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FISH RISE: A LECCE L’EVENTO FINALE DEL PROGETTO CHE ACCRESCE LA SOSTENIBILITÀ E L’INNOVAZIONE NEL SETTORE DELL’ACQUACOLTURA TERRESTRE E OFFSHORE

Un progetto che accresce la sostenibilità e l’innovazione nel settore dell’acquacoltura terrestre e offshorevenerdì 28 giugno dalle 9:30 alle 13:30 (ingresso con registrazione obbligatoria info@fishrise.eu) l’Aula Enrico Fermi dell’Edificio “Aldo Romano” nel Complesso Ecotekne dell’Università del Salento sulla via Lecce-Monteroni ospiterà l’evento finale di “fish RISE – Remote Intelligent Sustainable aquaculturE system for Fish“.

IL PROGETTO
Finanziato nell’ambito dell’Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle dodici Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 – Area di specializzazione “Blue Growth” (Codice ARS01_01053), fish RISE ha coinvolto un ampio partenariato coordinato da Xenia Progetti e composto da Università, istituzioni di ricerca e PMI (Apphia srlBadinotti GroupCMCC, ICRIITISPRAMaricoltura MattinatesePlanetekUniversità del SalentoUniversità della TusciaUniversità del Piemonte Orientale). Durante l’incontro, dopo un’analisi delle sfide e delle opportunità nel settore dell’acquacoltura, saranno illustrati i risultati del progetto tra cui la realizzazione di due sistemi prototipali per l’allevamento tecnologicamente avanzati, a terra e in mare, entrambi basati su tecnologie sostenibili all’avanguardia.

PERCHÉ FISH RISE
Il progetto nasce dall’esigenza di aggiornare e rinnovare i sistemi di produzione nel settore dell’acquacoltura. Negli ultimi anni, la popolazione mondiale è cresciuta rapidamente. Questo aumento, insieme alla maggiore urbanizzazione, ha portato a una crescente domanda di cibo e a un cambiamento nelle preferenze alimentari, orientandosi verso sistemi ad alta intensità di risorse. I cambiamenti climatici, la pandemia di COVID-19 e il degrado ambientale hanno aggravato una situazione già complessa, mettendo ulteriormente sotto pressione i sistemi alimentari. «Questo stress ha un costo elevato per la nostra salute e per il benessere del pianeta. I sistemi alimentari sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra, consumano fino al 70% dell’acqua dolce del pianeta e causano una significativa perdita di biodiversità», sottolinea Concetta Cantone, project manager del capofila Xenia. «È chiaro che dobbiamo cambiare il modo in cui produciamo, processiamo, commerciamo e consumiamo il nostro cibo. La produzione alimentare sostenibile è fondamentale per invertire le tendenze attuali e deve essere al centro di questa trasformazione. Solo così possiamo garantire un futuro sano e sostenibile per il nostro pianeta e per le generazioni future».

I RISULTATI A TERRA E IN MARE
Partendo da terra, l’impianto pilota nel Laboratorio di Urban Farming del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento è un sistema di acquacoltura multitrofico a ricircolo con vasche sperimentali e un sistema intelligente di monitoraggio e controllo remoto. «Questo sistema monitora le condizioni di crescita dei pesci e semplifica la gestione e la manutenzione. Nell’impianto è altresì presente un biofiltro a base di muschi e piante acquatiche, per ridurre la presenza di elementi dannosi per i pesci e massimizzare il riutilizzo dell’acqua», racconta Tiziano Verri, docente di Fisiologia dell’Università del Salento e responsabile scientifico del progetto fish RISE. «Sensori e attuatori, in un sistema di supporto alle decisioni (DSS) tramite l’Internet of Things monitorano e regolano costantemente parametri come temperatura, pH e ossigeno disciolto. Sono stati anche sviluppati mangimi arricchiti con probiotici per migliorare il benessere dei pesci e protocolli per l’estrazione di biopolimeri dagli scarti dell’allevato, promuovendo un’economia circolare». Il prototipo offshore,  nell’impianto di Maricoltura Mattinatese a Mattinata, in provincia di Foggia, comprende una boa strumentata con funzioni ambivalenti di struttura di distribuzione del mangime ed ormeggio della gabbia sperimentale posizionata a circa 500 metri dalla costa. La struttura è dotata di tecnologia high-tech per il monitoraggio dei parametri ambientali dell’acqua. Questo sistema ottimizza l’alimentazione dei pesci, riduce l’inquinamento e migliora la sostenibilità.

ALTRI OBIETTIVI
Il progetto ha previsto inoltre la messa a punto di un sistema di monitoraggio dell’area marina di Mattinata tramite osservazioni satellitari e previsioni numeriche, nonché di un sistema di supporto alle decisioni per le attività di maricoltura. I risultati di entrambi i sistemi sono disponibili su un portale Web ad accesso gratuito. I dati raccolti ed elaborati sono stati alla base di un’analisi spaziale multicriterio che ha restituito una carta di idoneità alla piscicoltura marina delle coste regionali pugliesi. Infine, è stata messa a punto un’applicazione per dispositivi mobili, con l’obiettivo di comunicare i dati sulla tracciabilità dei pesci allevati nei due impianti pilota al consumatore finale.

 
IL PROGRAMMA
La giornata prenderà il via alle 9:30 con i saluti di Fabio Pollice (Magnifico Rettore Università del Salento) e proseguirà con gli interventi “Le attività di R&S dell’Università del Salento nel settore della Blue Growth” di Angelo Corallo Federica Stella Blasi (Università del Salento), “Il Consorzio fish RISE” di Ketty Cantone (Xenia Progetti), “Gli obiettivi strategici del progetto fish RISE” di Tiziano Verri (Università del Salento). Alle 10:00 per Le nuove frontiere dell’acquacoltura italiana interverranno Giovanna Marino (ISPRA) con “Sfide e opportunità dell’acquacoltura italiana” e “Le soluzioni messe a punto dal Consorzio fish RISE”. Alle 10:30 si parlerà del futuro dell’acquacoltura a terra con “L’impianto sperimentale di acquacoltura multitrofica: verso l’efficienza e la piena sostenibilità dell’allevamento ittico a terra” di Licinio Corbari e Marta Sozzo (Università del Salento) e “Biofiltro innovativo basato sui principi del fitorimedio e integrato ad attività di piscicoltura a terra” di Gian Pietro Di Sansebastiano (Università del Salento) e “Monitoraggio e controllo automatizzato dei parametri ambientali nell’impianto sperimentale di acquacoltura multitrofica a terra” di  Anna Chiara Pampo e Gianluca Trullo (Università del Salento) e “Ottimizzazione quali-quantitativa del pesce allevato e valorizzazione degli scarti della lavorazione” di Laura Pecoraro e Nunzia Gallo (Università del Salento). Dopo una breve pausa, i lavori riprenderanno dalle 10:45 con la sessione finale Il futuro dell’acquacoltura a mare che ospiterà “Il macrosistema di produzione assistita a mare: soluzioni innovative per una maricoltura intelligente e sostenibile” di Alessandro Ciattaglia (Badinotti) e Gianluca Trullo (Università del Salento), “Sistema di monitoraggio dei parametri ambientali e parassitologici. Il prototipo di recupero energetico marino” di Francesca Calabrese (Apphia) e Luca Fachechi (IIT), “Portale di osservazioni, previsioni meteo marine e Decision Support System per l’acquacoltura” con Rita Lecci (CMCC) e “Applicazione mobile per la tracciabilità del pesce” con Lucia Cantone (Xenia Progetti).

I PARTNER
Il progetto è coordinato da Xenia Progetti, società che dal 1990 si occupa di progettazione, consulenza e commercializzazione di beni e servizi nel settore dell’Information Technology. Il partenariato coinvolge le Università del Salento, della Tuscia e del Piemonte Orientale, gli enti di ricerca ICR – Istituto Cooperativo di RicercaIIT – Istituto italiano di tecnologiaISPRA – Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Le PMI – Piccole e medie imprese attive nel progetto sono Apphia Srl, società di ingegneria specializzata nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per sistemi complessi applicabili a svariati settori; Badinotti Group, attivo dal 1910 nella fornitura di soluzioni integrate per l’acquacoltura; Maricoltura Mattinatese, società cooperativa agricola costituita nel gennaio 1982 per svolgere l’attività di acquacoltura e maricoltura, Planetek Italia, società benefit fondata nel 1994, che impiega oltre cento persone specializzate in geoinformatica, soluzioni spaziali e osservazione della terra.
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