Innovazione dei processi produttivi dell’acquacoltura di precisione, arricchimento e miglioramento dei piani alimentari per i pesci di allevamento e nuove linee di produzione di materie prime seconde derivanti da scarti di lavorazione: lunedì 23 ottobre (dalle 10 alle 12) il Laboratorio Galilei dell’edificio Aldo Romano (Q – Incubatore di Business Innovation Leadership) del Complesso Ecotekne a Lecce ospiterà l’incontro di presentazione del progetto InAqua-2-O. Promosso dai Dipartimenti di Ingegneria dell’Innovazione (laboratori Urban Farming e Cyber Physical Systems) e Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (laboratori di Fisiologia e Microbiologia) dell’Università del Salento, il progetto è stato realizzato tra marzo 2022 e ottobre 2023 con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) e della Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale e ambientale – Programma FEAMP (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura – 2014|2020).
Grazie al coordinamento scientifico del professore Giuseppe Grassi (docente di Elettrotecnica del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento) e all’ampia collaborazione tra docenti e ricercatori dei vari dipartimenti coinvolti, InAqua-2-O si è concentrato su un sistema metodologico e tecnologico per la produzione assistita di specie acquatiche in ambiente controllato per accrescerne l’efficienza e la produttività, ridurne drasticamente l’impatto sull’ecosistema suolo-acqua-aria, sostenere i consumi alimentari domestici senza incidere sulle popolazioni ittiche naturali, incontrando la crescente attenzione delle famiglie italiane verso la qualità del cibo.
In particolare InAqua-2-O ha apportato grandi innovazioni sulla gestione automatizzata dell’impianto di produzione e il trattamento delle acque e dei reflui; sui processi di miglioramento quali-quantitativo dell’allevato, dalla larva al prodotto finale, finalizzati al potenziamento delle qualità organolettiche e funzionali della parte edibile (mediante piani alimentari che prevedono anche l’impiego di postbiotici); sulle tecnologie di produzione di biopolimeri naturali (collagene), destinati a settori più redditizi (come il medicale/biomedico), utilizzando gli scarti di produzione/lavorazione.
Le nuove conoscenze tecniche e scientifiche promosse dal progetto InAqua-2-O si propongono di risollevare le sorti del settore acquicolo pugliese, in crisi cronica per i tassi di crescita negativi e per la significativa e fiorente concorrenza delle produzioni straniere. Allo stesso tempo, il progetto interviene sulle problematiche di natura ambientale derivanti dall’uso non sostenibile degli impianti a terra, come l’allevamento intensivo di pesci carnivori che si nutrono di altri pesci (orate o spigole alimentate con farine e oli ottenuti da pescato) o lo scarico dei reflui (deiezioni, avanzi di alimenti, residui di farmaci), che può comportare anche gravi danni alle comunità bentoniche e nectoniche negli ecosistemi circostanti. Ciò in linea con gli obiettivi degli interventi previsti dall’art.47 del Reg. (UE) n.508/2014 e con le azioni del Piano Strategico dell’Acquacoltura 2014/2020, che intendono promuovere l’innovazione nel settore dell’acquacoltura al fine di favorire un uso sostenibile delle risorse in acquacoltura o facilitare l’applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibile.
Se è infatti vero che l’acquacoltura italiana in generale e pugliese in particolare possono e devono rispondere alla sfida di soddisfare la domanda domestica di prodotti ittici, occorre stabilire le condizioni per uno sviluppo sostenibile, in linea con la sempre maggiore sensibilità dei consumatori verso i temi della salvaguardia ambientale, della sanità e sicurezza alimentare. Il gruppo di ricerca dell’Università del Salento (in particolare dei dipartimenti di Ingegneria dell’Innovazione – DII e di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali – DiSTeBA), costituito da ingegneri gestionali, elettronici, informatici e dei materiali, economisti, biologi e biotecnologi con esperienze specifiche in microbiologia degli ambienti acquatici e fisiologia degli organismi in allevamento, ha già sviluppato tecnologie e metodologie innovative a supporto della crescita sostenibile nei settori marino, marittimo e dell’acquacultura e, grazie agli interventi previsti dal progetto, intende accrescerne il numero e le potenzialità a beneficio delle imprese acquicole pugliesi.
Per spiegare nei dettagli i risultati raggiunti e le ulteriori potenzialità di InAqua-2-O all’incontro si alterneranno con alcuni interventi specifici il professore Tiziano Verri e il dottor Alessandro Sicuro (“Definizione del piano alimentare: probiotici per arricchimento del mangime e distribuzione automatica” – Università del Salento), il dottor Licinio Corbari (“Acquacoltura sostenibile: messa a punto di nuovi sistemi a circuito chiuso per la produzione di prodotti ittici salubri e sicuri” – Università del Salento), l’ingegnere Gianluca Trullo (“Soluzioni per l’automazione del sistema di allevamento: sonde, telecamera e braccio automatico di distribuzione del mangime” – Università del Salento), la dottoressa Laura Pecoraro (“Il filetto funzionalizzato: quando la salute passa anche dalla tavola” – Università del Salento), la dottoressa Annalia Masi (“Valorizzazione dei prodotti di scarto dell’industria ittica: estrazione di collagene da pelle di Tilapia per applicazioni biomediche” – Università del Salento) e la dottoressa Federica Stella Blasi (“Contributo del progetto InAqua-2-O su efficienza e competitività delle aziende acquicole pugliesi” – Università LUM Giuseppe Degennaro). L’introduzione e le conclusioni saranno a cura del professore e responsabile scientifico Giuseppe Grassi.