In Polonia le attività di Antigone’s Pride – Performing Society, nuovo progetto internazionale di Astràgali Teatro

In Polonia le attività di Antigone’s Pride – Performing Society, nuovo progetto internazionale di Astràgali Teatro

Dal Grotowski Institute di Breslavia (Wroclaw) in Polonia con un incontro di presentazione, giovedì 6 luglio ha preso il via “Theatre and Conflict“, la seconda delle tre residenze eco-artistiche internazionali di Antigone’s Pride – Performing Society. Anche in questa nuova tappa, il progetto internazionale della compagnia salentina Astràgali Teatro, selezionato nell’ultima call del programma Creative Europe, promosso dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura dell’Unione Europea, proporrà fino al 18 giugno un ricco programma di attività volte alla creazione di modelli innovativi nel campo delle arti performative, basati sulla sostenibilità ambientale e interculturale e sulla co-creazione tra artisti, migranti, ingegneri dell’innovazione.

Organizzata da Astràgali Teatro 
Grotowski Institutepartner di progetto con l’Università del Salento (Dipartimento di Ingegneria – Laboratorio di Realtà Virtuale e Aumentata), la Fondazione di danza “Alicia Alonso” dell’Università di Madrid “Rey Juan Carlos” (Spagna) e il Theatro Tsi Zakythos (Grecia), la residenza, oltre al lavoro di full immersion per la creazione della performance internazionale, multilingue e site-specific “Cantica Antigonae – Antigone’s Cantica”, diretta da Fabio Tolledi (direttore artistico della compagnia salentina Astràgali Teatro, vice presidente per l’Europa del network mondiale e presidente del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – Unesco), prevede infatti masterclass, sessioni di coworking tra artisti ed esperti dell’AVR Lab, attività eco-artistiche rivolte agli artisti, in particolare agli artisti migranti e alla comunità che combinano azioni artistiche nella natura, patrimonio interculturale, cittadinanza attiva, partecipazione, convivialità.

La residenza si svolgerà tra il Grotowski Institute, una tra le istituzioni teatrali più importanti e prestigiose al mondo, che raccoglie e sviluppa l’eredità di Jerzy Grotowski, tra le figure che ha rivoluzionato in maniera indelebile il teatro nel ‘900, e altri centri storici e luoghi simbolici. Venerdì 9 giugno la “Night Wake”, prima attività eco-artistica, sarà ospitata nella Foresta di Brzezinka (piccolo centro e circa tre chilometri da Auschwitz). Domenica 11 giugno la compagine si sposterà nel centro storico di Olesnica per una “Sunset Walks”. Martedì 13 giugno l’appuntamento Seeds of Life” si terrà in un luogo segreto di Breslavia mentre venerdì 16 giugno nel Parco naturale sulla riva del fiume Odra nelle vicinanze del Na Grobli Studio sempre a Breslavia andrà in scena la performance internazionale “Antigone’s Cantica. Diretta da Fabio Tolledi, coinvolge un gruppo di attori e artisti (Ermelinda Bircaj, Luna Amelia Calvo Merino, Ioanna Kapodistria, Mehrzad Kateb, Carla Mazzarrota López, Matteo Mele, Niyayesh Nahavandy, Marta Pilarska, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Nadzeya Sheibak, Walentyna Sizonenko, Khouloud Thabet, Sanna Toivanen, Daniel Villa Fino) supportati da studiosi e ricercatori (Alberto García Castaño, Luis Llerena Díaz, Jarek Siejkowski) e dalle operatrici dell’AVR Lab dell’Università del Salento (Carola Gatto, Sofia Chiarello, Giada Sumerano). La residenza si chiuderà sabato 17 e domenica 18 giugno al Grotowski Institute con le attività del convegno internazionale “Saving hope: theatrical artivism in spaces of conflict”, con la partecipazione di artisti internazionali che operano nell’ambito del teatro nei luoghi di guerra e di conflitto.

La dimensione interculturale ed ecologica del progetto partito nell’estate 2022 è volta a fornire strumenti per affrontare la crisi sociale ed economica degli ultimi anni che ha costretto artisti e industrie culturali e creative a ridurre drasticamente, e in alcuni casi ad interrompere, la mobilità fisica e l’interconnessione corporea tra culture, saperi e linguaggi artistici che sono alla base delle collaborazioni culturali europee. Il cuore del progetto, come detto, saranno le Eco-Arts Residences tematiche, ospitate in tre parchi naturali. Dopo Spagna e Polonia si lavorerà in Italia (Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio di Lecce e nella Riserva naturale dello Stato Oasi WWF Le Cesine di Vernole). La figura di Antigone sarà al centro delle  riflessioni e delle pratiche artistiche, che svilupperanno un’ipotesi di ecologia teatrale connessa alla ricerca e alla sperimentazione di nuove forme di performance site-specific nella natura.

La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Negli ultimi vent’anni, sono stati quattordici i progetti di Astràgali teatro finanziati dall’Unione Europea,  prima con il programma Culture (2000/2006 e 2007/2013) e ora con Creative Europe: The body of art (2002), Dionysos’ traces – the ports of the Mediterranean (2003), War Theatres – Practices for peace (2005), Ulysses’ routes – For a critique of a violence (2006), Front/frontiers – Dynamics of the inclusion of the other in theatre (2008), Roads and desires – theatre overcomes frontiers (2012), H.O.S.T.- Hospitality, Otherness, Society, Theatre (2012), Songs of my Neighbours (2015), Walls – separate worlds (2015), Theatrum Mundi (2016), Legends on circular Ruins (2018), Genius Loci (2020) e Antigone’s Pride – Performing Society (2022). Già nel 2006 Astràgali Teatro ha ricevuto un riconoscimento ufficiale di “buona pratica” da parte della Commissione Cultura dell’Unione Europea, nel volume Crossing Borders, Connecting Cultures – The EU Culture Programme 2007-2013. Da allora la compagnia ha saputo portare avanti la sua pratica, che la contraddistingue in tutto il mondo, interpretando le nuove esigenze che le politiche culturali europee perseguono per  il futuro del continente.