I docenti dell’Università del Salento Mirko Grimaldi e Francesco Sigona sono stati insigniti di un attestato di eccellenza per le loro ricerche di fonetica forense nell’ambito della quinta edizione dei “Forensic Awards”. Si tratta di un’iniziativa della rivista “Forensic News”, che premia le ricerche che si distinguono nel campo delle attività forensi utili nelle attività investigative e giudiziarie: dalla balistica alla video forensic, dalla medicina legale alla genetica forense, dalla grafologia e psicologia forense alle scienze criminologiche e alla criminologia clinica, fino alla geoscienza e la zoologia forensi. La cerimonia di premiazione si è tenuta nei giorni scorsi a Milano.
Mirko Grimaldi e Francesco Sigona svolgono attività di ricerca presso il CRIL – Centro di ricerca interdisciplinare sul linguaggio del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Salento. «La fonetica forense è una delle attività del CRIL», spiega Mirko Grimaldi, che dirige il Centro, «È un settore di studio applicativo che contribuisce a portare evidenze oggettive in Tribunale quando è richiesto di sapere se la voce di una persona indagata è la stessa di quella intercettata durante il compimento di un reato. La comparazione forense della voce richiede analisi acustiche e statistiche molto complesse, e quindi l’integrazione di competenze interdisciplinari, sia linguistiche che informatiche. Le intercettazioni telefoniche e ambientali sono ormai alla base dell’attività investigativa e giudiziaria e spesso, nel contraddittorio fra le parti, durante il dibattimento, l’elemento di prova cruciale che il giudice si trova a valutare è rappresentato proprio dall’impronta vocale», continua Grimaldi, «Questo perché la voce di un individuo, benché molto più variabile delle impronte digitali e del genoma umano, contiene delle tracce oggettive che vanno ricercate analizzando i suoni prodotti dall’apparato fonatorio. Tracce che solo operatori molto esperti possono individuare. Purtroppo, allo stato attuale, la figura del perito fonico non è contemplata dal sistema legislativo e le perizie foniche sono spesso assegnate a figure che non hanno nessuna formazione specifica; per cui la sorte dell’indagato può finire nelle mani del caso, che non deve entrare nelle aule dei Tribunali, dove sono invece sono richieste evidenze oggettive al di là di ogni ragionevole dubbio».
Accanto ai docenti UniSalento, sul palco dei “Forensic Awards” sono saliti anche i salentini Salvatore Filograno e Silverio Greco, consulenti premiati nel campo della “Digital e mobile forensic”: il primo noto in Italia nel campo del recupero di dati digitali, il secondo per le attività di ricerca in vari campi (pedopornografia online, truffe telematiche, adescamento di minori, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, omicidi). Entrambi sono membri dell’ONIF – Osservatorio nazionale informatica forense e dell’Associazione Italiana Digital Forensic, e negli anni hanno chiesto supporto al Centro di ricerca interdisciplinare sul linguaggio dell’Università del Salento in caso di ricerche che richiedevano la comparazione vocale.