Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani, ha presentato una mozione che solleva questioni cruciali riguardanti le sanzioni imposte dalla ASL per la mancata disdetta delle prenotazioni sanitarie. La mozione, volta a modificare la delibera regionale del 2010, propone di ridurre da 10 anni a sei mesi il periodo massimo di retroattività delle sanzioni e di annullare tutte le sanzioni relative a prenotazioni antecedenti a sei mesi dalla mancata disdetta.
Pagliaro sostiene che sebbene sia giusto responsabilizzare gli utenti e ridurre le liste d’attesa attraverso il pagamento delle sanzioni, il periodo di prescrizione attuale è eccessivamente lungo. In particolare, l’azienda sanitaria locale di Lecce viene criticata per l’invio di avvisi per prenotazioni non annullate fino a dieci anni prima, creando una situazione in cui è estremamente difficile per gli utenti dimostrare di aver effettivamente disdetto la prenotazione.
L’incongruenza tra la durata della conservazione del numero di disdetta (sei mesi) e il periodo di prescrizione delle sanzioni (dieci anni) viene sollevata come punto critico. Pagliaro evidenzia che se i cittadini non sono tenuti a conservare il numero di disdetta per più di sei mesi, allora le sanzioni per la mancata disdetta dovrebbero essere notificate entro questo stesso periodo, per consentire agli utenti di dimostrare di aver adempiuto all’obbligo.
La situazione è aggravata dal fatto che molti utenti potrebbero aver effettuato la disdetta di persona o per telefono, senza ricevere una ricevuta, rendendo difficile dimostrare l’avvenuta disdetta con documentazione. Di conseguenza, molti utenti finiscono per pagare per evitare ulteriori addebiti.
La mozione di Pagliaro propone anche campagne di informazione e sensibilizzazione per informare adeguatamente i cittadini sull’obbligo di disdire le prenotazioni entro 48 ore lavorative e sulle modalità per farlo correttamente.
Questa iniziativa arriva dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale Palese del 2022, che aveva assicurato che nessun pagamento sarebbe stato dovuto all’ASL Lecce per la mancata disdetta delle prenotazioni. Tuttavia, l’invio continuo di avvisi da parte dell’ASL Lecce ha reso necessaria un’azione legislativa per garantire una maggiore tutela agli utenti e una maggiore trasparenza nel processo di prenotazione e disdetta delle prestazioni sanitarie.