Il Salento si conferma terra di cinema e stavolta lo fa attraverso il talento di due donne e un cast tutto salentino, per raccontare le maglie strette della società in cui spesso a rimanere intrappolati sono i più fragili. Il film è promosso da Frida aps
La pellicola nasce da un’idea di Agnese Perrone e Annaelena Rispoli, entrambe produttrici del film, la regia e la sceneggiatura sono di Annaelena Rispoli. Ne “La Gabbia” la bellezza degli scenari si mescola a storie forti, la Rispoli infatti sin dal suo esordio ha puntato a temi sociali di spessore. Quella raccontata è una storia ambientata nel 1978 quando un gruppo di giovani borghesi decide di documentare il degrado delle periferie addentrandosi in vecchi e pericolosi quartieri, mentre delle studentesse si riuniscono a casa di una professoressa, Camilla per degli incontri culturali. Da queste premesse si dipanano le storie dei personaggi caratterizzati da una forte nota introspettiva che fanno luce su aspetti e interrogativi da cui lo spettatore non può esimersi. Possiamo percepire le scelte messe sul tavolo dei protagonisti come la rappresentazione delle reazioni che si possono avere a un evento traumatico.
“Il messaggio che si intende veicolare con questo lungometraggio – Agnese Perrone– è che spesso la società ci impone e ci relega in una vita che in realtà non abbiamo scelto, o che non amiamo. Proprio quelle scelte sbagliate portano le persone ad essere infelici, a sentirsi in gabbia. Da qui l’invito a uscire dalle periferie della psiche in cui ci troviamo, per ricostruire le nostre esistenze. Ma i temi trattati coinvolgono anche la parità genere, le diversità, le conquiste sociali, che rappresentano un percorso sempre pieno di punti ciechi”
Il cast è volutamente tutto leccese: Marianna Compagnone, Denise Cimino, Simone Miglietta, Stefano Mazzotta. Intorno a questo quattro personaggi ruotano altri nomi di attori già noti sul territorio come Nik Manzi, Debora Sanapo, Beppe Fusillo, Vanessa Pereo, la stessa Perrone.
“La Gabbia” è l’ennesima conferma di come l’arte e la cultura italiana e salentina in particolare, abbiano ancora tanto da offrire.
M.Maddalena Bitonti – ufficio stampa
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TRAMA. È una storia ambientata Nel 1978, un gruppo di giovani borghesi decide di documentare il degrado delle periferie addentrandosi in vecchi e pericolosi quartieri, mentre un gruppo di studentesse si riunisce a casa di una professoressa Camilla per degli incontri culturali. Qui nasce un tenero amore tra due amiche Aida e Valentina, la prima fidanzata con Fabio. Dopo una manifestazione in difesa dei diritti delle donne Aida improvvisamente scompare, lasciando tutti nello sconcerto. Dopo alcuni anni viene ritrovata in un quartiere popolare della citta’, proprio da Fabio. Tra l’oscillare del tempo presente e passato si scoprira’ il motivo per il quale la ricca Aida e’ scomparsa. Esasperata dai continui litigi tra i genitori e dopo aver scoperto il tradimento di Valentina proprio con il suo fidanzato Aida decide di fuggire lontano. Incantata dal primo sconosciuto incontrato sul suo cammino si ritrovera’ rinchiusa a vivere con un uomo alcolizzato e violento. Intorno alla loro storia circolano diversi personaggi, tutti rinchiusi nelle loro gabbie, chi per scelta e chi no.“
Annaelena Rispoli è una regista esordiente, ma il suo talento le ha permesso di ottenere diversi riconoscimenti a livello mondiale con i suoi precedenti cortometraggi, tra cui Florence Film Awards, Casablanca Film Factory Awards, Best short film Paris Awards, Hollywood cinema Beatz miglior short film ecc. Agnese Perrone attrice e regista teatrale, neglia anni le vengono riconosciuti diversi Premi tra cui Premio Ubaldo Lay per la letteratura, cinema e teatro, Premio Laoconte x l’ impegno artistico profuso sul territorio, premio Cesira Doria Ferrari, decide di promuovere questo film perché da anni molto attenta alle tematiche sociali.
FRIDA APS: L’Associazione FRIDA APS nasce nel marzo 2024 con l’obiettivo di realizzare e promuovere attività culturali, teatrali, cinematografiche, musicali finalizzate alla conoscenza ed alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, della conoscenza e promozione di eventi a sfondo sociale, curando anche attività didattiche, laboratoriali sul territorio rivolte a molteplici categorie di utenti: specialisti del settore, aziende, famiglie, giovani, scuole, anziani, donne.