Valtur Brindisi fa suo il derby di ritorno (65-76), restituendo lo sgarbo dell’andata. È stata una partita combattutissima, sporca, con poca pallacanestro e tanti scontri fisici, alla fine l’ha spuntata la squadra con qualche tacca in più nel serbatoio della tecnica e del talento. HDL Nardò Basket è stata costretta a rincorrere per tutti i 40 minuti, ma oltre all’apporto consistente dei due americani è mancato il contorno degli altri in termini di punti e cose decisive. Per il Toro è una sconfitta dolorosa, che toglie un’altra giornata al calendario e alle possibilità di rimonta. Anche perché i risultati delle rivali sono tutt’altro che confortanti. Bella, bellissima, la cornice di pubblico. 2000 presenze per la festa più bella del basket di Puglia.
Zugno, Mouaha, Nikolic, Stewart jr. e Iannuzzi compongono il primo quintetto granata. L’avvio è brindisino, Ogden e Calzavara inaugurano le marcature (0-5). Zugno e Stewart jr. riportano sotto la squadra di casa, ma al tiro c’è qualche errore di troppo. Per questo Mecacci butta dentro Smith (per Nikolic, frenato da due falli), che si presenta prima con un canestro in penetrazione (e fallo subito), poi con una bomba centrale (10-11). Brindisi si fa sentire in area con muscoli e centimetri, lo sforzo in difesa di HDL libera dall’arco Brown, che non perdona. Entra Giuri per Zugno. Dalla panchina granata arriva la prima richiesta di time-out dopo un altro pallone strappato a rimbalzo da un ottimo Fantoma e trasformato nel canestro del +6 adriatico. Donadio prende il posto di Mouaha. Stewart jr. e Iannuzzi fanno 16-16, momento positivo del Toro che capitalizza ben tre offensive a vuoto degli ospiti. Sulla sirena Smith infila una bomba tirando da un altro sistema solare, ma la terna arbitrale dice no. Canestro non valido e finale di tempo sul 18-20.
Dopo un avvio timido, però, adesso HDL gioca alla pari dell’avversario, privo di De Vico e Vildera e ora anche di Laquintana (il giocatore si accomoda in panchina e non rientrerà più). Marco Giuri, ex di turno e brindisino, non si scompone dalla lunetta e fa 20-20, poi Smith in contropiede deposita nel retino altri due punti preziosi. C’è equilibrio e c’è tensione da vendere. A metà tempo, però, il Toro fa uno scatto con i canestri di Mouaha e Stewart jr. (29-24), stavolta è Bucci è fermare il gioco. Al rientro ancora Stewart jr. fa centro dall’arco, poi si sveglia Valtur che ricuce quasi tutto lo svantaggio (32-31). È una partita adesso molto bella, a prescindere dal lato dal quale la si guarda. Il bilancio all’intervallo è 34-35.
Arletti, con una tripla, apre le danze nel terzo quarto. Iannuzzi, comodo, da sotto, risponde subito. Ma l’uscita dai blocchi è tutta biancoazzurra (36-43), senza Smith il Toro è spuntato in attacco. Mecacci corre subito ai ripari inserendo il numero 2 di New York e poco dopo anche Giuri. L’americano ringrazia e segna subito sette punti. Brindisi ha qualità e comanda costantemente nel punteggio, ma non riesce a mettere un divario consistente tra sé e l’avversario (45-50). Giuri dall’angolo mette una tripla molto pesante, ma Fantoma risponde subito dall’area. Poi anche Calzavara in penetrazione sorprendendo la difesa di casa. Dall’altra parte segna solo Smith, l’uomo della Provvidenza di HDL. Il terzo atto del match va in archivio sul 52-58.
Serve uno scatto d’orgoglio, serve escogitare qualcosa per cambiare il verso alla sfida. Mecacci presenta un quintetto senza lunghi. Il Toro prova a ripetizione, ma Valtur sembra tenere. Qualche fischio arbitrale fa arrabbiare i granata, che restano a galla con i colpi dei due americani (58-62). Il Pala San Giuseppe è una bolgia, in campo si sgomita, non è una pallacanestro da antologia. Serve sempre il carisma e il talento cristallino di Smith per accorciare le distanze nel punteggio, lo statunitense si mette letteralmente la squadra sulle spalle (alla fine i suoi punti saranno 29). Nardò fallisce il possesso del pareggio sul 60-63, sono treni che passano e su cui bisogna salire. Brindisi sembra avere più energia in un finale che è un massacro emotivo. Iannuzzi dalla lunetta fa -2, ma manca sempre l’ultimo passo. A 1′ 52″ dalla sirena Ogden trasforma la tripla del 64-70. È il momento decisivo della partita. Valtur mette in cassaforte punteggio e partita, Nardò finisce la benzina. Il punteggio finale è 65-76, il contorno sono i cori e la festa del popolo brindisino.
È stato un derby combattutissimo, con un esito infelice per Nardò.
(in allegato alcune foto e a questo link https://we.tl/t- SGZp5ittj8 gli highlights del match_credits Andrea Cecere)