Il canzoniere di Lucio Battisti con Lato B e Roberto Angelini alle Officine Cantelmo di Lecce

Il canzoniere di Lucio Battisti con Lato B e Roberto Angelini alle Officine Cantelmo di Lecce

Domenica 3 marzo (ore 21:00 – ingresso 10 euro – prevendite attive su Dice.fm – info 3331803375 – www.coolclub.it) le Officine Cantelmo di Lecce, in collaborazione con Coolclub e Sei Festival, ospitano la band Lato B con “Il canzoniere di Lucio Battisti“. Sul palco il quartetto formato da Leo Pari (voce, chitarra acustica, piano), Gianluca De Rubertis (voce, basso, piano), Dario Ciffo (voce, chitarra elettrica) e Lino Gitto (batteria) sarà affiancato dal cantautore e produttore Roberto Angelini (voce e chitarra), ospite fisso di Propaganda Live, trasmissione cult di Diego “Zoro” Bianchi in onda su La7. La serata è un omaggio al cantante, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico scomparso nel 1998, che il 5 marzo avrebbe compiuto 81 anni. Uno spettacolo lungo più di due ore, capace di coinvolgere e far cantare e ballare il pubblico di ogni età. In scaletta “Ancora tu”, “Con il nastro rosa”, “Il tempo di morire”, “Mi ritorni in mente”, “Il mio canto libero”, “Pensieri e parole”, E penso a te” e tantissimi altri classici di Battisti-Mogol anni ’70, senza tralasciare gemme più nascoste come “Dio mio no”, “Comunque bella” , “Amore caro, amore bello”, “L’aquila”, “Confusione” e tante tante altre.

Cosa sarebbe successo se Battisti e Mogol fossero nati nel 1977? Avrebbero scritto le stesse canzoni? Supponendo per assurdo che avessero potuto creare le stesse melodie e gli stessi testi, le canzoni avrebbero avuto lo stesso successo se fossero uscite negli anni zero? E il sound sarebbe stato quello che tutti conosciamo o avrebbe subito l’influenza di rap, metal ed elettronica? E poi, Battisti dove si sarebbe esibito? Quali locali avrebbero dato spazio alla sua musica? Avrebbe incontrato le stesse problematiche che affronta quotidianamente un cantautore indipendente o sarebbe stato un artista mainstream di grande successo? Sono domande che non avranno mai risposta. Proviamo invece a capovolgere il quesito: cosa succederebbe se quattro artisti indipendenti nati tra il 1974 e il 1980 decidessero di rivisitare il repertorio immenso di Battisti-Mogol alla luce delle proprie esperienze musicali e autoriali? Se una band di oggi, per divertimento, volesse riportare sui palchi italiani canzoni incredibili che appartengono all’immaginario comune, reinterpretandole a suo modo? Lucio Battisti nel 1970, all’apice del successo, decise di smettere la propria attività live e non fece mai più un concerto per tutta la vita. Il “Lato B” è un progetto che nasce dalla voglia di riprendere il percorso laddove si era interrotto. Il cantautore Leo Pari, Gianluca De Rubertis (Studio Davoli, Il Genio), Dario Ciffo (Afterhours, Lombroso) e Lino Gitto (Dellera, Green Like July) si uniscono per eseguire canzoni indimenticabili.