LE ASSENZE SONO ANCORA UNA ZAVORRA, NARDÒ KO ANCHE A RIETI

LE ASSENZE SONO ANCORA UNA ZAVORRA, NARDÒ KO ANCHE A RIETI

Le assenze sono ancora una zavorra per HDL Nardò Basket, che in sette uomini perde in casa di Real Sebastiani Rieti una partita combattuta con onore. Non è bastato il ritorno di Russ Smith, che ha allungato un po’ le rotazioni di Matteo Mecacci (senza Woodson, Giuri, Iannuzzi e con Nikolic in panchina solo per onor di firma) e che soprattutto ha fornito più consistenza in attacco. Non è bastata nemmeno l’ottima prova di Donadio, con 13 punti e contributi di personalità. Ma in queste condizioni è difficile fare meglio, peraltro in casa di una squadra terza in classifica e alla sesta vittoria consecutiva. Il Toro, tra le altre cose, ha pagato la fisicità dei laziali e la scarsa mira dall’arco, un 8/22 in una serata in cui l’avversario ha fatto 15/29.
Il primo quintetto neretino è obbligato: Zugno, Smith, Mouaha, Stewart jr. e Pagani. La squadra di casa (che non ha Harris e Spanghero, ma che recupera Lupusor) parte bene (9-0), come previsto. Tre minuti di pallacanestro fluida che sorprendono i granata, tanto che Mecacci è costretto a correre ai ripari con il primo time-out. Al ritorno in campo segnano subito Piunti e Pagani, poi anche Smith dall’arco. Il giocatore di New York ha bisogno di inserirsi nei meccanismi e nella chimica della sua squadra. Stewart jr. si accomoda in panchina con due falli, gli subentra Donadio. Entra anche Ebeling per Mouaha. I laziali, intanto, allungano (19-9), sfruttando diverse conclusioni a vuoto degli ospiti. Lupusor, che rientra dopo due mesi, si fa sentire in area, il Toro soffre su entrambi i fronti. Mouaha fa 2/2 dalla lunetta, Stewart jr. colpisce dal perimetro, alleggerendo un po’ il gap. In archivio i primi dieci minuti sul 23-14.
Al rientro segna Smith (canestro e libero), ma Piunti risponde subito con una bomba. Segnano anche Donadio, Viglianisi e Stewart jr. da lontano, Nardò prova ad accorciare (29-24). Il canestro di Mouaha stavolta induce coach Rossi alla pausa. Altri due colpacci consecutivi di un frizzante Smith riportano HDL a -1, ma Piccin e Viglianisi timbrano con due triple e restituiscono ossigeno alla Sebastiani (38-31). L’impressione adesso è che Nardò abbia accorciato il divario nel gioco e nella intensità. Anche se Rieti continua a tirare con successo dalla distanza lunga. Si va negli spogliatoi sul 46-41, nel secondo quarto meglio Nardò, che ringrazia Smith, con i suoi 18 punti (saranno 27 alla fine) e un impatto sulla A2 2024/2025 tutt’altro che trascurabile.
Gli amaranto-celeste ricominciano con un parziale di 7-0, ancora una volta HDL si fa trovare impreparata. È la fotocopia dell’inizio del match e di tanti altri momenti del Toro in questo campionato. Segnale tutt’altro che confortante. Donadio spezza la serie negativa, ma il solito Sarto fa cose egregie in attacco. Succede ogni volta che trova Nardò sulla sua strada. Il terzo quarto, comunque, continua ad essere il tallone d’Achille dei granata, che lasciano rapidamente campo e fiducia a Rieti. RSR allunga a +17, i granata si sbriciolano sotto i colpi di Monaldi, Sarto e Piunti. Il terzo atto si chiude 71-56.
Non ci sono segnali positivi in avvio di ultima frazione (per esempio, due infrazioni di passi sottraggono ai neretini le prime due offensive), i reatini possono anche pensare di amministrare senza affanni. Donadio li spaventa un po’ con una bomba, è l’inizio di una incoraggiante riscossa che produce un parziale ospite di 9 punti a 0 (73-65). Piccin, però, mette dentro una bomba molto preziosa. Nardò ci prova nella seconda metà del quarto, con buona volontà e con quello che resta nella riserva di energie di una squadra che ruota in sette. Piccin fa la cosa più utile di tutte, una difesa attenta ed efficace su Smith, che toglie a HDL la migliore opzione offensiva. Gli ultimi possessi non portano a nulla di rilevante, se non un allungo di Rieti che punisce forse esageratamente il Toro. Nel finale Mecacci manda in campo Kebe e Flores. Il bilancio finale è 87-74. La Sebastiani vendica così lo scivolone dell’andata.
Un altro viaggio a vuoto di HDL. Serve pazienza, serve saper aspettare tempi migliori. Serve anche tirare il fiato, per fortuna la prossima partita è il 26 febbraio, probabilmente Mecacci riavrà qualche uomo in più.