IL PRESIDENTE EMILIANO ALLA RIAPERTURA DEL FARO-MUSEO DI SAN CATALDO A BARI: “LA REGIONE HA RECUPERATO E RESO FRUIBILE A TUTTI LO STRAORDINARIO PATRIMONIO DEI FARI PUGLIESI”
“La Regione si è fatta carico di recuperare e riutilizzare lo straordinario patrimonio dei fari pugliesi, la cui funzione nel tempo è stata insostituibile anche come elementi mitici della letteratura e delle storie dei marinai. Adesso li stiamo restituendo man mano alla fruizione pubblica.
Questo di San Cataldo a Bari è un faro di grandissima importanza: da qui Guglielmo Marconi effettuò i primi esperimenti di collegamenti radio tra le due sponde dell’Adriatico, una personalità straordinaria che oggi ricordiamo assieme alla città di Bari.
Ringrazio tutte le associazioni. La Regione ha voluto che questo restauro fosse un lavoro condiviso: il faro di San Cataldo ora è aperto al pubblico e ci si può trascorrere una giornata, ammirando anche il museo della radio. I fari pugliesi sono luoghi straordinari che non bisogna dimenticare”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano questa mattina alla cerimonia di apertura alle visite del faro San Cataldo a Bari col suo Museo del faro e della radio.
L’iniziativa rientra nell’ambito dell’Interreg Co.He.N. (Coastal Heritage Network, Interreg Grecia-Italia 2014-2020) promosso e finanziato dalla Regione Puglia che ha consentito di recuperare e mettere in rete tre fari e tre torri costiere: il faro Torre San Giovanni a Ugento, la torre San Felice a Vieste (già aperte e fruibili), la torre Pietra a Margherita di Savoia, la torre Calderina a Molfetta, il faro di Punta Palascia a Otranto e infine il faro San Cataldo a Bari con il suo Museo. Architetture marittime pugliesi che diventano hub culturali in stretta connessione non solo con i territori, ma anche tra loro, grazie ad una progettazione identitaria, curata da Asset, che fonde immagine coordinata, infografiche e nuove tecnologie multimediali per una narrazione innovativa e suggestiva.
“Un altro grande progetto regionale che trova compimento – ha aggiunto Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia – Si tratta di un grande progetto di arte contemporanea e museale, ma soprattutto di un grande progetto di collaborazione tra istituzioni statali e locali, Regione Puglia e territori, e con l’affidamento in gestione ai migliori privati che di mare, costa, fari e torri si occupano da sempre”.
“Partendo dagli studi sulla storia centenaria delle torri costiere curato dal Politecnico di Bari, per raccontare il rapporto col mare – ha commentato il direttore di Asset Elio Sannicandro – attraverso la storia dei fari e delle torri in connessione con la cultura dei singoli territori su cui si ergono, Asset ha lavorato su una progettazione identitaria comune, disegnando un itinerario turistico-culturale omogeneo. Dunque, un modello per un percorso museale diffuso e riconoscibile attraverso l’uso coerente di elementi grafici e di allestimento. Ciò utilizzando contenuti audio e video – anche nella lingua dei segni – attivabili tramite QR Code e, per gli apparati didascalici, formati di facile lettura con testi conformi alle linee guida Inclusion Europe. A cui si aggiungono la game app “Esploratori dei due mari”, pensata per i più piccoli e scaricabile gratuitamente, e il podcast “I mari segreti della Puglia” presente sulle principali piattaforme online”.
Il Museo del faro e della radio è gestito, in convenzione con il Comune di Bari, dall’associazione Vedetta sul Mediterraneo, presieduta da Nicolò Carnimeo, docente dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e scrittore, in collaborazione con l’associazione Mar di Levante e l’Associazione Radioamatori Italiani – ARI sezione di Bari; direttrice onoraria la giornalista e scrittrice Enrica Simonetti.
Alla cerimonia di presentazione sono interventi, tra gli altri, anche il sindaco di Bari Vito Leccese, l’assessora comunale alle Culture Paola Romano; per la Marina Militare il comandante di vascello Marina Sud Cosimo Viscardi, la comandante di Fregata MariFari Miriam Fucci e l’ammiraglio Vincenzo Leone, Direttore marittimo (Comandante regionale Guardia Costiera) Puglia e Basilicata; per l’Agenzia del Demanio Domenico Giordano; per la Fondazione Museo Pascali – che curerà cicli di opere d’arte contemporanee a tema – il direttore Giuseppe Teofilo.