Un Nobel al servizio dell’umanità Karikò e Weissman: un Nobel al servizio dell’umanità
Quando nel 1895 Alfred Nobel decise di istituire quello che ai nostri giorni è il più prestigioso riconoscimento scientifico indicò che i premi annuali sarebbero stati assegnati a coloro che avevano reso i “maggiori servizi all’umanità”. Nella maggior parte dei casi tra l’acquisizione di nuove conoscenze e la verifica del “servizio all’umanità” passano molti anni, durante i quali solo gli specialisti dello specifico settore sono in grado di conoscere e apprezzare l’importanza delle nuove acquisizioni e al pubblico generale va invece spiegato il motivo dell’assegnazione. Ma quest’anno, quando è stato annunciato che l’assegnazione è stata fatta alla biochimica Katalin Karikó e all’immunologo Drew Weissman per il contributo alla messa a punto dei vaccini a RNA messaggero (mRNA) contro Covid-19, non è stato necessario spiegare quale fosse il “servizio all’umanità” di cui tutti noi abbiamo goduto nell’ultimo paio di anni. Stefania Salmaso racconta la faticosa strada che ha portato alla messa a punto di un vaccino che si è rivelato essenziale. Oltre che la qualità della ricerca scientifica dei due scienziati, il Nobel premia anche la loro tenacia, nonostante posizioni lavorative precarie e scarsi finanziamenti. Ma soprattutto premia la capacità di arrivare ad un prodotto utilizzabile su larga scala, che effettivamente ha cambiato l’impatto della pandemia da Covid-19.
Quando nel 1895 Alfred Nobel decise di istituire quello che ai nostri giorni è il più prestigioso riconoscimento scientifico indicò che i premi annuali sarebbero stati assegnati a coloro che avevano reso i “maggiori servizi all’umanità”. Nella maggior parte dei casi tra l’acquisizione di nuove conoscenze e la verifica del “servizio all’umanità” passano molti anni, durante i quali solo gli specialisti dello specifico settore sono in grado di conoscere e apprezzare l’importanza delle nuove acquisizioni e al pubblico generale va invece spiegato il motivo dell’assegnazione. Ma quest’anno, quando è stato annunciato che l’assegnazione è stata fatta alla biochimica Katalin Karikó e all’immunologo Drew Weissman per il contributo alla messa a punto dei vaccini a RNA messaggero (mRNA) contro Covid-19, non è stato necessario spiegare quale fosse il “servizio all’umanità” di cui tutti noi abbiamo goduto nell’ultimo paio di anni. Stefania Salmaso racconta la faticosa strada che ha portato alla messa a punto di un vaccino che si è rivelato essenziale. Oltre che la qualità della ricerca scientifica dei due scienziati, il Nobel premia anche la loro tenacia, nonostante posizioni lavorative precarie e scarsi finanziamenti. Ma soprattutto premia la capacità di arrivare ad un prodotto utilizzabile su larga scala, che effettivamente ha cambiato l’impatto della pandemia da Covid-19. La ricerca clinica è sempre più dominata dall’industria farmaceutica, mentre il settore no profit è in drammatica ritirata. Dal Manifesto per la Ricerca Clinica promosso dalla FADOI, società scientifica di Medicina interna, emergono dati preoccupanti: la ricerca clinica no profit in Italia si è ridotta del 50% negli ultimi cinque anni e il 90% degli investimenti in questo campo sono di provenienza privata. Natalia Milazzo ha intervistato su questo argomento Silvio Garattini, che rilancia l’allarme sulla grave carenza di fondi pubblici, che azzoppa la ricerca sui farmaci, lasciando scoperti aspetti cruciali che il mondo industriale non ha alcun interesse a investigare: il confronto tra farmaci prescritti per le stesse indicazioni, la eccessiva prescrizione di medicinali negli anziani, la scarsa consapevolezza sulle differenze di genere nelle cure.
Replace, Reduce, Refine: sono le 3R che guidano la sperimentazione animale, indicando una rotta da seguire, quando possibile, per cercare di rimpiazzare gli animali con altri modelli sperimentali; quando tuttavia questo non è ritenuto possibile è necessario ridurre al minimo il numero di individui impiegati e rifinire le procedure in modo da minimizzare stress e sofferenze, garantendo il massimo benessere psicofisico possibile. Su Research4life la presentazione del corso su questi temi, rivolto a chi lavora con modelli animali, da parte del suo organizzatore Luigi Sironi, professore del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Milano. Segnalazioni e appuntamenti
|
![]() Sabato 7 e domenica 8 ottobre al Castello sforzesco di Milano si tiene il Wired Next Fest. L’edizione 2023 vuole celebrare il rapporto tra i territori e l’innovazione, raccontare cioè la capacità del nostro paese di coniugare creatività e cultura, cambiamento e tradizione. In particolare domenica 8 ottobre alle 10.50 in sala Bertarelli Eva Benelli parteciperà con Maurizio Bonati e i Papà per Scelta al talk Ultime notizie dalla famiglia. Martedì 10 e mercoledì 11 ottobre all’Accademia dei Lincei in Roma si terrà l’evento internazionale Mindful Connections – Social Interactions, Emotional Processing, and Inference in the Brain, organizzato da Maria Concetta Morrone, Davide Orsenigo e Marco Tamietto. Qui maggiori info e il modulo per registrarsi. Dal 13 al 15 ottobre torna a Ferrara il Cicap Fest Facciamo la nostra parte, che invita a riscoprire tre valori cardine per il progresso scientifico, civile e politico: responsabilità, trasparenza, fatti. In particolare sabato 14 ottobre alle h.14.30 a Palazzo Santo Stefano Eva Benelli di Zadig e Maurizio Bonati del Mario Negri parleranno di fecondazione assistita, maternità surrogata e famiglie omogenitoriali, con la moderazione di Claudia Di Giorgio. Abbiamo ricordato tra gli appuntamenti l’incontro al Museo nazionale Leonardo da Vinci di Milano La scienza si racconta e il Cicap Fest Facciamo la nostra parte. Noi facciamo la nostra parte, segnalando, raccontando, informando, partecipando. E anche dando la parola agli scienziati indipendenti, come Silvio Garattini, che in questo numero interviene per denunciare il preoccupante crollo della ricerca clinica no profit evidenziato dal Manifesto della Fadoi. Per fare sempre meglio il nostro lavoro abbiamo bisogno della tua partecipazione, dei tuoi consigli e se puoi anche di un aiuto concreto. Scrivici a info@scienzainrete.it e contribuisci con una libera donazione. Grazie per la tua attenzione! |