Nardò “fa scuola” in Puglia e sull’intero territorio nazionale per i finanziamenti allo sport. Si è tenuto ieri a Bari, presso la Fiera del Levante, un incontro con il ministro dello Sport Andrea Abodi e i referenti di Anci Puglia e Istituto per il Credito Sportivo sul tema Sport e Cultura per lo sviluppo dei territori, nell’ambito del quale si è parlato anche del Caso Nardò: lo sport come motore di sviluppo.
L’appuntamento è stato, in generale, un’importante occasione di confronto sulle opportunità di finanziamento agevolato per impianti sportivi e valorizzazione del patrimonio culturale. Solo l’Istituto per il Credito Sportivo ha concesso ai Comuni pugliesi 45 mutui per un totale di circa 53 milioni di euro, con finanziamenti a tasso zero e piani di rimborso fino a 25 anni. Oltre al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, sono intervenuti la presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio, l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia Serena Triggiani, il sindaco di Bari Vito Leccese, il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, il delegato allo Sport di Anci Puglia Michele Bisceglia.
Il presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport Antonio Tondo, delegato a Bari dal sindaco Pippi Mellone, ha illustrato i benefici economici e sociali degli investimenti nello sport a Nardò a una platea di numerosi sindaci e amministratori locali pugliesi e di rappresentanti delle federazioni sportive regionali. La città di Nardò, com’è noto, dal 2016 ha impostato un vero e proprio “asset” amministrativo sulle infrastrutture dedicate allo sport, sfruttando le numerose opportunità di finanziamento o di credito agevolato dell’Istituto per il Credito Sportivo e di altri enti. La realizzazione di un lungo segmento ciclabile nell’ambito della riqualificazione del lungomare tra Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, i lavori di riammodernamento e di adeguamento alla normativa per la Lega Pro dello stadio comunale o il costruendo palazzetto dello sport sono gli esempi più evidenti di una strategia amministrativa e sociale dedicata allo sport e quindi ai benefici degli investimenti su questo fronte.
“Investire sullo sport e sulle infrastrutture sportive – ha detto Antonio Tondo – ha un ritorno certo e concreto in termini sociali ed economici. Non è una scommessa. In questi anni il Comune di Nardò, con una capacità di programmazione e progettazione che è diventata un modello per altre amministrazioni locali, ha sfruttato tutte le opportunità che si sono presentate. Siamo felici di aver potuto illustrare al ministro Abodi e alla platea di sindaci e amministratori pugliesi il nostro metodo, quello che abbiamo fatto, come ci siamo mossi a livello burocratico e tecnico, quello che abbiamo in mente di fare. Lungomare, rete ciclabile, palestre scolastiche, stadio e palazzetto sono gli esempi più importanti di un lavoro enorme, di cui oggi la città raccoglie i frutti in termini di spazi per la pratica sportiva, di occasioni di socializzazione e di crescita personale e collettiva. Siamo partiti dalle macerie, ma oggi possiamo dire che con il modello “Mellone” lo sport a Nardò è una leva strategica per lo sviluppo”.
