Associazione Culturale L’EBANISTA
Un finale d’anno scoppiettante per l’Associazione Culturale L’EBANISTA che si è resa unica e vera protagonista e promotrice della lingua vernacolare di Trani, incoraggiando le persone a utilizzare nella vita quotidiana quella che ha definito la lingua del cuore, il Dialetto Tranese.
Nella magica serata del 27 rapiti, dalla suggestiva cassa armonica di piazza Scolanova e ieri sul vivace palco dei ragazzi di St Augustine in piazza Gradenigo, l’ormai geniale Giuseppe Curci ha pensato e condotto uno spettacolo che ha fatto innamorare il pubblico riuscendo a gestire con armonia l’esordio della dolce Rosalba Parente ed il romanticismo di Claudio Lomolino, con la simpatiche riflessioni di Sebastiano Monopoli sino ai versi evocativi in italiano dei paesaggi mozzafiato di Giuseppe ISIM Laurora. Tutto questo contornato dalla partecipazione straordinaria del prorompente Pino Fusco direttamente dal Mudù, passando dall’eleganza e dalla beltà dei versi vernacolari dell’emblematico Domenico Nenna e terminando con gli sketch poetico-cabarettistici di Francesco Pansitta nei panni di Nonno Ciccio.
Il messaggio lanciato durante gli spettacoli era ben chiaro: mostrare come il dialetto non sia un linguaggio difficile e staccato dalla vita reale, anzi al contrario ne è molto aderente perché racconta la Trani che fu’ e deve essere riproposto nella vita quotidiana, tramandando quelle tradizioni e quella tranesità che lentamente la globalizzazione ci sta portando via.