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Lecce, Baroni: “Noi siamo vivi e lotteremo fino all’ultimo per il nostro traguardo”

Al termine della sfida tra Lecce e Spezia è intervenuto in sala stampa il tecnico dei giallorossi Marco Baroni.

 

Che sensazoni le lascia questo punto?
“Ho ringraziato la squadra, sono orgoglioso di questo gruppo. Sta lottando su ogni pallone, dopo dieci mesi siamo in piena corsa e con grande compattezza, con grande unità. Sono partite che non sono facili, sicuramente. Il punto ci fa muovere la classifica e ci permette di affrontare le ultime due con il piglio che c’è sempre stato. Ringrazio il gruppo, noi ci siamo e siamo vivi, lotteremo fino alla fine”.

Punto che vale più per voi?

“Siamo partiti un po’ contratti, ma chi è entrato l’ha fatto bene. Non avevamo molte soluzioni di ricambi in avanti, soprattutto con la squalifica di Banda e lo spostamento di Oudin a centrocampo. Ho tenuto in campo i ragazzi finché ho potuto, però la squadra ha fatto una partita matura e di grande tenuta fisica e mentale. Rischio di ripetermi, però è un percorso che va valorizzato: è una squadra nuova, una matricola, e se l’è giocata ovunque con senso di appartenenza e compattezza”.

Ha pesato l’assenza di Hjulmand?
“Morten per noi è importante, ci dà grande copertura e ci permette di uscire fuori con qualche calciatore in più. Abbiamo qualche ragazzo da aiutare, come Joan Gonzalez, che ha fatto un torneo pazzesco ed è normale ora sia un po’ così. La squadra però ha saputo reggere, a parte il brivido nel finale abbiamo rischiato poco, contro una formazione esperta come lo Spezia”.

Con Ceesay e Askildsen un altro passo. E poi ci aspettavamo Maleh…
“Avevo due mezze ali sinistre in campo, volevo un destro nella sua posizione e per questo motivo ho scelto Gonzalez e poi l’ho cambiato con Askildsen. Maleh nel riscaldamento ha accusato un problemino. Anche Oudin, Strefezza e Di Francesco sono arrivati stremati alla fine. Per quanto riguarda Colombo: a Roma aveva fatto bene, ci ha dato riferimento. Soffre un pochettino questo campo e deve crescere, ma fa parte del percorso. Sono contento anche di Askildsen, è entrato benissimo. Ultimamente era uscito fuori perché gli altri stavano facendo bene, ma sono felice di tutti”.

Falcone spesso al rinvio lungo: discorso personale o indicazione tattica?
“Io cerco di mettere tutti nelle condizioni. Sono qui da due anni, oggi c’era Nzola che era veemente nel pressing. Nel nostro 4-3-3 dico spesso agli esterni di non giocare sulla linea, ma di incrociare. Ho alleggerito in tutti i modi la squadra, oggi a me è piaciuta”.

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