Il sindaco Adriana Poli Bortone è intervenuta alla quarta edizione del Meeting Difesa Donna
In un quadro sempre più inquietante di violenza, l’acquisizione degli strumenti di difesa personale possono contribuire alla crescita dell’autostima e della sicurezza, soprattutto quando queste riguardano le donne. Con questo spirito di partecipazione e apprezzamento, il sindaco Adriana Poli Bortone è intervenuta questa mattina alla quarta edizione del Meeting Difesa Donna, organizzato dalla Federazione italiana krav maga, con il patrocinio del Comune, della Provincia, della Presidenza della Regione e del Ministero della Difesa, che si è tenuto nel Palazzetto dello sport di piazza Palio. Presenti il coordinatore regionale della Fikm, Domenico Taddei; la giornalista Nadia Marra; le donne in divisa dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Marina, della Guardia costiera e dei Carabinieri; i rappresentanti di diverse associazioni e duecento studenti delle scuole superiori.
<Ringrazio tutti per questa iniziativa molto bella ed opportuna – ha detto il sindaco Poli Bortone in apertura – Ne condividiamo lo spirito e intendiamo coinvolgere tutte le scuole in analoghi progetti futuri. Non possiamo e non vogliamo più sentire tutti i giorni espressioni di un sentimento di violenza diffuso. Lo vogliamo combattere con la cultura ed anche, perchè no, con gli strumenti della difesa personale. Siamo molto grati a chi ha realizzato questa iniziativa. Nelle scuole ci sono tanti episodi di bullismo. Ma noi abbiamo grande fiducia nei giovani. Il mio messaggio ai ragazzi è quello di avere sempre rispetto di se stessi e degli altri. Sono loro i depositari dei valori per il futuro >.
Il maestro Taddei e gli altri istruttori hanno coinvolto fattivamente i giovani nelle dinamiche di auto protezione, con piccole applicazioni di difesa personale in situazioni di criticità. Poi hanno fatto dimostrazioni di livelli più avanzati di krav maga.
Vale la pena evidenziare che il krav maga è una disciplina di difesa-combattimento nata in Israele ed adottata dai servizi segreti del Mossad. Successivamente ha avuto grande diffusione anche in molti Paesi occidentali assumendo connotati volti soprattutto all’autodifesa. Una pratica, dunque, che si colloca a pieno titolo tra sport ed arti marziali e che è volta in particolare ad accrescere nei praticanti forza e fiducia in se stessi. Una pratica che non invita al conflitto ma che tende invece ad evitarlo ed a disinnescarlo attraverso tecniche ed allenamento mirati. Non a caso sono soprattutto le donne ad accostarsi oggi a questa modalità di autodifesa con importanti risultati in termini di sicurezza.
<Ringrazio tutti per questa iniziativa molto bella ed opportuna – ha detto il sindaco Poli Bortone in apertura – Ne condividiamo lo spirito e intendiamo coinvolgere tutte le scuole in analoghi progetti futuri. Non possiamo e non vogliamo più sentire tutti i giorni espressioni di un sentimento di violenza diffuso. Lo vogliamo combattere con la cultura ed anche, perchè no, con gli strumenti della difesa personale. Siamo molto grati a chi ha realizzato questa iniziativa. Nelle scuole ci sono tanti episodi di bullismo. Ma noi abbiamo grande fiducia nei giovani. Il mio messaggio ai ragazzi è quello di avere sempre rispetto di se stessi e degli altri. Sono loro i depositari dei valori per il futuro >.
Il maestro Taddei e gli altri istruttori hanno coinvolto fattivamente i giovani nelle dinamiche di auto protezione, con piccole applicazioni di difesa personale in situazioni di criticità. Poi hanno fatto dimostrazioni di livelli più avanzati di krav maga.
Vale la pena evidenziare che il krav maga è una disciplina di difesa-combattimento nata in Israele ed adottata dai servizi segreti del Mossad. Successivamente ha avuto grande diffusione anche in molti Paesi occidentali assumendo connotati volti soprattutto all’autodifesa. Una pratica, dunque, che si colloca a pieno titolo tra sport ed arti marziali e che è volta in particolare ad accrescere nei praticanti forza e fiducia in se stessi. Una pratica che non invita al conflitto ma che tende invece ad evitarlo ed a disinnescarlo attraverso tecniche ed allenamento mirati. Non a caso sono soprattutto le donne ad accostarsi oggi a questa modalità di autodifesa con importanti risultati in termini di sicurezza.