Giornata Internazionale della donna

Rosa Barone in occasione della Giornata Internazionale della donna

“La Giornata Internazionale della Donna deve rappresentare una priorità per rimettere al centro di tutte le agende politiche la riduzione del divario di genere.

Un percorso che passa non solo da interventi per il rafforzamento delle competenze per l’autonomia, ma anche attraverso campagne informative. Questa ricorrenza costituisce un momento per riflettere su quanto fatto e su tutto ciò che deve ancora essere intrapreso e compiuto.

Per quello che riguarda l’Agenda di Genere, strumento di cui la Puglia è stata la prima Regione a dotarsi, stiamo realizzando le azioni in essa previste volte a migliorare l’accesso ai servizi territoriali e le politiche di conciliazione vita – lavoro. Tra queste i Buoni Servizio per l’accesso ai servizi per la prima infanzia e per l’adolescenza e i Buoni servizio per percorsi multidimensionali e integrati di presa in carico per le persone anziane e con disabilità; il Reddito di Dignità per donne sole, donne sole con figli minori, donne vittime di violenza e discriminazione, in condizione di grave fragilità economica; i Pro.V.I con una linea dedicata al supporto alle funzioni genitoriali delle madri con disabilità. Stiamo anche portando avanti misure di welfare aziendale. Per quello che riguarda il contrasto alla violenza di genere stiamo dando vita a campagne di informazione e sensibilizzazione, a percorsi di formazione universitaria, a misure di consolidamento della rete dei centri antiviolenza (CAV e Case Rifugio).

L’impegno è costante anche per sostenere i percorsi di fuoriuscita dalla violenza attraverso una dote per l’empowerment e l’autonomia delle donne, integrata con percorsi di riqualificazione e formazione professionale per l’inserimento sociolavorativo.

Dopo l’Agenda di Genere la Puglia ha fatto un altro passo avanti approvando il Bilancio di Genere, uno strumento che mette al centro la parità tra uomini e donne in tutte le sue politiche. Lavoriamo affinché le donne non siano costrette a scegliere tra famiglia e carriera o rischino il lavoro perché decidono di mettere al mondo un figlio”. Lo ha dichiarato l’assessora al Welfare, Rosa Barone.