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NOTTE VERDE, ELOGIO “SCOMODO” ALLA TERRA: SAWADOGO (BURKINA FASO) OSPITE D’ONORE

 

Un autentico elogio alla terra. Non romantico né retrò, bensì necessario, complesso, critico, “scomodo”: questa è la Notte Verde, che domani sera, 31 agosto, torna a Castiglione d’Otranto con la grande festa rurale che ogni anno conta migliaia di presenze (qui il programma completo Notte Verde: https://www.casadelleagriculturetulliaegino.com/post/notte-verde-xii-edizione-agriculture-utopie-e-comunit%C3%A0). L’ospite d’onore di questa dodicesima edizione arriva dal Burkina Faso: è Loukmane Sawadogo, presidente dell’associazione Arbres et Arbustes, figlio di Yacouba e suo erede spirituale. Quest’ultimo, ormai ultraottantenne, è l’agricoltore burkinabè conosciuto a livello mondiale come “l’uomo che ha fermato il deserto” piantando alberi. A lui nel 2018 è stato riconosciuto il premio “Right Livelihood Award”, noto come “Premio Nobel alternativo”, e nel 2020 gli è stato conferito quello di “Campioni della Terra”, il più alto riconoscimento ambientale delle Nazioni Unite.

Sul palco di piazza della Libertà, dopo i saluti introduttivi, alle ore 21, Sawadogo è il protagonista del dialogo “Non moriremo deserto. La resistenza dei popoli e le migrazioni climatiche”, in uno scambio di riflessioni con Virginia Meo, presidentessa Gus-Gruppo umana solidarietà.

Sullo stesso palco, alle ore 22, “Grano, guerra e pace”: Giammarco Sicuro, giornalista Rai e uno dei pochi ad aver vissuto da inviato entrambi i fronti, presenta il suo libro “Grano. Storie e persone da una guerra vicina”, incalzato dalla giornalista Valentina Murrieri.

Alle 23, “La grande corsa verso Lupionòpolis”, concerto live di Peppe Voltarelli: in questa che è l’unica tappa pugliese del suo nuovo tour, il cantautore calabrese, ex “Parto delle nuvole pesanti”, presenta il suo settimo album, raccolta di canzoni registrata a New York da Marc Urselli (tre Grammy Award e collaborazioni con Nick Cave e Lou Reed). Tutto intorno, c’è un intero paese vestito a festa e rigoglioso di contenuti a tema.

«La Notte Verde – spiegano da Casa delle Agriculture – negli anni ha visto irrobustire la sua autorevolezza perché non ha voluto cedere alle lusinghe di un sistema votato solo al profitto e ritinteggiato di “green”, sistema che pure ha tentato di infiltrarla e inquinarla. La Notte Verde avrà senso finché manterrà la sua capacità di non adeguarsi, di approfondire e far comprendere le dinamiche che legano tra loro clima-mercato-migrazioni-sfruttamento della terra e delle persone. E avrà credibilità se continuerà a tutelare il piccolo, il bello e il giusto che c’è sul nostro territorio, a metterlo in connessione con il resto del mondo, a dare centralità a persone e realtà collettive che tutelano la terra e operano sul margine, a prendersi cura delle fragilità attraverso l’inclusione».

La Notte Verde è a cura di Casa delle Agriculture Tullia e Gino Odv e Casa delle Agriculture coop. agricola, con il patrocinio del Comune di Andrano e con la collaborazione di Parco Otranto-S. M. Leuca, Gus-Gruppo Umana Solidarietà, Coop. Girolomoni, COSPE Onlus, Auser Ponte Andrano-Castiglione, Visible (Città dell’arte/ Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna) e tante altre realtà sociali. La dodicesima edizione rientra nei progetti “Confederacy of Villages“, sostenuto dal Creative Europe Culture Sub-programme “Support for European cooperation projects”, e “Parco Comune dei Frutti Minori”, vincitore dell’Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0 della Regione Puglia.

La geografia della festa

A Castiglione d’Otranto, il 31 agosto, anche le strade del paese cambiano nome, ospitando laboratori, mercatini, approfondimenti: diventano la via della biodiversità, dove grande attrattore è la mostra pomologica del Parco Otranto-Leuca; la via dell’agricoltura naturale; quella delle erbe, dei cereali, dei legumi, dell’ecoartigianato, dell’apicoltura, della conversione ecologica, della terra che gioca, la via dei gin, la corte del turismo sostenibile, i presidi del cibo.

Sulla strada “La terra che cura” (via Italia), dedicata alle esperienze sociali e di inclusione, alle 21 si tiene la presentazione di “MUM. Studiare e comunicare con il Motherly Universal Method”(Erickson, 2022), libro di Anna Petrachi utile a chiunque si trovi a supportare bambini e ragazzi con deficit nella capacità di astrazione, comunicazione, apprendimento. Nello stesso spazio, alle 22, L’oliveto circolare” – installazione a cura del Centro diurno di Campi Salentina nell’ambito del progetto “Coltiva te stesso” – è animato dalle letture a cura dell’attore Fabio Rubino. Lungo l’itinerario, si alternano poi spettacoli di musica e teatro: “Questo filo di pane tra miseria e fortuna”, con Gerardo Ferrara, direttore artistico di Buon Compleanno Faber, e il chitarrista Tonino Macis (Sardegna); “Unouno”, barbonaggio teatrale di e con Ippolito Chiarello; Pomo d’amore”, narrazione corale sul pomodoro con Ilaria Mancino, presso Casa De Matteis (via Italia); “Les Oiseaux de Passage”, viaggio musicale con Domenico Lapolla (violino), Emmanuel Ferrari (fisarmonica, voce), Giorgio Distante (tuba); “Decadent Dream” di Luigi Botrugno e Frank Bramato; P40, cantastorie e stornelli;  “A basso d’uomo”, dal funky al modern jazz al cantautorato italiano; Giuseppe Valente e Giuliano Serafino, cantautorato italiano.

Un’Ecofesta inclusiva: tutti i servizi e le aree parcheggio

Notte Verde è un evento “Ecofesta” a ridotto impatto ambientale. La festa è, inoltre, inclusiva e accessibile a persone con disabilità, anziani, neomamme e donne incinte: Casa delle Agriculture provvede all’abbattimento temporaneo delle barriere architettoniche presenti in paese, promuove il decalogo della “Notte Verde amica dell’autismo” e garantisce servizi dedicati (parcheggio riservato in zona Trice su prenotazione al 348/5649772; stanza nursery e fasciatoio; mappe accessibili; menù braille e servizio “zero coda” presso i ristoratori; menù per celiaci e intolleranti al lattosio; menù per vegetariani e vegani). È opportuno arrivare per tempo alla festa: tre grandi aree parcheggio sono dislocate presso la zona artigianale, per chi arriva da nord e da ovest; lungo la provinciale per Spongano, per chi giunge da est; lungo la provinciale per Depressa, per chi arriva da sud.

 

Arte pubblica e denuncia

Diversi e interessanti gli interventi artistici ospitati. Tra gli altri, “Capitalocene. Immagini dalla crisi climatica in Italia”, mostra fotografica diffusa di Michele Lapini, fotografo toscano che nel 2021 ha vinto la sezione “Gli ambienti del futuro” del concorso “Environmental Photographer of The Year”, presentato alla Cop26 di Glasgow.

Palazzo Bacile, riaperto dopo dieci anni, accoglie lavori quali “Il giardino delle erbacce”, mostra di Rocco Casaluci che ha reso le sterpaglie veri e propri ritratti umani; “Vinculum” di Luigi Coppola su tentativi di immaginario post-epidemico. Di quest’ultimo artista anche “Giardino Evolutivo” nella Cappella della Maddalena. In piazzetta Mameli, gli stendardi di resistenza dell’artista russo Nikolay Oleynikov. Nella Cappella dell’Annunziata, il viaggio fotografico sui dieci anni de La Scatola di Latta. Ulteriori artisti presenti: Stefano Ferrari, Diletta Fachechi, Alice Pietroforte, Stefania Rizzo, Teo Fotografo d’Arte.

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