Nasce la OP Mandorla di Toritto, Cia Puglia: “Mandorlicoltura all’avanguardia”
Nell’Organizzazione di Produttori le migliori realtà di Toritto, Bitonto, Terlizzi, Corato e Minervino Murge
Per le mandorle annata positiva, settore in crescita, in Puglia il 30% della produzione nazionale
TORITTO (Ba) – Con Toritto, Bitonto, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Corato e Minervino Murge, c’è il cuore della mandorlicoltura pugliese nella nuova “OP Mandorla di Toritto”. La nuova Organizzazione di Produttori è nata ed è stata ‘battezzata’ sulla scorta della strada tracciata e dell’esperienza vincente rappresentata in Italia e nel mondo dalla OP Oliveti Terra di Bari, una realtà ormai affermata anche sul proscenio dei mercati internazionali, grazie all’enorme lavoro intrapreso da Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, da sempre fautore dei processi aggregativi e di rafforzamento delle imprese agricole. Un ruolo fondamentale nella nascita della OP Mandorla di Toritto, inoltre, lo hanno avuto CIA Levante, declinazione territoriale dell’area che unisce Bari e Bat, e alcune delle migliori espressioni del sistema cooperativistico delle 6 città menzionate: “Il Contado” di Toritto, la cooperativa dei Produttori Olivicoli di Bitonto, l’Eurocoop di Ruvo di Puglia, “Agricoltura Progresso” di Terlizzi, Terra Majorum di Corato e De Deo di Minervino Murge.
UNIRE LE FORZE. “Ognuna di queste innovative realtà produttive e cooperativistiche”, spiega Sicolo, “rappresenta il percorso e la storia produttiva di un territorio, l’evoluzione e la lungimiranza imprenditoriale di chi ha capito che per salvaguardare la redditività, competere realmente sui mercati nazionali e internazionali, fare massa critica rispetto a mediatori, parte industriale e GDO, serve unire le forze: soltanto così si aumenta il potere contrattuale dei produttori e si hanno le risorse necessarie per continuare a fare reddito, sviluppo, occupazione”.
ECCELLENZA ASSOLUTA. La pensa esattamente allo stesso modo Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante: “Questa nuova OP è il frutto di un percorso che viene da lontano e che vuole arrivare lontano. Uno dei fattori che hanno accelerato il processo di costituzione è stato l’incontro che organizzammo a Toritto lo scorso 14 luglio. La OP Mandorla di Toritto, oggi, è una realtà. La mandorlicoltura è in forte crescita. In questo territorio si produce la Mandorla Filippo Cea, la più buona del mondo, la migliore per qualità organolettiche e proprietà nutritive, estremamente apprezzata sui mercati. La nuova Organizzazione di Produttori farà crescere il settore, sarà aperta a un ulteriore ampliamento della propria rete di aggregazione”.
IL CDA. Con la costituzione del nuovo soggetto, si è proceduto naturalmente alla designazione del Consiglio di Amministrazione: Bartolomeo Mario e Giovanni Bucci sono rispettivamente il presidente e il vicepresidente della OP; sono coadiuvati dai consiglieri Giuseppe De Noia, Giuseppe Siracusa, Valentina Sciascia, Leonardo Tatoli e Giuseppe Paduanelli; il Revisore Unico è Gioacchino Colasanto.
ANNATA POSITIVA. Alcuni mandorlicoltori l’hanno già iniziata, ma la raccolta delle mandorle entrerà nella sua fase più intensa dopo Ferragosto. Ci si aspetta un’annata positiva. La pioggia, che tanto male ha fatto ad altre colture, ha invece portato beneficio agli alberi di mandorlo che si presentano pieni, con frutti corposi e consistenti. Tra i frutti in guscio, la mandorla sta vivendo un grande rilancio per la sua duttilità: è un integratore naturale, i nutrizionisti ne consigliano un consumo quotidiano anche per gli atleti, rappresenta uno dei migliori elementi della dieta mediterranea e, al contempo, viene utilizzato nel settore dolciario, in quello delle farine e degli olii, ma non solo. Uno dei settori di utilizzo in espansione è quello della nutraceutica, con applicazioni sperimentali sempre più incoraggianti.
LE VARIETÁ. La diffusione della mandorlicoltura in Puglia ha portato alla coltivazione di diverse varietà tra cui: la Falsa Barese; la Filippo Cea, la Genco e la Tuono. I terreni pugliesi adibiti a questo tipo di coltivazione ammontano a circa 29 mila ettari, di cui circa il 60% tra le province di Bari e Bat. La mandorlicoltura pugliese rappresenta circa il 30% della produzione nazionale. L’eccezionale profilo organolettico e nutrizionale di questo alimento è stato comprovato da vari studi condotti dall’Istituto sperimentale agronomico di Bari, che hanno rilevato come le mandorle pugliesi contrastino l’aumento della concentrazione ematica del colesterolo e siano un potente antiossidante che ostacola l’invecchiamento.