Giovedì 6 luglio si parte dunque alle 20 con Il paese dei ciucci, comizi finali del laboratorio teatrale condotto dall’attore, autore e regista Riccardo Lanzarone. Alle 20:30 la giornalista d’inchiesta freelance Floriana Bulfon, dialogando con Gabriele De Giorgi, presenterà Macro mafia: La nuova mafia internazionale che sta conquistando il mondo (Bur Rizzoli). Chi sono i nuovi boss che stanno rivoluzionando la criminalità internazionale? E quali sono i clan che dominano il mercato mondiale della droga, da Napoli ad Amsterdam? Un’inchiesta in presa diretta che conduce al cuore del nuovo super cartello criminale, una “caccia ai boss” che apre uno squarcio inedito sul vero volto della mafia contemporanea. Alle 21:30 il fondatore di YouTrend, giornalista, esperto di opinione pubblica e comunicazione politica Lorenzo Pregliasco parlerà del suo nuovo libro “Il paese che siamo. L’Italia dalla prima Repubblica alla politica on demand” (Mondadori) con Marco Damilano, ideatore e conduttore de Il cavallo e la torre su Rai 3, collaboratore del quotidiano Domani e ospite fisso della manifestazione. Dalla nascita della Repubblica all’avvento dell’Antipolitica, passando per il boom economico, gli anni di piombo e Tangentopoli, l’autore indaga cosa è cambiato – e cosa no – nella sensibilità e nelle opinioni degli italiani e come siamo passati dall’adesione totale ai partiti di massa all’odierna «politica on demand». Un racconto coinvolgente e ricco di spunti di riflessione, che ci mostra come siamo diventati il paese che siamo.
Venerdì 7 luglio alle 20 primo incontro con “Leader per forza. Storie di leadership che attraversano i deserti” di Antonio Funiciello (Rizzoli). Professionista con una lunga esperienza nel campo della comunicazione e delle relazioni esterne, già capo degli staff dei presidenti del Consiglio Mario Draghi e Paolo Gentiloni, si confronterà con il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. Un’analisi che non rincorre alcun mito del leader forte, ma che dichiara l’assoluta necessità della leadership per affrontare le sfide attuali. Per tracciare una sorta di ritratto del leader assente, Funiciello prende in esame tre coppie di politici del passato: Golda Meir e Harry Truman, Cavour e Lincoln, Nelson Mandela e Václav Havel. A seguire un incontro con lo scrittore, giornalista e semiologo, tra i più importanti studiosi di giochi di parole, umorismo e creatività Stefano Bartezzaghi. Alle 22 il conduttore e autore radiofonico Giorgio Lauro torna a Io non l’ho interrotta, per festeggiare i quindici anni di Un giorno da Pecora, la trasmissione cult di Radio Rai 1, il talk show più irriverente della radio.
Sabato 8 luglio la serata si aprirà alle 20 con “Il mondo sospeso. La guerra e l’egemonia americana in Europa” di Giuseppe Sarcina (Solferino). Il giornalista del Corriere della Sera, che nel libro racconta la crisi ucraina vista dallo Studio Ovale, anche attingendo dal suo lavoro da inviato a Kiev e nel Donbass tra il 2013 e il 2014, sarà intervistato da Liliana Faccioli Pintozzi, alla guida della redazione esteri di Sky Tg24. Alle 21, la corrispondente politica italiana e la vice responsabile della redazione politica europea per l’agenzia stampa americana Bloomberg News Chiara Albanese, nota anche per “Politics – La politica italiana spiegata bene“, un podcast del Post condotto con Marco Simoni, presenterà “That’s politica! Potere, istituzioni, burocrazia: come funzionano e perché cambiano la nostra vita” (Vallardi), una spiegazione chiara ed efficace di come funzionano il sistema, i partiti, le istituzioni del nostro Paese, e la dimostrazione pratica di come la politica riguarda tutti noi da vicino, anzi vicinissimo. In chiusura invece la sociolinguista Vera Gheno parlerà del suo “Galateo della comunicazione” (Franco Cesati Editore). Il volume parte dal presupposto che non si possa non comunicare e che, in una società nella quale la reputazione è diventata di fatto una risorsa pressoché imprescindibile, sia diventato necessario curare il modo in cui ci si presenta, ci si relaziona con gli altri e si interagisce con il mondo con grande attenzione.
Domenica 9 luglio, infine, la serata finale inizierà alle 20 con “L’erosione. Come i sovranismi stanno spazzando via la democrazia in Europa” della giornalista Tonia Mastrobuoni, corrispondente da Berlino per “la Repubblica”, appena uscito per Mondadori. L’Europa ha tollerato che due Paesi membri (Ungheria e Polonia) scardinassero dal primo giorno i principi che regolano le democrazie in Occidente. E l’Italia sembra correre dei rischi, a leggere delle strategie politico-mediatiche usate anche da noi e dei rapporti intensi tra i leader ungheresi e polacchi e vari nostri governanti. Quello di Mastrobuoni è un inquietante reportage sull’Europa sovranista e oscurantista dei diritti cancellati e delle libertà negate. A due passi da noi. A seguire il comunicatore politico Dino Amenduni e il giornalista Pierpaolo Lala condurranno l’incontro “Astrologia politica” per riflettere insieme ad altri ospiti su cosa succederà nei prossimi 12 mesi in Puglia, in Italia, in Europa e nel mondo. Gran finale alle 22 con il regista e content creator Alessio Marzilli, laureato in regia alla UCA Farnham (UK) che attualmente lavora per il programma televisivo Propaganda Live, in onda su La7, dove crea video di satira politica. Tra i vari format è conosciuto per i suoi video dei “silenzi politici” e le interviste impossibili.
Durante le quattro serate della rassegna, grazie alla collaborazione con l’associazione Fermenti Lattici, sarà allestita anche la mostra per bambine e bambini (dai 6 anni) tratta da “Tre in tutto” di Davide Calì e Isabella Labate (Orecchio Acerbo edizioni), libro vincitore del Premio Orbil 2019 (sezione albi illustrati). Una storia fantastica. Una storia vera. La storia di circa settantamila bambini del sud Italia che, finiti il fascismo e la guerra, salirono sui “treni della felicità” per raggiungere, al nord, famiglie di contadini, operai, impiegati che li salvarono da un destino di fame, povertà, malattia. È un bambino a raccontare: la guerra attraverso i boati delle bombe e il fischio delle sirene; la fame; il primo, lunghissimo, viaggio in treno; i canti partigiani e l’incanto del mare e della neve visti per la prima volta. La disperazione per la separazione dal fratello. “E poi, tante signore gentili”. Lo stupore per i due pasti al giorno, per i vestiti nuovi. Il calore di queste “altre mamme” e le lacrime per la separazione al ritorno a casa, al sud. La gratitudine e l’amore fino alla fine. Fino ad oggi.