IL SINDACO MINERVA PRESENTA IL PROGETTO TRA VISIONE, POESIA E AMORE PER IL MARE
Sindaco Stefano Minerva: “Con questa candidatura vogliamo raccontare una città che sa guardare avanti, senza dimenticare le proprie radici, pronta a costruire un futuro fatto di cultura, bellezza e inclusione”
Gallipoli punta in alto e lo fa con una visione chiara e ambiziosa: diventare Capitale Italiana della Cultura 2027. Oggi il sindaco Stefano Minerva ha presentato ufficialmente il progetto di candidatura, delineando i tre pilastri su cui si fonda questa sfida: destagionalizzazione, valorizzazione del patrimonio latente e cultura come strumento di inclusione sociale e ricostruzione del paesaggio.
“Gallipoli non è solo una meta estiva: è una città che ha molto da raccontare tutto l’anno”, ha sottolineato Minerva. “La nostra candidatura parte dalla volontà di far emergere la ricchezza culturale, storica e ambientale che ci caratterizza, mettendo in rete le tante risorse ancora poco conosciute e rendendo la cultura un motore di coesione e crescita per tutta la comunità.”
Uno degli elementi centrali del progetto è la tutela dell’ambiente e la ricostruzione del paesaggio, con riferimento a quanto fatto con il progetto della litoranea che diventa simbolo di una nuova relazione tra uomo e natura, tra città e mare.
A stupire il pubblico è stata l’apertura emozionante del sindaco Minerva che ha recitato una poesia dedicata al mare, evocando il legame profondo tra Gallipoli e le sue acque. Al termine dell’audizione, un gesto simbolico ha poi reso ancora più tangibile questo messaggio: la distribuzione di piccole bottiglie contenenti il messaggio ispirato al video ufficiale della candidatura, “Alla mia bella”, un racconto visivo e poetico che invita a riscoprire il mare come elemento di connessione tra le persone.
“Gallipoli è una città di mare, e il mare ci insegna l’apertura, il viaggio, l’incontro”, ha concluso Minerva. “Con questa candidatura vogliamo raccontare una città che sa guardare avanti, senza dimenticare le proprie radici, pronta a costruire un futuro fatto di cultura, bellezza e inclusione.”
A raccontare il dossier Giacomo Cazzato, progettista e presidente del Comitato Scientifico e Organizzativo che ha risposto anche alle domande poste dalla giuria tecnica presente in aula. A supporto della candidatura, l’intervento dell’assessora alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale della Regione Puglia, Viviana Matrangola che ha sottolineato l’importanza di sostenere la città di Gallipoli: “Gallipoli ha tutte le carte in regola per vincere questa partita, per crescere nel solco della tradizione con uno sguardo rivolto al futuro. Uno sguardo che, necessariamente, incontra anche le storie di tanti giovani che sono andati via e che aspettano un’occasione di tornare. Con il suo animo radicato e giovane, da Gallipoli, attraverso la cultura, può arrivare una valida risposta anche a questa domanda di futuro”.
Tra i punti cardine che il dossier propone vi è il “Patto di Corte”, un accordo tra residenti, amministrazione e operatori turistici per garantire il mantenimento di una popolazione stabile nel centro storico. Tra le azioni previste le agevolazioni per residenti e giovani coppie per mantenere abitazioni nel centro storico, il recupero delle corti storiche come spazi di socialità, con giardini condivisi e iniziative culturali.
Un aspetto fondamentale della candidatura è la volontà di rendere la cultura ancora più accessibile: il dossier prevede laboratori culturali per le periferie, progetti di co-housing nelle corti per creare spazi abitativi inclusivi per tutti, azioni di guerilla gardening e il festival della cultura migrante.
La sfida è lanciata: Gallipoli Capitale Italiana della Cultura non è solo un sogno, ma una visione concreta che unisce territorio, comunità e ambiente in un progetto ambizioso e condiviso.
Il video ufficiale: https://youtu.be/JLM8jJZUi5s?si=mlhVbqpHe4APQJgW