Lupiae, tensione in Commissione controllo

Lupiae, tensione in Commissione controllo

I sindacati parlano di demansionamenti, mobbing e minacce. L’amministratore non si presenta e nega

I recenti ordini di servizio della Lupiae, società multi servizi appartenente al Comune, hanno destato molta preoccupazione tra i sindacati. L’amministratore unico Dino Pagliaro ha ritenuto di non partecipare ritenendo legittimo ogni atto posto in essere e, quindi, puntualizzando di non dover dare spiegazioni, avendole già date al prefetto di Lecce. Inoltre, l’amministratore ha spiegato in una lettera indirizzata al presidente di Commissione che l’eventuale illegittimità degli ordini di servizio può essere accertata solo in sede giudiziaria. Ma Scorrano ha chiarito che è compito della Commissione il controllo politico di questi provvedimenti di “demansionamento”. “Alcuni lavoratori sono stati spostati il sabato in luoghi abbandonati e non idonei a fare le pulizie” – ha dichiarato Scorrano in apertura. La Commissione controllo di questa mattina era un tentativo di instaurare un confronto costruttivo con l’amministratore, ma lui non ha accettato l’invito. Consigliere Citraro ha chiesto come mai non siano stati invitati tutti i sindacati. Scorrano ha risposto che sono sempre stati invitati tutti, ma che non tutti si presentano. Il consigliere Gigi Valente ha difeso a spada tratta l’operato del suo compagno di partito, Dino Pagliaro, fino allo scontro verbale con sindacalisti e presidente di commissione. In aula si infiamma il dibattito quando i sindacati parlano di minacce di un lavoratore ad altri lavoratori: Valente si chiede perché nessuno a denunciato alla magistratura. Quando il presidente Scorrano cerca di riportare l’ordine in aula (perché il consigliere continuava a discutere con un sindacalista), l’atmosfera diventa ancora più incandescente. In chiusura Adriana Poli Bortone parla di vergognoso finale di commissione “con Valente che urla dopo aver chiesto agli altri di abbassare la voce”. “Come si fa a dirsi di sinistra e poi a trattare con tanta tanta arroganza i temi della dignità sul lavoro? – si interroga l’ex sindaca – Nella stessa azienda c’è chi ha dovuto rinunciare al 30% del suo stipendio e chi no”.

“Davvero un brutto spettacolo quello offerto oggi in commissione XI di controllo convocata sul delicato tema degli ordini di servizio impartiti ad alcuni dipendenti della Lupiae e della dignità del lavoro in generale – dichiara il presidente della Commissione controllo Gianpaolo Scorrano – Nonostante l’assenza dell’amministratore unico della società in house che ha fatto pervenire una missiva con cui ha motivato la propria indisponibilità a presenziare in commissione, i lavori si sono svolti ugualmente in un clima che definire acceso sarebbe un eufemismo.

Alle denunce, gravissime, da parte delle sigle sindacali presenti in Aula, circa presunti demansionamenti, mobbing e vere e proprie minacce, è seguita una replica tanto piccata quanto scomposta da parte del consigliere e collega di partito dell’amministratore unico che ha letto -testualmente- quanto veniva riferito da chi, invece, aveva inteso non presenziare.

Ma è quel che è successo al termine della commissione (a telecamere spente) che desta maggiore preoccupazione sul concetto di democrazia nella nostra città e che il sottoscritto non intende commentare, convinto che potrà essere accertata, questa si, nelle sedi competenti.

Solo una cosa appare, oramai, chiara a tutti: oltre alla pessima figura rimediata e all’ennesimo tentativo di boicottaggio della commissione XI di controllo, oggi il centrosinistra ha evidenziato tutto il proprio nervosismo circa un modo di gestire un’azienda, ma sarebbe più corretto dire la cosa pubblica in generale, assai lontano da quei valori della partecipazione e della trasparenza tanto sbandierati in questi anni e mai di fatto adottati.

La commissione XI di controllo tornerà a riunirsi sul tema martedì 6 febbraio alla presenza del sindaco e assessore alle società partecipate, una volta accertata la disponibilità dello stesso a partecipare”.