35 arresti per narcotraffico e riciclaggio
Smantellate due organizzazioni criminali legate alla Sacra Corona Unita: Sequestri di ingenti quantità di droga e beni illeciti. Coinvolti 210 agenti tra Polizia e Guardia di Finanza
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno eseguito un’operazione contro il narcotraffico nel capoluogo salentino e nei comuni limitrofi, portando all’arresto di 35 persone, di cui 33 in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Gli indagati sono accusati di appartenere a due distinte organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e altre attività illegali.
L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, con il supporto di circa 210 uomini, unità cinofile e un elicottero. Le indagini hanno rivelato una strutturazione capillare delle organizzazioni, con ruoli ben definiti tra i membri, accesso a strumenti tecnologici avanzati (come piattaforme criptate Encrochat e Sky ECC) e legami con trafficanti internazionali in Calabria, Spagna e Albania.
Le associazioni, guidate rispettivamente da P.A.M., G.S., C.G. e R.C., operavano principalmente nel basso Salento. I capi delle organizzazioni, anche durante periodi di detenzione o latitanza, hanno continuato a gestire le attività criminali attraverso una rete di intermediari. Le operazioni erano spesso accompagnate da atti di violenza, come l’uso di armi e ordigni esplosivi, per consolidare il controllo sul territorio e dirimere conflitti interni.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga:
- 7 agosto 2020: a Castro, 150 kg di marijuana e 25 kg di hashish provenienti dall’Albania.
- 10 giugno 2021: a Napoli, 45 kg di cocaina occultati in un autocarro modificato.
- 4 giugno 2021: a Lecce, 11 kg di eroina e una pistola nascosti in un’auto.
Le organizzazioni disponevano anche di veicoli modificati, depositi sicuri e enormi quantità di denaro in contanti.
Le organizzazioni hanno investito il denaro illecito in locali pubblici, ristoranti e cooperative, formalmente intestati a prestanome. Questi venivano usati per giustificare pagamenti di stipendi e acquisti di beni di lusso. Un commercialista coinvolto nella vicenda ha facilitato il trasferimento di denaro all’estero e la gestione delle finanze del gruppo, eludendo le normative antiriciclaggio.
Le organizzazioni hanno consolidato un’egemonia territoriale nel traffico di droga e un dominio economico attraverso l’acquisizione di attività commerciali. La loro operatività rappresenta un rischio per il tessuto sano dell’economia locale, con crescenti tentativi di infiltrazione nel settore imprenditoriale legale.
Le indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche, telematiche e video, oltre a pedinamenti e servizi di osservazione, sono il risultato di una stretta collaborazione tra la Procura della Repubblica di Lecce, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.
Le misure cautelari sono state emesse durante la fase preliminare delle indagini, e gli indagati sono considerati innocenti fino a eventuale condanna definitiva.