Perugia è suddiviso in 5 Rioni che prendono il nome dalle cinque porte principali della città e che si rifanno agli antichi territori rionali che, nel Medioevo, comprendevano oltre alla città cintata anche un vasto contado. Ciascun Rione è caratterizzato da uno dei cinque colori fondamentali, secondo le regole universali dell’araldica, e da una propria effige riportata nella divisa dei partecipanti ai giochi (https://www.perugia1416.com/rioni-2/).
- Rione Porta Eburnea: colore verde, effige dell’elefante turrito
- Rione Porta San Pietro: colore giallo, effige delle chiavi decussate
- Rione Porta Sant’Angelo: colore rosso, effige di ali e spada
- Rione Santa Susanna: colore blu, effige della catena
- Rione Porta Sole: colore bianco, effige del sole.
L’ALBO D’ORO
I vincitori del Palio nelle passate le edizioni:
2022, Magnifico Rione Porta Sant’Angelo
2021, Palio non giocato causa Covid, simbolicamente donato agli operatori economici del Centro Storico
2020, Palio non giocato causa Covid, simbolicamente donato alla città di Perugia
2019, Magnifico Rione Porta Santa Susanna
2018, Magnifico Rione Porta Sole
2017, Magnifico Rione Porta Santa Susanna
2016, Magnifico Rione Porta Santa Susanna
APPROFONDIMENTI STORICI
LE CONFERENZE
- “Aspettando Perugia 1416” è la denominazione dei cicli di conferenze organizzate per presentare sia il personaggio Braccio Fortebracci sia il contesto storico, simbolicamente indicato come passaggio tra Medioevo e Rinascimento, e molteplici aspetti della vita del tempo. Tutte le conferenze (oltre 40 solo nei primi tre anni) sono visibili sul canale Youtube di Perugia1416 (youtube.com/c/AssociazionePerugia1416).
Gli incontri sono realizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e con la presenza di studiosi italiani ed esteri e spaziano dalle testimonianze d’archivio alla storia dell’arte, dall’araldica all’ingegneria idraulica e all’architettura, dalla codificazione delle realtà sociali e della gastronomia alla botanica e alla costumistica oltre all’approfondimento delle Corporazioni delle Arti e dei Collegi medievali ancora attivi oggi a Perugia, del Cambio e della Mercanzia. Si aggiungono i temi su Braccio Fortebracci e la sua avventurosa vita di capitano di ventura e potente, parafrasando l’autore Marco Rufini, “Il quasi Re” di Perugia, personaggio di rilievo nelle biografie, oggetto a volte di discordi pareri, ma certamente grande e complesso uomo del suo tempo assai significativo nella storia di Perugia, mecenate di opere che ancora oggi portano il suo nome e che hanno qui gettato i semi di un Rinascimento.
LE TESTIMONIANZE STORICHE
- Nel 2022 è stato presentatoil “grosso”, la moneta in argento di maggior valore in quel periodo nel quale, a Perugia, non veniva ancora coniata moneta d’oro. (Coniato sin dal 1321, del peso di circa 1,68 grammi, presenta un’elegante lettera “P” a largo piede con un nodo al centro dell’asta ed un occhiello allargato che termina con una sorta di piccolo giglio, e presenta all’inizio e fine legenda due foglie palmate, forse due pampini di vite). Anche nel 2023 la moneta d’argento sarà battuta in diretta durante la manifestazione, nel contesto del distretto artigianale medievale che si arricchisce di nuovi banchi di dimostratori degli antichi mestieri, a scopo educativo sulla civiltà del lavoro dell’uomo.
- Sempre nel 2022 è stata presentata una pergamena, datata 17 luglio 1416, conservata nell’archivio di Stato di Perugia, parte delle Riformanze del Comune: delibera del Consiglio dei Priori e dei Camerlenghi delle Arti con la quale fu conferito mandato di spesa per accogliere Braccio Fortebracci in città dopo la sua vittoria nella battaglia di Sant’Egidio con festeggiamenti solenni, consoni all’importanza del personaggio, “nuovo signore di Perugia”.
CURIOSITA’: I COSTUMI E LA MODA DEL PRIMO 1400
La moda del quindicesimo secolo è in continuo divenire. Nei primi anni del ‘400 è ancora decisamente riconoscibile nei canoni tardo-gotici per poi evolvere nei caratteri distintivi della moda rinascimentale. Risaliamo ad essa dalla ricca iconografia del tempo, senza però dimenticare anche quelli che potevano essere i risvolti pratici. Per esempio, il costo delle vesti più ricche, in particolare quelle femminili, che venivano tramandate di madre in figlia. I traffici commerciali, le vie religiose, i matrimoni tra esponenti di dinastie di diverse casate se non addirittura diversi stati, ha portato ad una contaminazione progressiva di diversi stili. Per questo motivo, comprensibilmente, si tende a considerare, per i nostri fini, un lasso di tempo di 50 anni per giudicare l’attinenza filologica degli abiti. I tessuti più comunemente usati sono panni di lana, velluti, broccati e damaschi con specifici motivi tra cui: la pigna, il melograno e l’acanto. Non sono utilizzati invece i motivi floreali che avranno sviluppo solo nel settecento. I colori sono sgargianti e corrispondono ad un codice: il più usato a inizio ‘400 è il blu cielo.
L’abito femminile
La moda femminile nella prima metà del ‘400 risente ancora dell’influenza tardo gotica, quindi un modo di vestire molto slanciato e verticale come ci insegna l’architettura delle cattedrali gotiche caratterizzate da archi a sesto acuto, guglie e campanili altissimi.
Linea e cinture. Vesti amplissime con linee sciolte senza tagli in vita, ma segnate da cinture poste sotto al seno. Le dame spesso indossano la “giornea”, sopravveste aperta ai fianchi o chiusa con dei lacci. Sia il taglio alto della vita sia le allacciature regolabili sono fogge riconducibili al valore della maternità. Sia per i nobili che per i popolani era fondamentale una prole numerosa, nel primo caso per ragioni dinastiche, nel secondo per aumentare la forza lavoro. Pertanto, anche a causa dell’alta mortalità infantile, le donne in età fertile mettevano al mondo molti figli. La maternità era così importante e preziosa da influenzare la moda e gli stessi canoni della bellezza femminile.
Quindi l’abito che enfatizzava il ventre esaltava la figura femminile considerata più bella e importante nella sua funzione materna. Inoltre rispondeva anche a necessità pratiche: visto l’alto costo dei tessuti, i vestiti si dovevano infatti utilizzare durante e dopo la gravidanza. L’abbigliamento femminile si compone di vesti sovrapposte spesso dette vesti di sotto e vesti di sopra. Le scollature, modeste, sono quasi sempre tonde.
Lo strascico. Il ‘400 è rappresentato da una ricchezza dei costumi sia nella qualità di broccati, damaschi e sete, che anche dal grande impiego di tessuto: i vestiti si allungano moltissimo nello strascico tanto da arrivare a suscitare le leggi “suntuarie” che limitavano l’ostentazione del lusso e la quantità del tessuto degli abiti soprattutto negli strascichi.
Le maniche come ali. Maniche e contromaniche ad “ala”: le donne in questo periodo tendono ad assomigliare a degli uccelli richiamandone l’eleganza, infatti spesso queste contro maniche sono decorate con motivi che ricordano le piume dei volatili. Altro tipo di contro maniche sono dette “a gozzo” perché appunto ricordano la forma del gozzo di un uccello. Sotto le contro maniche sono le manichette strette aderenti aperte solo da “finestrelle” che lasciano intravedere la preziosa camicia, allacciate con nastri di seta rifinite da puntali dorati.
Le acconciature. Per le donne sposate la tipica acconciatura italiana è il “balzo”, una sorta di palla appuntata sulla nuca. Molto comune è anche la “sella” nome dovuto alla sua forma, e poi ancora veli e reti che contengono i capelli. Spesso troviamo le acconciature “alla di là” fatte a forma di corna che traggono ispirazione dalle regioni fiamminghe al di là delle Alpi.
A capo scoperto, o con leggeri ornamenti, andavano soltanto le bambine e le fanciulle non ancora sposate.
L’abito maschile
Gli uomini nello stesso periodo indossano “guarnacche”, “robe” e “roboni”; sotto il vestito portano le calze in lana o in tessuto ma sempre aderenti per esaltare le forme.
La tecnica dell’incannicciatura. Come per le donne le vesti sono slanciate, spesso non tagliate alla vita ma segnate da cinture, realizzate con la tecnica dell’incannucciatura: l’effetto è quello di “canne d’organo” e non quello della classica piega moderna. Sotto la veste si porta la camicia che si intravede dalle finestrelle delle maniche.
Maniche e copricapo. Anche le contro maniche si ripetono, “a gozzo” e “ad ala”. I copricapo maschili sono molteplici, ma il più classico è il “mazzocchio”, cioè un rullo imbottito con una foggia e un becchetto ricadente a lato.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
L’accordo stretto già nel 2018 con l’Associazione ESN Perugia (Erasmus Student Network) permette una partecipazione attiva degli studenti Erasmus presenti a Perugia, coinvolgendoli nella preparazione del Palio e nel Corteo Storico per far loro conoscere costumi e tradizioni della città. Un modo per far sentire i ragazzi veri cittadini di Perugia e diventare loro stessi divulgatori della manifestazione attraverso i propri contatti (nel 2018 ESN Perugia vinse il premio nazionale CULTURA ESN proprio per la partecipazione a Perugia1416).
Un “filo diretto” ci terrà collegati via WEB con le Città gemellate con Perugia – Aix en Provence, Postdam, Tubingen, Grand Rapids, Seattle.
PERUGIA 1416 Aps – Associazione di Promozione Sociale
L’Associazione “Perugia1416 passaggio tra Medioevo e Rinascimento”, più brevemente “Perugia1416”, è un’associazione senza fini di lucro creata nel marzo 2016 da ventidue soci fondatori: tra questi il Comune di Perugia, capofila, l’Università degli Studi di Perugia, l’Università per gli Stranieri di Perugia, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio per la Musica, l’Università dei Sapori, altre associazioni culturali e territoriali e alcuni privati. E’ gestita da un Consiglio Direttivo composto da un Presidente e 11 Consiglieri, in carica per 3 anni. Nel 2018 ne è stata riconosciuta dalla Regione Umbria la personalità giuridica e nel gennaio 2021 si è iscritta al registro regionale delle associazioni di promozione sociale (APS). L’Associazione persegue infatti, sin dal suo inizio, la promozione sociale e storico-culturale della comunità perugina verso il territorio di appartenenza, guardando anche alla internazionalizzazione dei luoghi e degli eventi e alla loro promozione in ambito nazionale ed europeo. Nella rivitalizzazione dei cinque Rioni cittadini, si propone il perseguimento di ogni iniziativa utile alla qualificazione culturale ed artistica della comunità della città di Perugia mediante l’ideazione, l’organizzazione e la gestione di rievocazioni commemorative di fatti, avvenimenti e periodi propri del patrimonio storico cittadino e la loro diffusione sul territorio nazionale e internazionale. In particolare, promuove e organizza con il Comune di Perugia, quale promotore, l’evento denominato “Perugia 1416”. Nel 2019 è stata tra i fondatori di AURS, l’Associazione che riunisce le Rievocazioni Storiche umbre. www.perugia1416.it