Al Parco archeologico di Muro Leccese vincono gli studenti di Cavallino
La Prima edizione delle Olimpiadi dei Messaggi sono state vinte dai ragazzi di Cavallino.
Ieri domenica 28 maggio a Muro Leccese è stata una mattinata intensa e ricca di emozioni dove si è svolta la prima edizione delle “Olimpiadi dei Messapi”. Il festival, dedicato agli antichi popoli della Messapia, che coinvolge sette comuni, della provincia di Lecce, che hanno scelto di promuovere la loro storia e il loro territorio, i siti e i parchi archeologici, attraverso la conoscenza della terra di origine e lo sport, coinvolgendo gli istituti comprensivi presenti sul territorio.
A sfidarsi saranno gli studenti dei comuni, che hanno aderito alla manifestazione, caratterizzati da un insediamento, sito o parco archeologico messapico: Muro Leccese, Alezio, Cavallino, Melendugno (Roca vecchia), Nardò (Li Schiavoni e Nardò), Poggiardo (Vaste) e Soleto.
La sfida finale delle Olimpiadi dei Messapi si è svolta nel parco archeologico Palombara di Muro Leccese, trasformato per l’occasione in un vero e proprio insediamento messapico con rievocatori in abiti storici. Circa venticinque figuranti dei “Cavalieri Terre Tarantine” ricreando la storia e l’atmosfera di un tempo, facendo rivivere i gesti, i rituali che caratterizzavano le città e gli abitanti dell’antica Messapia.
Un progetto che coinvolge 7 paesi, 252 atleti in 6 gare, proprio come negli antichi giochi olimpici, domenica 28 maggio a Muro Leccese, a sfidarsi sono stati i vincitori delle varie categorie. Ogni Istituto Comprensivo, infatti, rispettando la parità di genere, è rappresentato dallo stesso numero di alunni e alunne in ogni sport: tre nelle categorie individuali, quattro per la corsa a staffetta e cinque per il tiro alla fune, lancio del vortex (lancio del giavellotto) e triathlon (stadion, corsa ad ostacoli e lancio del vortex) le selezioni, svolte nei parchi ed insediamenti archeologici, sono realizzate in collaborazione con il Coni partner della manifestazione.
La classifica finale vede sul podio vincitore Cavallino che ha totalizzato ben 16 punti guadagnati sul campo con la corsa, il lancio del vortex e la staffetta, al secondo posto Rocavecchia del comune di Melendugno e al terzo posto con 7 punti a pari merito si sono classificati i comuni di Alezio, Muro Leccese, Nardò e Soleto.
«Le Olimpiadi dei Messapi –ha dichiarato il sindaco di Muro Leccese Antonio Lorenzo Donno– sono un’ottima opportunità per scoprire le proprie radici, conoscere la propria storia e di farlo attraverso lo sport. Nel corso di questi mesi gli studenti hanno visto gli archeologi esperti e i responsabili di Mollare mai e del Coni che hanno fatto conoscere la storia e la cultura dei Messapi e l’importanza dell’inclusività dello sport. E per noi sono state un’occasione straordinaria per far conoscere una parte del nostro patrimonio storico artistico».
La manifestazione riprende, in maniera ludica, le vicende degli antichi popoli della Messapia, regione storica che si estendeva da Egnazia, oggi nel territorio di Fasano, in provincia di Brindisi, fino alle coste più estreme della penisola salentina.
Le Olimpiadi nascono nell’antica Grecia già nell’VIII secolo a.C. e nel VI secolo a.C., periodo in cui ebbero la massima espansione, nella Puglia meridionale (nelle odierne province di Lecce e Brindisi e alla parte meridionale di quella tarantina) si svilupparono una serie di insediamenti che diedero vita alla Messapia. Si tratta di oltre 30 siti che vivono nell’arco di circa quattro secoli, prima della conquista romana del Salento.
Nasce da qui la volontà di far conoscere la storia dei Messapi e dei vari territori attraverso lo sport e di farlo interessando i piccoli di 9-10 anni, un’età sensibile e fondamentale che fa da traino per il presente ed il futuro della società.
In questi mesi le diverse classi, dei vari comuni, sono state coinvolte in incontri con esperti e archeologi per promuovere agli studenti la conoscenza del patrimonio culturale e la valorizzazione della storia, in particolare del periodo in cui i Messapi hanno popolato alcuni luoghi del Salento, con la promozione della consapevolezza del valore sociale dello sport, inclusivo e per tutti.
La sezione dedicata allo sport è stata seguita da Adriano Bolognese e Pierluigi Maggio dell’associazione Mollare Mai, i quali hanno parlato ai ragazzi dell’importanza dello sport per tutti e di riuscire a praticare attività sportiva anche se si è su una carrozzina o se si hanno delle disabilità. Della fatica, della difficoltà e dell’importanza di superare quella barriera fisica e mentale grazie allo sport e all’amore della famiglia. Fondamentale la scelta di parlare ai piccoli, che saranno gli uomini e le donne dirigenti e politici del futuro, di disabilità, di barriere architettoniche e mentali. Per tutti un’occasione nuova e straordinaria, soprattutto se a farlo è chi quei disagi li vive quotidianamente e in prima persona, e parla loro “dal basso”, seduto su una carrozzina, raccontando le difficoltà, ma anche la gioia di raggiungere un obiettivo e di superare i propri limiti. Tematiche in fondo uguali per tutti e che si vivono a qualsiasi età. Un’occasione per guardare al di là delle proprie difficoltà che rende più consapevoli, più forti e invita a guardare al mondo con più gioia e fiducia.
L’evento ideato da Francesco Meo, archeologo docente di UniSalento e direttore del museo diffuso di Borgo terra di Muro Leccese, è organizzato d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, con la collaborazione di tutti i comuni partecipanti, del Coni, dell’associazione Custodi@ A.P.S, Dell’A.S.D. Mollare Mai e grazie a Decathlon, sponsor principale, che ha sposato l’iniziativa ed ha il patrocinio di Pugliapromozione.