Un’operazione massiccia di controlli ha portato alla scoperta di numerose irregolarità in dodici attività di ristorazione nella provincia di Lecce, con sanzioni e ammende che superano i 100mila euro. I controlli, svolti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, dall’ITL e dai Militari dell’Arma territoriale, hanno interessato ristoranti situati nelle principali mete turistiche della zona, tra cui Gallipoli, Porto Cesareo, Otranto e lo stesso capoluogo, Lecce.
L’obiettivo delle ispezioni era verificare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro, tutela della salute e regolarità contrattuale dei dipendenti. Le violazioni riscontrate sono state molteplici, con ammende che hanno superato i 100mila euro, oltre a sanzioni amministrative per ulteriori 15mila euro. Le infrazioni più comuni riguardavano la mancata effettuazione delle visite mediche per accertare l’idoneità dei lavoratori e l’assenza delle condizioni igieniche minime nei locali.
In alcuni casi, è stato anche rilevato il superamento dell’orario lavorativo contrattualizzato e la mancata concessione dei giorni di riposo obbligatori per i dipendenti minorenni, in violazione della normativa vigente. Un’attività alberghiera è stata temporaneamente sospesa per la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, un obbligo fondamentale per la sicurezza sul lavoro.
In totale, sono state controllate 75 posizioni lavorative, molte delle quali sono risultate irregolari. Oltre alle sanzioni economiche, gli imprenditori coinvolti sono stati obbligati a regolarizzare le posizioni dei lavoratori, recuperando retribuzioni e contributi non versati.
L’operazione si inserisce in una più ampia campagna di controlli sul territorio, mirata a garantire il rispetto delle normative lavorative, soprattutto nei settori con maggiore afflusso di turisti e lavoratori stagionali.