Il confine tra realtà e gioco sulle piattaforme di incontri online

Il confine tra realtà e gioco sulle piattaforme di incontri online

Molti di noi ormai vivono la propria vita “onlife” e, cioè, costantemente connessi in Rete anche mentre svolgono attività quotidiane come cucinare o allenarsi e di fatto senza più separazione tra vita reale e vita digitale. Quello che succede online viene considerato come la naturale continuazione di quello che succede offline e viceversa. È, però, davvero così?

Quello che facciamo sui social, sulle app, su siti e piattaforme come i siti di incontri Roma e più in generale negli ambienti digitali è veramente specchio di come ci comportiamo dal vivo? Gli esperti non hanno una risposta univoca a questa domanda. Da un lato per le generazioni più giovani, quelle che non conoscono un mondo senza Internet, conoscere potenziali partner in Rete, per restare all’esempio dei siti e delle app di dating, è semplicemente uno dei tanti modi per incontrare nuove persone. Dall’altro c’è il rischio che un rapporto nato dietro lo schermo non sia sincero fino in fondo e, soprattutto, che la velocità con cui ci si conosce, si comincia a chattare, ci si dà appuntamento sui siti di incontri non abitui alla necessità di nutrire nel tempo e con le dovute cure e attenzioni le relazioni interpersonali. Abituati ad avere tutto e subito negli ambienti digitali, per esempio, si potrebbe non essere pronti ad accettare un rifiuto o reagire malamente alla richiesta dell’altro di procedere più piano nella costruzione del rapporto: i casi di flaming, hate speech, cyberbullismo che spesso finiscono nelle pagine delli cronaca possono avere alla base la difficoltà di comprendere che dietro lo schermo c’è una persona in carne e ossa, con i propri bisogni, esigenze, sensibilità.

L’eterna lotta tra persona reale e profilo online

Proprio come fare in modo che l’immagine che si dà di sé negli ambienti digitali e quella che è la propria reale personalità coincidano è un aspetto cruciale quando si tratta di capire come e fino a che punto vita reale e vita digitale possano sovrapporsi. Un certo narcisismo, combinato a una buona dose di senso di competizione, fa sì infatti che in Rete si tenda a mostrare solo gli aspetti migliori e più “patinati” della propria esistenza. Scatti felici delle ultime vacanze, promozioni e avanzamenti di carriera, ricordi di momenti cruciali per la propria famiglia come il trasloco in una casa più grande sono, non a caso, il tipo di contenuti che si postano e con cui si interagisce di più su Instagram, su LinkedIn, su Facebook. Sui siti di incontri in maniera simile la tentazione potrebbe essere a calcare un po’ la mano sui pregi del proprio carattere e a glissare velocemente invece sui difetti, in modo da presentare al potenziale partner solo la versione migliore di sé. Per la stessa ragione c’è chi ritocca le immagini di profilo o – peggio – non ne usa di proprie.

Autenticità: come mantenerla anche negli incontri online

C’è una linea sottile tra provare a fare una buona impressione su chi si è appena conosciuto e nascondersi invece dietro all’immagine ideale che si ha di sé. È una linea che sarebbe meglio non superare troppo neanche quando si interagisce online con potenziali partner, dal momento che è sempre la sincerità che paga. Meglio, insomma, mettere alla prova il tipo di rapporto che si potrebbe costruire con l’altra persona anche al di fuori degli ambienti digitali mostrandosi fin da subito se stessi e provando semmai ad aumentare il coinvolgimento con semplici giochi di ruolo come immaginare il primo appuntamento o come potrebbe essere la vita in coppia, come ci si vede tra uno o dieci anni.

Si ha in questo modo anche l’opportunità di capire meglio cosa desidera, cosa si aspetta l’altra persona evitando brutte soprese al momento di passare all’offline. Non tutti gli incontri in Rete sono destinati, infatti, a fallire o a produrre storie di poco conto: ci sono persone che si sono conosciute online e che oggi sono felicemente in coppia o hanno figli e una relazione più stabile di molte nate in maniera più tradizionale.